Detrazione mutuo casa
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La normativa sulle detrazioni fiscali del mutuo casa si è evoluta con gli anni. Per i muti accesi prima dell'anno 1990 le detrazioni interessavano qualunque immobile anche se non era una abitazione e la spesa massima imputabile in detrazione era fissata per € 2.065,83. Per mutui invece la cui stipula era avvenuta tra il 1991 e 1992 le detrazioni erano state circoscritte alle sole abitazioni (anche se non la propria)e la somma imputabile era sempre € 2.065,83 ma arrivava a € 3.615,20 se l'abitazione era la prima. Da tale data fino 1999 le detrazioni subivano continui e piccole variazioni fino a giungere alla definizione di consentire una detrazione massima di € 3.615,20 per l'acquisto e € 2.582,28 per la ristrutturazione dell'abitazione principale. Dopo il 1999 la normativa variava ancora in maniera consistente ed è quella che è attualmente in essere. Tentiamo di esplicitarla. Innanzi tutto chi ha diritto a tale detrazione. Per accedere alle detrazioni il mutuo deve avere come garanzia un'ipoteca iscritta sull'abitazione stessa. Il mutuo deve riguardare o l'acquisto della abitazione principale o la sua costruzione o ancora una sua totale ristrutturazione certificata. L'immobile oggetto di mutuo deve divenire abitazione principale nel tempo di un anno dalla stipula del contratto di mutuo. Tale periodo può essere prolungato a due in caso di ristrutturazione certificata ed i benefici decadono se si cambia abitazione. Se la casa è in locazione bisogna notificare lo sfratto al locatario entro tre mesi dall'acquisto. Se il mutuo e frazionato tra più persone (esempio marito e moglie)ognuno porterà in detrazione la sua quota. Se è uno solo a percepire reddito (moglie casalinga)si potranno cumulare le detrazioni. E possibile portare in detrazione un imponibile che è dato dalla somma delle spese di istruttoria della pratica, parcella per la perizia, onorario del notaio, Imposta sul mutuo, interessi annuali sulle rate. L'importo massimo detraibile annuo è 4.000 € per l'acquisto, 2.582,28 € per ristrutturazioni. Il periodo in cui sono consentite le detrazioni è l'anno in cui le spese sono state sostenute. Sull'imponibile detraibile è riconosciuto un rimborso con un'aliquota del 19% con un sistema che viene chiamato della detrazione di imposta. Ossia dalla IRE (la vecchia IRPEF) dovuta sarà possibile scalare 19 € per ogni 100 € in detrazione. Portiamo per chiarimento un esempio pratico. Sui 4.000 € di detrazione massima concessa sarà possibile scalare dalla IRE dell'anno in corso 760 €. Per ottenere la detrazione pertanto un lavoratore dipendente dovrà presentare il mod.730). Il rimborso verrà poi effettuato in busta paga. La documentazione (fatture perito e notaio, contabile delle spese bancarie, certificazione annuali degli interessi passivi) non va allegata al 730 ma conservata per eventuali controlli dell'Agenzia delle Entrate. I lavoratori autonomi detrarranno la somma dal versamento di IRE.