Abilitazione insegnamento scuola secondaria

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Questa guida sarà utile a scoprire tutto ciò che è necessario fare per conseguire l’abilitazione all’insegnamento della scuola secondaria. ll tuo sogno è diventare insegnante ma non sai come realizzarlo? Che studi intraprendere e qual è la strada da percorrere per arrivare ad insegnare in una scuola secondaria, consigli ed informazioni a riguardo.

Come si diventa insegnanti

Se si sceglie di intraprendere il percorso di diventare insegnante bisogna sapere che è necessario seguire una determinata formazione, creata per selezionare non solo insegnanti capaci di insegnare la materia nella quale sono specializzati ma anche che abbiano una formazione educativa che li aiuti ad organizzare la didattica completa per una classe.

Per spiegare questo percorso bisogna chiarire che ci sono due strade possibili ma molto diverse tra loro: scuola primaria e scuola secondaria.

La scuola primaria, che comprende la materna e la elementare, prevede la frequenza del corso di studi universitario quinquennale denominato “Laurea in scienze della formazione primaria”, ed una volta conseguito questo titolo si è abilitati a partecipare ai concorsi pubblici per l’insegnamento nella scuola primaria.

Rispetto al passato, quando bastava una laurea quadriennale, le singole competenze disciplinari e pedagogiche sono state rafforzate, ed è prevista la frequenza di un laboratorio informatico e di uno linguistico riguardante l’inglese.

Abilitazione all’insegnamento nella scuola secondaria

Per quanto riguarda la scuola secondaria invece, il discorso è molto diverso, prima di tutto bisogna ricordare che si divide in due gradi, la scuola secondaria di primo grado corrisponde alla scuola media, mentre quella di secondo grado alla scuola superiore.

In principio per essere abilitati all’insegnamento nella scuola secondaria bisogna avere una laurea specialistica, o un diploma dell’Accademia delle Belle Arti, o un diploma di Conservatorio Musicale o un diploma ISEF più due anni di Scuola di Specializzazione per l’Insegnamento Secondario (SISS).

Il ministro Gelmini ha introdotto una nuova formazione per gli insegnanti di scuola secondaria che prevede sempre l’obbligatorietà della laurea magistrale, ma in più anche la frequenza di un anno ad un TFA (un Tirocinio Formativo Attivo) da frequentare una volta terminata l’università.

C’è infatti una prova d’ingresso per la laurea specialistica con un numero di iscritti chiuso determinato dalle necessità del sistema nazionale di istruzione (comprensivo sia di scuole pubbliche che di scuole private).

Il tirocino in sè è formato da 475 ore da svolgere in un anno e sotto la tutela di un insegnante-guida.

Rispetto al SISS il TFA non si concentra sulla ripetizione ed il rafforzamento degli insegnamenti disciplinari ma sui laboratori specifici e la didattica, che avrà per tutta la durata del tirocinio un ruolo decisamente primario.

Per coloro che puntano ad insegnare una materia linguistica nelle scuole secondarie di secondo grado, che però non sia l’inglese, sono previsti corsi specialistici del CLIL.

Le novità dell’abilitazione TFA

La nuova abilitazione concentra la formazione sull’acquisizione di competenza diverse da quelle universitarie, che si da per scontato siano già abbastanza consolidate, come la conoscenza dell’inglese e l’aiuto che le nuove tecnologie possono apportare alla didattica.

Inoltre la formazione rispetto al SISS dura un anno in meno ed il tirocinio è strettamente collegato alle università rendendo più semplice una progettazione comune.

In più la programmazione dei numeri, col tempo aiuterà a ridurre il numero dei precari nel mondo della scuola visto che il numero dei docenti sarà proporzionato al fabbisogno delle scuole e persino i giovani dovrebbero conseguire subito un inserimento che sia di ruolo.

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