Azalee cura potatura e coltivazione

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Le azalee sono tra le piante più usate per abbellire balconi e terrazze: questa guida insegna come prendersene cura, dalla potatura alla coltivazione. Vedremo come rinvasarle, quanto innaffiarle, le principali malattie che la colpiscono e i nutrienti che ne facilitano la crescita.

Famiglia e caratteristiche

L’Azalea fa parte delle Rhododentron –dal greco “Rhodon”, rosa, e “dendron”, albero- e appartiene alla famiglia delle Ericacee. Un tempo le Azalee venivano considerate un genere diverso dai Rododendri, soprattutto per la capacità di alcune specie di conservare le foglie per tutto l’anno. La maggior parte delle varietà proviene da Giappone, Cina, corea del Nord o dall’America Settentrionale, molti ibridi sono stati creati ad hoc per resistere agli ambienti più disparati. In generale, si tratta di arbusti dai fusti sottili che raggiungono i 40-90 centimetri di altezza, con folte chiome formate da foglie medio-piccole e ovali, carnose, di un verde bottiglia molto carico. Una curiosità: la NASA ha studiato a fondo le caratteristiche delle Azalee, scoprendo che sono in grado di purificare l’aria eliminando da ambienti chiusi ammoniaca e formaldeide. Hanno anche proprietà antisettiche e antireumatiche.

Coltivazione

Coltivare una Azalea non è particolarmente difficile, essendo questo arbusto abbastanza resistenze e capace di adattarsi agli ambienti più disparati. Per ottenere splendidi risultati basterà costanza e qualche piccolo accorgimento.

Il terreno

Il segreto per avere Azalee in buona salute è innanzi tutto dar loro il terreno adatto. Le ericacee infatti necessitano di un ph acido (5 o massimo 5,5) per assorbire al meglio tutte le sostanze nutritive ed evitare l’ingiallimento delle foglie (clorosi, dovuta a eccesso di calcare, ferro o magnesio). Pericolosi anche i ristagni di acqua, che potrebbero far marcire le radici superficiali della pianta. Proprio per il particolare apparato radicale le Azalee non devono essere interrate troppo in profondità, e per questo motivo si adattano facilmente a vivere in vaso, con rinvasi ogni 3 anni a fine inverno. Abbiate cura che il substrato sia soffice e ben aerato, magari mescolando alla torba un po’ di aghi di pino, perlite o argilla espansa.

Trattamenti

Soprattutto se tenuta in vaso, l’Azalea deve essere concimata frequentemente con prodotti pensati appositamente per le piante acidofile: una base di azoto ammoniacale, solfato e urea (per evitare l’ingiallimento) alternata a microelementi (ferro, rame, zinco, manganese). Nei mesi freddi basta una applicazione ogni due mesi, da aprile fino a tutto settembre occorre un trattamento ogni 15 giorni.

Annaffiatura

Le piante in vaso necessitano di regolari dosi di acqua da marzo ad ottobre, evitando però gli eccessi. In inverno invece il terreno va lasciato asciugare, annaffiando soltanto di tanto in tanto. Se invece la vostra Azalea è di una specie a foglie perenni, va annaffiata 12 mesi all’anno. Nella bella stagione sarebbe meglio dare acqua nelle ore più fresche, ovvero mattina presto o sera.

Esposizione

Questa pianta eclettica si adatta facilmente a tutti gli ambienti, ma preferisce quelli molto luminosi pur temendo l’esposizione diretta ai raggi del sole, in particolare nelle stagioni ed ore più calde. Per lo stesso motivo, se tenuta in casa, l’Azalea va messa lontano da fonti di calore. Altrettanto dannose le gelate, in particolare quelle primaverili: abbiate cura di proteggere le vostre piante, mettendole in luoghi più riparati quando fa freddo.

Potatura

Prima di parlare nello specifico delle tecniche di potatura può essere utile conoscere un po’ le infiorescenze caratteristiche delle Azalee. I fiori a grappolo che fanno tanto amare questa pianta, diventata anche uno dei simboli della Ricerca scientifica, hanno colori molto vari: le corolle a calice sono formate da 5 petali bianchi o screziati di rosa, rosso, viola e recentemente sono state create anche varietà lilla o azzurre. Esistono anche specie dal fiore doppio, con un numero maggiore di petali. Nel linguaggio dei fiori, l’Azalea indica “felicità misteriosa”, ma se è rossa sottintende “vendetta” e gialla indica falsità. Nella tradizione cinese invece indica la femminilità, la fortuna da regalare prima di una prova importante.

Le tecniche di potatura

Abbiamo già detto che le Azalee sono piante a cespuglio, pertanto per mantenere una forma ordinata servono regolari potature, da effettuare tra la primavera e l’estate. Naturalmente occorre anche rimuovere le foglie malate e i fiori con tutto il peduncolo man mano che appassiscono, evitando così che la pianta impieghi energie per produrre i frutti (capsule marroni al cui interno si formano tanti piccoli semi). Se volete infoltire l’arbusto, potete accorciare i rami più fioriti. In questo modo la pianta sarà spinta a germogliare più velocemente. Ogni 2-3 anni, nel periodo che segue la fioritura, sarebbe bene accorciare di un terzo i rami più giovani. Regolare la chioma assicura un aspetto compatto e tondeggiante alla pianta, che altrimenti potrebbe tendere a spogliarsi nella parte più bassa. Se il vostro obiettivo è ringiovanire una pianta messa a dimora da tanti anni, potreste accorciare tutto l’arbusto fino a 25-35 centimetri, ma attenzione: in questo modo non avrete fioritura per almeno un biennio.

Malattie

Le Azalee possono sviluppare diverse malattie, o essere aggredite da parassiti. Se la vostra pianta ha foglie e boccioli che appassiscono o diventano scuri senza aprirsi, forse la temperatura è troppo altra e non viene annaffiata abbastanza. Se le gemme rimangono verdi, invece di svilupparsi in fiori, probabilmente il problema è opposto: troppo freddo o troppa acqua. Attenzione all’Oziorrinco, un coleottero che lascia buchetti a semicerchio sulle foglie, o ai ragnetti rossi, riconoscibili per le macchie gialle che compaiono sulle foglie infestate (oltre che, naturalmente, dalle ragnatele). Entrambi si combattono con prodotti specifici.

Moltiplicazione

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