Assegno di disoccupazione

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Una semplice guida che illustra in maniera chiara cosa sia l’assegno di disoccupazione, per informarsi riguardo alla durata di questo utile sussidio, e per scoprire quali sono i soggetti interessati da questa indennità. Brevemente saranno spiegati i requisiti richiesti per accedervi e le modalità di presentazione della domanda, per non trovarsi sprovveduti di fronte ad una situazione problematica.

Che cos’è l'assegno di disoccupazione?

L’indennità di disoccupazione ordinaria è un sostegno economico che spetta a tutti coloro che si ritrovano con un rapporto lavorativo finito per scadenza o per licenziamento. Questi possono rientrare sia nella categoria dei lavoratori a tempo determinato ai quali il contratto non viene rinnovato, sia a quelli a tempo indeterminato che vengono licenziati.L’indennità non spetta a tutti coloro che si dimettono tranne le lavoratrici madri e i dimissionari per giusta causa (molestie sessuali, mancata retribuzione, cambiamento delle mansioni).I dimissionari per mancata retribuzione hanno diritto all’assegno anche dopo aver ricevuto le somme che gli spettavano.

Requisiti necessari

I requisiti per accedere a questo servizio possono essere di due tipi:

• ordinari quando il lavoratore ha lavorato almeno un anno (devono essere in totale 52 settimane anche se non consecutive) e, inoltre deve avere almeno due anni di anzianità assicurativa all’Inps (facendo attenzione che il primo versamento sia stato effettuato almeno due anni prima della cessazione del rapporto di lavoro). E poi è obbligatorio essere iscritti al centro per l’impiego (che corrisponde al vecchio ufficio di collocamento) ed il periodo di apprendistato non è considerato valido.
• ridotti quando ha lavorato per almeno 78 giorni nell’anno precedente a quello di presentazione della domanda di indennità ed ha versato almeno un contributo settimanale all’ Inps prima della fine del precedente biennio.

Comunque, in tutti i casi il richiedente deve essere obbligatoriamente nella condizione di disoccupato in cerca di occupazione e che quindi abbia fornito al centro per l’impiego della propria provincia un documento in cui dichiara la disponibilità immediata di lavorare.

Iter burocratico.

La domanda per ottenere l’assegno di disoccupazione va presentata o al centro per l’impiego di appartenenza o alla sede Inps.Questa domanda deve assolutamente essere consegnata entro i 68 giorni dalla data del licenziamento qualora le motivazioni fossero connesse alla situazione aziendale ed entro 98 giorni nei casi di licenziamento per giusta causa. Comunque sul sito online dell’Inps, in particolare nella sezione denominata “al servizio del cittadino” c’è la possibilità di inviare via web la domanda, per questo servizio però bisogna essere titolari del pin che l’INPS stesso vi rilascerà online.

Ammontare della cifra.

Se i requisiti sono di tipo ordinario e ridotto anche le indennità sono di ammontare diverso:

• l’assegno con requisiti ordinari è corrisposto al 60% nei primi 6 mesi, al 50% per i successivi 2 e al 40% per gli altri. Questa è una percentuale calcolata in base alle cifre percepite sul lavoro nei 3 mesi antecedenti alla fine del rapporto lavorativo. Ogni mese il contribuente sceglie la modalità con la quale percepire l’indennità in base alla modalità che preferisce tra assegno circolare, bonifico o sportello bancario per un periodo totale di 8 mesi che diventano 12 per coloro che hanno compiuto già i 50 anni. Chiaramente il diritto all’indennità cade qualora si firmi un nuovo contratto lavorativo oppure nel momento in cui si inizi a percepire una pensione qualunque essa sia (vecchiaia, inabilità, invalidità).
• l’assegno con requisiti ridotti è corrisposto al 35% per i primi 120 giorni per passare poi al 40% per i successivi, fino a raggiungere il massimo che è pari a 180 giorni. In questo caso invece, la percentuale si calcola in base alla retribuzione giornaliera percepita nell’anno precedente che va moltiplicata per i giorni lavorativi nell’anno solare fino al massimo che è pari di 156 giorni.

Altri casi

Nel caso specifico dei lavoratori a progetto esiste in via sperimentale, un’indennità che viene erogata una sola volta pari al 30% del reddito dell’anno precedente. I requisiti per accedere a questo servizio ci sono l’iscrizione obbligatoria alla gestione separata Inps e l’aver lavorato per un solo datore di lavoro. Per quanto riguarda i lavoratori sospesi invece, il loro assegno corrisponde al 50% della retribuzione.