Aprire una libreria

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Iniziare una nuova attività commerciale non è facile, per questo è consigliabile leggere questa guida per scoprire tutto ciò di cui si ha bisogno, leggere consigli e magari avere qualche idea originale per aprire una libreria.

Consigli, idee originali ed informazioni sulla procedura da seguire in una guida che mostra ed analizza i punti chiave per aprire una libreria ed iniziare così un’attività commerciale che darà soddisfazioni e magari realizzerà qualche sogno.

Di cosa abbiamo bisogno per iniziare

Struttura

Inanzitutto necessitiamo di un locale commerciale, pur non essendo di grandi dimensioni i libri hanno bisogno di spazi per poterli classificare e dividere in diverse categorie, quindi le dimensioni del negozio devono essere di almeno 100 mq. Chiaramente l’immobile deve trovarsi in una zona non troppo isolata della città, il centro sarebbe l’ideale ma anche zone commerciali trafficate andranno bene.

Documentazione

A quel punto iniziano le attività burocratiche, prima di tutto dobbiamo avere una partita IVA e se non ne possediamo già una dobbiamo aprirla(presentando una dichiarazione di inizio attività all’Agenzia delle Entrate e scegliendo un regime contabile), è obbligatorio portare al Comune di riferimento la domanda di inizio attività, dopodiché bisogna fare l’iscrizione al registro delle Imprese presso la Camera di Commercio, nel caso in cui la libreria prevedesse altre attività come un bar interno o una ludoteca è necessario presentare domanda per altri permessi.

Spese di preventivo

Trattandosi di un ampio locale bisogna tenere presente che il preventivo per gli arredi sarà abbastanza costoso, diciamo una media di 1500 euro per metro quadro e minimo 170mila euro per un archivio di almeno 150 mila titoli, costo questo estinguibile a rate.

Per quanto riguarda il personale se le dimensioni del locale sono queste basteranno sicuramente, almeno inizialmente due persone e se i primi tre anni si riescono a coprire completamente tutte le spese significa che tutto procede perfettamente. Per chi non disponesse inizialmente di questo”discreto” capitale da investire si può presentare domanda per accedere ad un finanziamento, ad esempio rivolgendosi a Sviluppo Italia sul cui sito online troverete tutte le informazioni.

Quale deve essere l’attività di base e quali i servizi accessori?

Dato per scontato che l’attività principale sia la vendita di libri, l’attività di base deve offrire anche altri servizi variando l’offerta dei prodotti che per una libreria classica possono essere:

• vendita di libri di testio per scuole ed università.
• ricerca, prenotazione e vendita di libri su richiesta.
• consultazione di un archivio informatico sui libri in commercio.
• vendita di articoli di cancelleria e per la scuola,gadget (diari, agende ecc...).
• vendita di programmi per pc, dvd, cd.

Ai quali si posso aggiungere servizi accessori che non permettono di incassare particolari introiti ma possono ampliare la clientela, renderla fissa e far quindi preferire il proprio negozio rispetto agli altri:

• consegna a domicilio dei libri ordinati.
• prestito temporaneo di libri.
• vendita di audiolibri in cd.
• vendita di riviste e quotidiani.
• distribuzione automatica a pagamento di libri in orari e giorni di chiusura.

Se poi vogliamo che la nostra sia una libreria diversa dalle altre ed innovativa ci sono tante idee creative da poter mettere in atto:

• un caffè all’interno dove i clienti potranno gustare una bibita o una leccornia mentre leggono il libro.
• un angolo bambini dove potranno divertirsi tra burattini, favole o giochi mentre i genitori leggono o acquistano libri.
• laboratori didattici per adolescenti.
• esposizioni fotografiche.
• showcase di artisti affermati o emergenti.
• dimostrazione dal vivo riguardanti i libri (ad esempio l’esecuzione di una ricetta presentata in libro di cucina).
• organizzazione di incontri e dibattiti di qualità.

In questo business che rischi si corrono?

Come tutte le attività imprenditoriali ci sono rischi nei quali si può incorrere quindi bisogna individuarli, analizzarli ed evitarli per non compromettere la riuscità della nuova attività.

I principali sono ad esempio, l’apertura dell’attività in una zona della città già piena di attività commerciali di questo tipo o nelle vicinanze in un franchising leader del settore.

Per questo l’ideale sarebbe una zona in cui scarseggiano locali che offrono la stessa gamma d prodotti per poter diventare un punto di riferimento del quartiere, o almeno specializzarsi in qualcosa che possa sbaragliare la concorrenza.

Un altro rischio può essere non riuscire a garantire un servizio rapido di reperimento dei titoli richiesti dai clienti che in quel caso si rivolgerebbero altrove. Questo problema è risolvibile prendendo accordi in anticipo con grossisti e fornitori.

Inoltre uno dei più frequenti rischi è non avere una promozione adeguata soprattutto in avvio di attività, una buona pubblicità infatti può portare al negozio molti più nuovi clienti di quanto si immagini.

Quali sono i margini di ricavo previsti?

Questo è un aspetto molto difficile da prevedere e calcolare ma sappiamo che dipende soprattutto dalla localizzazione scelta per intraprendere questa nuova avventura, le variabili che devono essere prese in considerazione sono infatti:

• il reddito pro capite medio dei residenti nella zona,
• il numero degli abitanti,
• i flussi turistici presenti,
• la presenza nelle vicinanze di negozi, uffici e studi professionali,
• la presenza di altre librerie o ipermercati in zona