Costruire un acquario per tartarughe
Articolo realizzato dalla redazione
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Costruire un acquario per tartarughe d’acqua o un terrario per tartarughe di terra è operazione che non offre particolari difficoltà , realizzabile anche con la tecnica del Fai da te. La grandezza della struttura dipende, dal numero e dalla grandezza degli ospiti, oltre che dal budget e dallo spazio a disposizione, mentre il materiale in linea di massima dipende dalla specie degli ospiti. Per gli acquari si ricorre a pareti trasparenti, quali il vetro o plexiglass, mentre per i terrari destinati alle tartarughe di terra, la struttura in genere viene realizzata con pannelli di multistrato o compensato, materiale facile da lavorare.
Come costruire un acquario per tartarughe d’acqua
Per costruire un acquario per tartarughe acquatiche valgono le stesse tecniche utilizzate per costruire un acquario marino o d’acqua dolce, per pesci e invertebrati, cambia l’allestimento, in funzione delle esigenze delle tartarughe, rispetto ai pesci. Le tartarughe sono rettili, dotate di polmoni, per cui devono alternare la permanenza in acqua con lunghi periodi di sosta sulla terraferma per respirare e per prendere il sole, elemento vitale per la loro salute. Rispetto agli acquari per pesci, bisogna prevedere pertanto una o più zone sommerse dove gli ospiti possono sostare e oziare al sole, mentre l’altezza dell’acqua non deve superare la lunghezza del loro guscio (carapace), per consentirle di girasi facilmente nel caso dovessero capovolgersi. La profondità dell’acqua va adeguata man mano che tartarughine crescono. L’altezza dell’acqua in ogni momento deve consentire alle tartarughe di poggiarsi sulle zampe posteriore e tirare la testa fuori per respirare. L’acquario per tartarughe, detto anche acqua terrario o tartarughiere, può essere considerato una via di mezzo tra l’acquaio per pesci e il terrario per testuggini di terra, deve prevedere una zona sommersa ed un area acquatica. Al pari degli acquari marini o d’acqua dolce, gli acquari per tartarughe d’acqua non possono prescindere da un’adeguata illuminazione (meglio se naturale) e riscaldamento, della qualcosa bisogna tener conto nella fase di progettazione e scelta dei materiali. Una delle prime cose da fare è stabilire la grandezza dell’acquario, cercando di tenere presente le esigenze degli ospiti da adulti. Le tartarughe sono animali poco socievoli, che tendono ad isolarsi, per cui hanno bisogno di molto spazio.
Come costruire la vasca
Progetto: Ipotizziamo di voler costruire una vasca 80 cm di lunghezza x 45cm di profondità x 50cm di altezza, in grado di ospitare una coppia tartarughe, almeno per i primi anni. Poiché l’allestimento prevede un riscaldatore e la vasca non è particolarmente grande, opteremo per pannelli di vetro. Le lastre, in funzione delle dimensioni della vasca, ed in particolare dell’altezza, avranno uno spessore di 10mm. Esistono al riguardo apposite tabelle, da cui si può rilevare questo valore, partendo dalle dimensioni dell’acquario.
Di cosa abbiamo bisogno
Materiale: tenuto conto che i due pannelli lunghi, scaricano il peso sul piano di appoggio, mentre i piĂą piccoli, quelli laterali, sulla lastra che fa da fondo alla vasca, abbiamo bisogno di 2 lastre 80x50cm, spessore 10mm, (pareti frontali); 1 lastra 80x43cm, spessore 10mm, (fondo); 2 lastre 43x49cm, spessore 10mm, (pareti laterali); 1 confezione di silicone acetico trasparente (esiste anche nero); 1 confezione di acetone; carta da carrozziere o scotch carta; qualche straccio; fogli di giornale; 2 pannelli di multistrato 90x70cm e 2 70x70cm, spessore 18mm, per creare il piano di lavoro, ossia la dima per assemblare le 5 lastre. Le 5 lastre sono da far approntare ad un negozio che commercializza e lavora il vetro, i pannelli in multistrato presso un Punto Brico Legno, il restante materiale presso un qualsiasi ferramenta.
Attrezzi: squadra; righello; pennarello; metro; pistola per silicone; cutter. Si tratta dei comuni attrezzi presenti nella quasi totalitĂ delle cassetti degli appassionati di bricolage.
Iter operativo:
- Procurato il materiale e gli attrezzi, la prima cosa da fare e costruire la dima. Accostate i due pannelli 90x70cm lungo il lato più lungo, in modo da formare un “L”, e assemblateli con le viti, mentre col la squadra ne controllate la perpendicolarità . Senza muovere la squadra, fissate su ognuno dei due lati i pannelli 70x70cm, in modo da realizzare una cassa 90x70x70cm, priva del pannello frontale e di quello superiore. E’ assolutamente importante che i due pannelli 90x70 restino perfettamente perpendicolari tra loro, che formino un angolo retto di 90°. Per realizzare la dima, si può partire da una vecchia cassapanca e togliere il pannello frontale e quello superiore. A questo punto disponiamo di tutto il necessario per iniziare l’assemblaggio delle 5 lastre.
- Prendete una delle due lastre 80x50cm, poggiatela su di un piano e con l’ausilio di un righello e del pennarello tracciate lungo tre lati consecutivi, uno lungo e due corti, una linea a 1cm dal bordo, quale linea guida per lo strato di silicone. Lungo le linee tracciate, dal lato interno, delimitate le zone da siliconare con una striscia di scotch carta. Pulite la lastra dalle impronte con una tampone di cotone imbevuto di acetone, in particolare lungo le strisce da siliconare. Segnate, delimitate e pulite nello stesso modo i lati corti della lastra 80x43cm (fondo dell’acquario).
- Poggiate la prima lastra approntata (80x50) sul lato frontale della dima, col lato da siliconare rivolto verso il basso. Accostata la lastra tutta da un lato e fissatela alla dima con strisce di scotch carta. -
- Inserite la cartuccia di silicone nella pistola e tagliate ad angolo il beccuccio. Applicate il silicone lungo il bordo inferiore della lastra già poggiata alla dima e posate sul secondo piano della dima la lastra 80x43cm, che farà da fondo all’acquario. Accostatela alla lastra siliconata, esercitando una leggera pressione. Fissate anche questa seconda lastra alla dima con strisce di scotch carta.
- Siliconate i due lati corti delle lastre assemblate, quelli poggiati alla dima, e assemblate il primo dei due pannelli laterali (43x49), che ancora una volta fisserete alla dima con scotch carta.
- Trascorse 24-36 ore, quando il silicone sarĂ completamente asciutto, ripetete le operazioni fin qui descritte, per assemblare le restanti due lastre.
- Trascorse ancora 24-36 ore, la vasca sarà pronta per gli ultimi lavori di rifinitura, quali la rimozione della carta scotch e del silicone in eccesso, facendo attenzione a non graffiare il vetro con il taglierino. Non resta che testare la vasca, riempiendola lentamente d’acqua.
Consigli utili
Per evitare che le lastre possano graffiarsi, interponete sempre un foglio di giornale tra le stesse e il piano di appoggio. Fate attenzione a non lasciare impronte lungo le strisce da siliconare.
Come allestire la vasca
Di cosa abbiamo bisogno:
- Ghiaia per il fondale. Evitate la ghiaia di piccola granulometria che potrebbe essere ingerita dagli ospiti e l’aggiunta di sabbia che potrebbe favorire l’ostruzione dei filtri. Utilizzate ciottoli di fiume di una grandezza compatibile con quella degli ospiti.
- Pietre. Sono indicati grossi ciottolo di fiume con base di appoggio larga e stabile per creare la zona emersa. Pietre levigate, confortevoli per le tartarughe, abbastanza alte da emergere in parte dall’acqua, in modo da formare la zona emersa. Zona di facile accesso, dove le tartarughe possono crogiolarsi al sole o al calore delle lampade. Le tartarughe stanno in acqua quando riposano e cercano il cibo, ma come tutti i rettili quando le condizioni di luce e di calore lo consentano amano stare al sole. Le pietre che costituiscono la zona emersa, accostate tra loro debbono creare tane e rifugi, dove gli ospiti possono nascondersi. Le tartarughe, come abbiamo già detto, sono animali poco socievoli, che amano isolarsi, anche rispetto ai propri simili. I ciottoli possono essere recuperati personalmente nel più vicino fiume o in occasione di un fine settimana, ecc.
- Riscaldatore. Le tartarughe sono animali a sangue freddo, bisogna assicurare loro una temperatura pressoché costante, prossima ai 25-27°, per il quale, considerate le dimensioni della vasca, bisogna preventivare una spesa di 20-25 euro.
- Piante acquatiche. Oltre al contributo ornamentale, le piante contribuiscono all’equilibrio biologico della vasca. Per esse bisogna preventivare una spesa di 5-6 euro a piantina.
- Filtro. Il filtro può essere interno o esterno alla vasca. Il filtro interno viene in genere utilizzato per vasche di piccole dimensioni, fino a 50-60litri, per vasche più grandi è consigliabile il filtro esterno. Con riguardi alla depurazione dell’acqua si parla di tre tipi di filtraggio: meccanico, biologico e chimico, che in genere fanno capo allo stesso contenitore, diviso in comparti in cui sono allocate le diverse tipologie di materiale filtrante. Per il filtraggio meccanico è prevista la spugna, per il filtraggio biologico sono previsti elementi in ceramica (cannolicchi), mentre per il filtraggio chimico è previsto il carbone attivo. Il filtro meccanico trattiene i residui organici in sospensione, il filtro biologico stimola la formazione di colonie di batteri che ospita sulla propria superficie porosa. Ad esso fa capo il compito di trasformare le sostanze nocive in sostanze innocue, mentre il filtro chimico corregge la composizione chimica dell’acqua. Per il filtro interno bisogna preventivare una spesa 30-40 euro che diventa 80-120 per un filtro esterno, da sistemare nella vasca di recupero (sump), se prevista.
- Pompa. Ad essa fa capo il compito di arieggiare ed ossigenare l’acqua, grazie al movimento che le imprime per aspirarla dalla vasca, spingerla attraverso i filtri, quindi accompagnarla di nuovo nella vasca. Bisogna preventivare una spesa di 50-60 euro. Il prezzo della pompa dipende dalla portata e dalla prevalenza. -
- Lampade. Neon che in alternativa al sole trasmette raggi ultravioletti e una lampada spot riscaldante. Sono da posizionare ad una trentina di cm dalla zona emersa. Bisogna preventivare una spesa di 8-10 euro per la lampada spot da 40-60 Watt ed una spesa doppia per il neon a raggi uvb per rettili.
Come procedere:
- Poggiate la vasca su di una solida base, possibilmente con struttura in metallo. Il peso della vasca ipotizzata, completamente allestita, supera i 200 Kg. Se si superano di molto queste dimensioni bisogna preoccuparsi anche del solaio.
- Formate uno strato di ghiaia sul fondo.
- Adagiate i ciottoli grandi su un’area del fondale, in modo da formare la zona emersa. -
- Sistemate le attrezzature.
- Riempite la vasca. - Accendete pompe e riscaldatore.
- Attendete che l’acqua raggiunga la giusta temperatura e inserite gli ospiti.
Manutenzione acquario per tartarughe
Come tutte le vasche, periodicamente, dai 20 ai 40 gg, in funzione del numero e della grandezza degli ospiti e della efficienza dei filtri (interni o esterni, portata in litri/h), l’acqua va totalmente o parzialmente sostituita, servendosi di un aspiratore, mentre i filtri vanno puliti o sostituiti, con eccezione del filtro biologico, che non va ne pulito ne cambiato, per non distruggere le colonie di batteri che ospita. Il filtro meccanico può essere pulito o sostituito, in funzione delle condizioni in cui si trova, mentre quello chimico va sostituito.