Come addormentarsi velocemente

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Scopriamo insieme qualche piccolo consiglio per scoprire come riuscire ad addormentarsi velocemente e riposare di più e in modo più sereno. Sarà capitato a tutti di mettersi a letto e continuare a girarsi senza riuscire a chiudere occhio. Lo stress della quotidianità, il lavoro, gli impegni, possono turbare i ritmi naturali dell’organismo ed influire negativamente su quelli del sonno, ma con qualche accortezza è possibile riuscire a sconfiggere l’insonnia.

L’importanza del sonno

Il sonno è uno dei bisogni fisiologici basilari di ogni essere umano ed è fondamentale per il rigenerarsi del corpo. La carenza di sonno compromette la salute psico-fisica, diminuendo le funzioni cognitive come l’apprendimento e la memoria, ma anche abbassando il livello delle difese immunitarie. Durante il sonno avviene la secrezione dell’ormone della crescita, che aiuta anche nella formazione della massa muscolare, per cui il riposo diventa particolamente importante nei giovani e negli atleti.Per affrontare le sfide di ogni giorno è necessario recuperare energia e vitalità, e mentre dormiamo le nostre riserve energetiche si ricaricano, il sistema nervoso, quello immunitario e l’apparato muscolo-scheletrico riprendono vigore dopo aver subito le continue sollecitazioni della giornata.

Cosa non fare prima di mettersi a letto

Evitiamo innanzitutto di assumere caffè o altre sostanze energizzanti e stimolanti poche ore prima di dormire. Anche se ci sembra che non abbiano effetto sul nostro corpo scegliamo magari una tisana rilassante. Evitiamo poi di fare sport ed esercizio fisico perchè, praticando queste attività, il metabolismo accelera mentre per riuscire ad addormentarsi deve accadere l’esatto contrario. Evitiamo di dedicarci ad attività stressanti e mentalmente poco rilassanti: anche quello che considerate come un semplice videogioco può sottoporre la mente a una stimolazione eccessiva e non favorire il sonno.

Cosa fare prima di mettersi a letto

Dedichiamoci ad attività rilassanti, come un bel bagno o un massaggio, che distendendo corpo e mente vi metteranno nello giusta predisposizione al riposo. Se invece non gradite queste cose, provate a dedicarvi ad attività noiose e ripetitive: quando ci si annoia il sonno arriva molto più facilmente. Abbassiamo le luci e cerchiamo di rilassarci.

L’importanza della camera da letto

Una camera da letto confortevole e il giusto materasso possono fare la differenza nella qualità del sonno. Per cui, bandite dalla stanza da letto ogni attività che non sia il riposo: il lavoro, i compiti, il computer, devono restare distanti dal materasso, così sarà più facile per il cervello recepire che quando ci si mette a letto è per dormire. Cerchiamo di creare l’oscurità più totale, così da evitare stimolazioni al nervo ottico, e togliamo ogni genere di rumore, sia che ci infastidisca sia che ci risulti necessario per dormire, altrimenti potrebbe crearsi un’abitudine difficile da sradicare, portatrice di difficoltà nel caso dormissimo in qualche luogo che non è la nostra stanza con il suo rumore abituale. Se il materasso è scomodo o non vi permette determinate posizioni che vi risultano comode per dormire, cambiatelo. Stessa cosa vale per il cuscino: analizzate la posizione in cui preferite addormentarvi e compratene uno che la favorisca. Ricordatevi poi che il tepore aiuta ad addormentarsi, perciò a parte in estate, evitate aria condizionata, ventilatori e simili, e fate in modo di ottenere una temperatura tiepida e gradevole.

Cosa fare una volta messi a letto

Per prima cosa cercate di mettervi a letto quando siete realmente stanchi, e cercate di alzarvi sempre alla stessa ora, così da dare un ritmo regolare al sonno riuscendo anche a calcolare di quante ore di riposo avete realmente bisogno. Non a tutti sono necessarie le famose “8 ore” di sonno, cercate di regolarvi sui vostri bisogni effettivi, a molte persone possono bastare anche soltanto 6 ore, l’importante è la qualità del sonno.

Una volta che vi siete sdraiati sotto le coperte e notate qualche problema nel prendere sonno evitate di contare le pecore: il contare è un’attività impegnativa per il cervello, e potrebbe rendervi solo più svegli e attivi. Cercate poi di rilassare tutti i muscoli, evitando tensioni e forzature. Un trucco può essere anche quello di tenere leggermente aperta la bocca: la mandibola difatti è una delle parti del corpo in costante tensione tutto il giorno, il lasciarla libera può suggerire al cervello un’idea di rilassatezza. La parola chiave resta sempre relax. Per cui, se vedete che proprio non riuscite a dormire, e continuate a girarvi e rigirarvi senza sosta, alzatevi. Restare a letto in queste condizioni vi farebbe diventare soltanto più nervosi, con la conseguenza di rendere ancora più difficile il prendere sonno. Passeggiate un pochino per casa, leggete un libro, guardate un pò di tv, e quando il sonno sopraggiunge provate di nuovo a mettervi a letto. E alzatevi sempre alla stessa ora, anche se vi sembra di aver dormito troppo poco e siete ancora stanchi: ciò servirà ad imporre al vostro organismo dei ritmi che alla fine non potrà non rispettare.

Metodi naturali

Ci sono diverse sostanze naturali che possono aiutarvi a riposare meglio, rendendovi più rilassati e migliorando la profondità e la qualità del vostro sonno. Tra le piante ricordiamo la valeriana, che assunta sia sottoforma di tisana che in pillole aiuta il rilassamento. Stesso effetto ha la melatonina, che aiuta anche l’organismo a ristabilire i ritmi sonno-veglia, ed è molto utile per sconfiggere l’insonnia dovuta al jet-lag. Consigliata soprattutto per chi a letto inizia a rimuginare sui fatti della giornata è la passiflora, il cui effetto calmante è lievemente avvertibile anche durante il giorno, mentre il tiglio aiuta se si soffre di bruschi risvegli notturni. Per chi invece alla fitoterapia preferisce la cristalloterapia, le scelte consigliate sono il turchese, pietra calmante a livello globale che favorisce un sonno continuo, e l’ambra, mentre il quarzo rosa aiuta a liberarsi dai sentimenti negativi, riducendo lo stress e donando calma.

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