Aumenta l’attenzione per l’allevamento di asini, grazie alle proprietà del latte d’asina molto vicine a quelle del latte materno.
L’asino, come la maggior parte degli animali, nasce selvatico e in parte continua a vivere in questo stato in piccoli branchi, in svariati paesi, dal Tibet alla Russia asiatica, dalla coste dell’Africa alla Mongolia, ecc. Predilige zone aride, povere di vegetazione, potremmo quasi dire per l’innato senso del sacrificio e del lavoro.
La specie domestica per secoli e secoli ha fornito il suo prezioso contributo come animale da trasporto e per i lavori nei campi, ma a partire dalla prima metà del secolo scorso, con l’avvento della meccanizzazione, giorno dopo giorno in tutti i paesi si è fortemente assottigliata la sua presenza. Ne esistono diverse specie domestiche sia con riferimento al nostro paese che ai paesi stranieri. L’asino è della stessa famiglia dei cavalli, ma meno esigente, anche dal punto di vista alimentare, col quale può accoppiarsi generando il mulo o il bardotto. Al riguardo, la giumenta accoppiata con l’asino partorisce il mulo, mentre l’asina accoppiata col cavallo partorisce il bardotto.
C’è da dire, però, che negli ultimi anni il loro allevamento è stata rivalutato, con particolare riguardo alle asine, dal momento che il loro latte presenta molte caratteristiche in comune al latte materno, per cui risulta particolarmente indicato per bambini piccoli con intolleranza ad altri tipi di latte. Allo stato, si registra, quindi, un crescente interesse per gli allevamenti di asini. Preso atto delle qualità alimentari e dell’interesse per il latte di asina da parte del settore della cosmesi, in tutta Italia, ed in particolare nelle varie provincie della Sicilia, l’allevamento degli asini ha richiamato l’attenzione di molti imprenditori, che hanno e continuano ad investire in questa attività , per far fronte alla domanda di oltre 10.000 nascituri che presentano intolleranza verso il comune latte vaccino e che non dispongono del latte materno.
Gli allevamenti di asini mediamente prevedono una ventina di asine e qualche stallone, variamente distribuiti sul territorio, in funzione dei sistemi di commercializzazione del latte (squisitamente a carattere locale). La quantità di latte che mediamente viene prodotta dalla singola asina è prossima ai 700 cl, quantità che può raddoppiare o dimezzarsi a secondo delle razze e della grandezza delle asine.
Per il latte di asina non è previsto alcun processo di conservazione, la produzione viene tarata al fabbisogno giornaliero. Tra le varie specie di asini del nostro paese, ricordiamo l’asino sardo, di cui se ne contano pochi esemplari, razza a rischio di estinzione. Originario dell’Asia minore per lunghi anni ha fornito il suo contributo per trasporti e lavori più o meno pesanti legati al mondo agricolo. Alo stato, specie molto piccola con un’altezza che al garrese si aggira sugli 80/90 centimetri. Non era questa la stazza originaria di questo equino, ridimensionatasi nel corso degli anni per le gravosi condizioni di vita.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di piĂą o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
come-fare casa-e-giardino motori tasse animali lavoro matrimonio hobby sport informatica cucina bellezza affari-e-finanza gravidanza domande-e-risposte salute-e-benessere viaggi