Potatura degli alberi

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Anche se la potatura rappresenta un’attività escogitata dall’uomo per proprie finalità, quasi sempre mal tollerata dagli alberi, e che gli esemplari lasciati liberi di vivere in natura non avvertono questa esigenza, non si può negare che per gli alberi destinati alle varie colture o che vivono in aree urbane, con finalità ornamentali, si possono immaginare svariati motivi che rendono indispensabile e spesso utile l’intervento di potatura. Intervento da eseguire nel rispetto della pianta, essere vivente, senza stravolgerne il portamento naturale.

Obiettivi perseguiti dalla potatura:

Per gli alberi coltivati ai fini ornamentali, gli interventi di potatura perseguono lo scopo di:

I tipi di potatura

In funzione dell’obiettivo che persegue, la potatura si distingue in:

In funzione della stagione in cui viene eseguita, la potatura si distingue in :

Tecniche di taglio particolari: taglio di ritorno e capitozzo

Come eseguire i tagli

Per un buon risultato è necessario utilizzare attrezzi bene affilati, operare un taglio netto e proteggere la zona con un mastice cicatrizzante, al fine di velocizzare la cicatrizzazione e salvaguardare la pianta da infezione e dall’attacco dei parassiti. Per evitare il ristagno dell’acqua piovana sulla ferita provocata dal taglio, questo deve essere inclinato verso il basso. Per asportare un intero ramo il taglio va eseguito in prossimità del colletto, senza intaccarlo. Il colletto, punto di raccordo tra il ramo ed il tronco, rappresenta una barriera naturale all’attacco del parassiti animali e vegetali, nonché facilita e velocizza la guarigione delle ferite.

Quando e come potare

Tranne poche eccezioni, il periodo migliore per la potatura maggiormente incisiva, coincide con la fine dell’inverno (febbraio-marzo), quando sta per finire il periodo di riposo vegetativo e l’albero si sta preparando per la nuova stagione vegetativa. In particolare per la potatura di produzione, il momento e la tecnica dell’intervento varia a secondo che l’albero fruttifica sui rami dell’anno o su quelli dell’anno precedente:

Con riferimento alle tecniche di taglio, in ossequio alla crescente rispetto per la natura e per pianti in particolari, sempre più spesso si sente parlare della cosiddetta potatura naturale, non solo a livello domestico, ma anche con riguardo alle colture intensive. In pratica, accettato che il taglio produce alla pianta una sofferenza, questa tecnica di potatura “naturale” esclude la creazione di monconi e monconcini: i rami non si accorciano, o si lasciano o vengono rimossi per intero, grandi o piccoli che siano. Per le colture intensive, la tecnica comporta un risparmio di tempo, perché velocizza l’operazione. Si tratta di stabilire con cura i rami da tagliare, distribuendoli equamente, in modo da non alterare la tendenza naturale della specie.

Attrezzi e precauzioni

Per rami fino ad una certa dimensione si usa la cesoia; per rami più consistenti bisogna ricorrere al segaccio; per i rami più lontani la cesoia viene sistemata all’estremità di un’asta, mentre per branche particolarmente grandi necessita la motosega. Durante le operazioni di taglio, indossare guanti, scarpe antinfortunistica ed un abbigliamento adeguato al tipo di attrezzo.

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