Come e quando potare
Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sulla redazione
La vita e la salute delle piante, oltre che dalla corretta e regolare irrigazione, risulta influenzata dagli interventi di potatura.
Come potare:
utilizzando attrezzi bene affilati, non mancando di trattate le ferite più grandi con creme cicatrizzanti, al fine di evitare infezioni e velocizzare la cicatrizzazione. Bisogna eseguire tagli netti senza intaccare il collare del ramo che opera da barriera all’attacco di parassiti e infezioni. Sono, pertanto, da evitare i tagli raso tronco o filo tronco che finirebbero per asportare il predetto collare..
Qualunque sia la finalità da perseguire è necessario saper distinguere le gemme, da quella apicale a quelle laterali, dalle gemme da legno alle gemme da frutto. Se ai fini ornamentali, l’obiettivo è quello di veder crescere la pianta in larghezza, bisogna privilegiare le gemme laterali, recidendo quella apicale, di cui prenderà il posto la gemma laterale ad essa più prossima.
In presenza di una gemma, il taglio va eseguito a 7-8mm dalla stessa. Tagli più vicino, finirebbero per comprometterne l’integrità , tagli molto lontano, finirebbero per lasciare un moncone che, una volta seccato, potrebbe diventare veicolo di infezione. Bisogna eseguire tagli inclinati verso il basso di 45° circa, per evitare che ristagni acqua piovana, con ovvie conseguenze (infezioni, patologie fungine, insetti).
Circa l’intensità degli interventi, questa aumenta man mano che dalle piante giovani si passa a quelle adulte, a quelle particolarmente vecchie e vetuste.
Quando potare:
per la quasi totalità delle specie, sia a foglie caduche che sempreverdi, il miglior
periodo di potatura coincide con il riposo vegetativo, in particolare durante la fine dell’inverno.
In funzione della stagione, abbiamo:
- La potatura a secco o invernale, da eseguire dopo la caduta delle foglie, durante le stagioni fredde, che coincide con il periodo di riposo vegetativo. Si preferisce la fine dell’autunno-inizio inverno o la fine dell’inverno (febbraio-marzo), evitando condizioni climatiche di freddo estremo. -
- La potatura a verde o estiva, da eseguire durante la stagione vegetativa, per contenere la vegetazione delle piante particolarmente esuberanti. Tra i vari interventi a verde, ricordiamo la cimatura che, come si evince dal nome, consiste nel rimuovere manualmente la cima dei nuovi germogli, favorendone l’irrobustimento.
In particolare:
- per il drastico intervento di capitozzatura, il periodo migliore coincide con la stagione autunnale;
- per il taglio di ritorno, il periodo migliore coincide con la stagione invernale, con eccezione dei periodi caratterizzati da condizioni climatiche estreme;
- la spollonatura, rimozione dei polloni, si esegue preferibilmente durante l’estate;
- la sarchiatura, eliminazione dei germogli di troppo, rappresenta un intervento estivo;
- la cimatura, rimozione della parte apicale del ramo, può essere eseguita all’inizio della stagione vegetativa o in estate, a secondo che persegue lo scopo di favorire la vegetazione o l’ingrossamento del ramo.
In funzione dello scopo che persegue, abbiamo:
- La potatura di formazione, con la quale, durante i primi anni di vita, si mira ad imprimere alla pianta la forma di proprio gradimento, nel rispetto del portamento naturale, cercando di realizzare uno scheletro robusto ed una chioma facilmente penetrabile da luce e calore, condizioni che si cerca di mantenere nel tempo grazie agli interventi cosiddetti di risanamento, da eseguire durante il periodo di riposo vegetativo o quando se ne ravvisa la necessità .
- La potatura di mantenimento, con la quale, dopo gli interventi di formazione dei primi 2-3 anni di vita, si mira a conservare nel tempo il risultato conseguito, con interventi più incisivi sui rami esili, per stimolarne la crescita, ed interventi più contenuti sui rami rigogliosi, per contenerne l’esuberanza.
- La potatura di produzione, di completamento alla potatura di formazione e mantenimento, mira ad assicurare il giusto equilibrio tra vegetazione e fioritura/fruttificazione.
- La potatura di ringiovanimento, che prevede la rimozione drastica dei rami vecchi, al fine di stimolare una giovane vegetazione.
- La potatura di rimonda, che rappresenta un intervento eccezionale col quale si mira a rimuovere tutto ciò che non risulta funzionale alla pianta sotto l’aspetto estetico, della sicurezza, della produzione, dai rami secchi ai rami spezzati, dai rami con andamento irregolare ai rami pericolosi, dai rami troppo vecchi alle specie parassite. E’ un intervento, detto anche di risanamento, che non prevede regole precise, ma dettate dalle condizioni di degrado della pianta.