Qualche consiglio su come coltivare in casa funghi commestibili in maniera semplice e soprattutto economica. Certo andare per boschi e raccogliere funghi è ben altra cosa. Ma, per chi abita in città , non sempre è realizzabile e comunque non tutti sono in grado di farlo. Inoltre se non si è dei veri esperti la cosa può risultare pericolosa data la tossicità di molti funghi.
Come di solito, prima di procedere con la guida vera e propria diamo qualche cenno sulla loro natura e la loro storia. I funghi inizialmente erano classificati come appartenenti al regno vegetale e successivamente data l'imponente varietà e la complessità della loro struttura sono stati elevati al rango di regno che comprende ben oltre 100.000 specie. Il loro nome deriva probabilmente dal greco o dall'armeno "spugna". Al regno dei funghi appartengono organismi semplicissimi unicellulari o più complessi pluricellulari con cellule organizzate in strutture dette micelio. La differenza dei funghi rispetto ai comuni vegetali è che le pareti cellulari mentre nei vegetali sono cellulosa nei funghi sono di un polisaccaride diverso: la chitina. I funghi commestibili erano usati ed apprezzati fin dall'antichità ed in special modo in epoca romana. Si narra che l'imperatore Claudio ne fosse ghiottissimo e questa sua debolezza ne causò la morte. Agrippina sua moglie per portare sul trono il suo precedente figlio Nerone lo avvelenò con funghi velenosi. Di seguito i 4 essenziali passi da compiere per ottenere da un barattolo di micelio già pronto splendidi funghi prataioli o champignons.
Si ripone la cassetta sterilizzata su supporti che la tengano sollevata da terra e la si riempie con la miscela di terriccio a cui si è unito concime. Si bagna con acqua e si lascia riposare per un mesetto tempo necessario affinché eventuali processi di fermentazione in atto giungano a termine.
Trascorso un mese si depone in piccole buche distanziate il micelio, usando come misura un cucchiaino (le buche profonde 4-5cm vanno distanziate di 7-8cm). Si ricoprono le buche e si bagna con l'acqua servendosi dell'innaffiatoio. Si ricopre col cellofan assicurandolo con l'elastico al contenitore. Si ripete periodicamente l'irrorazione con acqua per mantenere il terriccio umido. Dopo alcuni giorni spunterà sul terriccio una muffa biancastra che è il nuovo micelio dei funghi.
Si trasferisce la cassetta in un nuovo sito che deve essere: ombreggiato, non ventilato ed umido. La qual cosa può ottenersi ponendo la cassetta in un angolo in ombra del balcone, terrazzo o giardino e ricoprendola con un telo. Prima di fare ciò, però, si ricopre la muffa con un sottile strato di terra calcarea che per rendere più permeabile si miscela a calcinacci triturati (anche tutto questo va debitamente disinfettato e sterilizzato a vapore). Si innaffia delicatamente e si ripete ogni giorno l'operazione.
Dopo una ventina giorni circa cominceranno a spuntare i primi funghi che si lasceranno crescere fino alla giusta dimensione. La raccolta deve essere fatta avendo cura di non strappare col fungo il micelio sottostante. Se si innaffia con costanza e si sono diligentemente seguite le istruzioni si otterranno funghi con regolarità per almeno 4 mesi.
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