Aggettivi dimostrativi

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Impariamo qualche nozione di grammatica italiana: cosa sono gli aggettivi dimostrativi e come si usano? Già dal nome è intuibile che essi servano a “dimostrare” qualcosa, ma proviamo ad addentrarci in una spiegazione più specifiche e chissà, magari scopriremo qualcosa di cui non eravamo a conoscenza.

Cosa sono e a cosa servono gli aggettivi dimostrativi

La funzione principale dell’aggettivo dimostrativo è quella di indicare, anzi dimostrare, la posizione di una persona o di una cosa nel tempo e nello spazio in un discorso, relativamente alla persona che sta parlando e a quella o quelle che ascoltano. Servono quindi per esprimere relazioni tra i parlanti e gli oggetti o le persone di cui essi stanno parlando.

Quali sono gli aggettivi dimostrativi

Gli aggettivi dimostrativi in italiano sono tre, questo, quello e codesto. Essi in una frase sono posizionati sempre prima della parola a cui si riferiscono, precedono quindi il nome e con esso devono necessariamente concordare per genere e numero.

Se ne deduce quindi che siano declinabili sia in maschili e femminili (questo/questa, quello/quella, codesto/codesta), sia in forme singolari e plurali (questo e questa ma anche questi e queste, quello e quella insieme con quelli e quelle, codesto e codesta e al plurale codesti e codeste).

Se precedono nomi che hanno per iniziale una vocale, i dimostrativi possono anche incorrere in fenomeni di elisione, trasformandosi in “quest’”: ad esempio “quest’idea” per il femminile, o “quest’inverno” per il maschile.

Talvolta questi dimostrativi sono seguiti da avverbi con funzioni rafforzative come qui, qua, lì, là. Le forme sta, sto, ste, sti, sono tutte abbreviazioni, dette anche forme aferetiche, solitamente marcate a livello regionale e riferibili ai dialetti dell’area dell’Italia centrale, e comunque utilizzate quasi esclusivamente nella lingua parlata.

Gli antenati

Il latino aveva delle forme leggermente diverse di aggettivi dimostrativi, dalle quali i nostri attuali si sono sviluppati. La lingua latina, che prevedeva tre generi, il maschile, il femminile e il neutro, aveva quindi rispettivamente hic, haec, hoc per indicare “questo, questa, e “questa cosa”, ille, illa, illud al posto di “quello”, “quella” e “quella cosa”, ed infine iste, ista, istud per defnire “codesto”, “codesta” e “codesta cosa”.

Come vengono usati gli aggettivi determinativi

Nello spazio

Attualmente esistono tre diverse categorie di aggettivi dimostrativi, ma soltanto due sono quelle usate nella quasi totalità delle situazioni linguistiche: questo e quello, nelle varianti maschili e femminili, singolari e plurali.

“Questo” è utilizzato per indicare qualcuno o qualcosa che si trova vicino alla persona che sta parlando (“Questo bicchiere è pulito”).

“Quello” invece si utilizza per definire ed indicare qualcosa o qualcuno lontano da chi parla e da chi ascolta (“Prendimi quel libro per favore”).

Stando alla grammatica, per indicare qualcosa o qualcuno che è vicino a chi ascolta ma lontani dal parlante bisognerebbe utilizzare “codesto”, ma nella pratica linguistica quotidiana questo aggettivo è solitamente sostituito dai precedenti due. Soltanto nel dialetto toscano si riscontra un utilizzo concreto e vivo del dimostrativo codesto.

Nel tempo

Per quanto riguarda l’utilizzo degli aggettivi dimostrativi per riferirsi a situazioni temporali, “questo” indica qualcosa che è accaduto in tempi vicini (ad esempio “Questo è stato proprio un pomeriggio piacevole), mentre “quello” si utilizza per riferirsi a qualcosa di accaduto nel passato (“A quei tempi mi svegliavo alle sei”). Allo stesso modo, nell’ambito di un discorso, “questo” si riferisce a qualcosa di detto da poco (“Questo si che si chiama parlare!”), mentre “quello” indica qualcosa che è già stato detto da tempo (“Quelle parole mi avevano reso felice”).

Particolarità

Alcune grammatiche inseriscono nell’elenco degli aggettivi dimostrativi anche “taluno”, mentre in altre classificazioni viene indicato come aggettivo indefinito. Gli aggettivi “stesso” e“medesimo” invece sono classificati sempre tra i dimostrativi ma indicano somiglianza o identità(“Stiamo parlando dello stesso film”). L’aggettivo dimostrativo “tale” invece ha lo stesso significato di questo, ma è invariabile nel genere, per cui non ha due forme differenti per il maschile e per il femminile.

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