Aggettivi possessivi

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Come si comprende dalla loro denominazione, i possessivi sono degli aggettivi che indicano da chi sono posseduti o a chi appartengono determinati oggetti o persone indicate nel discorso. Gli aggettivi possessivi variano per genere e per numero e sono da distinguere dai pronomi possessivi che, sebbene presentino forme simili, vengono utilizzati per sostituire un nome e non per accompagnarlo.

Gli aggettivi possessivi

Gli aggettivi possessivi descrivono un rapporto di relazione tra due o più persone o un rapporto di proprietà tra una persona ed un oggetto. Un esempio relativo al primo dei due casi considerati è rappresentato dalla frase “Mia sorella è avvocato”; la frase “Il nostro appartamento è stato appena ristrutturato”, invece, è un esempio della seconda tipologia di relazione che può essere espressa grazie all’utilizzo di un aggettivo possessivo.

Nel primo caso, l’aggettivo possessivo è “mia”, forma singolare e femminile che corrisponde alla prima persona singolare “io”; nel secondo, invece, l’aggettivo possessivo utilizzato è “nostro”, forma plurale e maschile che corrisponde alla prima persona plurale “noi”.

Già da quanto è stato finora detto si comprende che gli aggettivi possessivi, precedendo un nome cui si accordano, variano per genere e numero. Nel dettaglio, esistono sei diverse forme, numero corrispondente a quello delle persone cui qualcosa può appartenere. Un’unica forma è invariabile, “loro”, e va usata quando i possessori di un determinato oggetto sono più di uno. Quando il possessore, invece, è uno solo, allora si dovranno utilizzare le diverse forme “suo”, “sua”, “suoi” o “sue” a seconda che il nome accompagnato sia rispettivamente maschile singolare, femminile singolare, maschile plurale o femminile plurale.

Come è evidente dagli esempi sopra riportati l’aggettivo possessivo precede sempre il nome e, sebbene vi siano delle eccezioni, è preceduto dall’articolo determinativo. Circa questa regola è anzi possibile sottolineare una differenza rispetto all’inglese: in caso di frasi in cui i nomi accompagnati dall’aggettivo possessivo siano due o più di due, il possessivo va ripetuto di fronte ad ogni nome come nel caso della frase “I miei fratelli e i miei genitori non parlano francese”.

A questo proposito, per gli appassionati di lingua inglese, è possibile mettere in evidenza una differenza fondamentale dell eregole grammaticali di questa lingua rispetto alla nostra. Se dovessimo tradurre la frase sopra riportata in inglese l’aggettivo possessivo dovrebbe accompagnare soltanto il primo nome: “My brothers and parents don’t speak french”. In inglese, inoltre, gli aggettivi possessivi concordano in genere e numero con la persona che possiede, in italiano con ciò che si possiede.

Alcune regole specifiche relative all’uso degli aggettivi possessivi

Una prima regola specifica è relativa alle espressioni impersonali o con soggetto indefinito. In questo caso deve essere utilizzato l’aggettivo possessivo “proprio” come avviene nelle frasi “Ognuno deve pensare ai propri fatti” e “E' necessario occuparsi dei propri interessi”.

Un secondo caso, ancora, riguarda le frasi in cui il possessore è evidente dal contesto. Si tratta di situazioni in cui il possessivo viene omesso, soprattutto se il nome che dovrebbe essere accompagnato è relativo a parti del corpo o capi di abbigliamento: “Mi sono leccato le dita” oppure “Non ho più indossato i guanti”).

Alcune eccezioni nell’uso degli aggettivi possessivi

In alcuni casi gli aggettivi possessivi non sono preceduti dall’articolo determinativo ed è quindi possibile parlare di alcune eccezioni alla regola grammaticale generale.

Una prima eccezione si ha nelle frasi in cui un nome indicante parentela al singolare non è accompagnato da altri aggettivi: in questi casi l’articolo deve essere omesso come nella frase “Mia zia è andata dal parrucchiere”. Al plurale questa regola non sussiste (“Le mie zie sono andate dal parrucchiere”) e ciò vale anche quando viene usato l’aggettivo “loro”.

Per concludere, quindi, possono essere ricordate due tipi di frasi in cui l’aggettivo possessivo non precede il nome ma lo segue: dopo il verbo “essere” (“Questo letto è il mio”) e per conferire enfasi ad alcune espressioni di uso comune (“Mamma mia!”).

Per chi si cimenta con l’analisi grammaticale

Una precisazione, a questo punto, deve essere fatta a proposito del fatto che gli aggettivi possessivi sono identici ai pronomi possessivi. Diversa, però, è la loro funzione all’interno della frase poiché, se gli aggettivi accompagnano un nome segnalando la proprietà di un oggetto, i pronomi sostituiscono il nome stesso. Nella frase “Il mio cane è nero e di grande taglia”, “mio” è chiaramente un aggettivo; nella frase “Ho visto un cane nero e di grande taglia per strada ma non era il mio”, invece, “mio” è un pronome.

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