Come affrontare una separazione

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Non esiste un modo o un manuale perfetto su come per affrontare una separazione.

La fine di una storia, qualunque essa sia, anche la più infelice, comporta tante responsabilità e lascia dentro ognuno di noi un senso di vuoto e di insoddisfazione che necessitano di tantissimo tempo per essere colmati e superati.

E’ importante, quindi, predisporsi bene ad affrontare questa delicata fase della nostra esistenza.

La mancanza di comunicazione e di fiducia, oltre che una svariata serie di problemi pratici, possono condurre alla separazione.

La fine di una storia d’amore, per quanto travagliata e problematica, non è mai una cosa semplice da superare.

Non esistono metodi per superare ed affrontare una separazione, tuttavia è possibile ad occhio e croce stabilire quali possono essere le reazioni.

Non esistono tempi standard, nelle questioni di cuore i tempi sono “personali” e soggettivi, possono variare da persona a persona, fino ad un massimo di qualche anno.

Quali stati d’animo lascia una separazione?

Il divorzio o la separazione sono eventi traumatici che cambiano e provano in maniera profonda chi ne è protagonista.

Da un separazione si esce sempre molto fragili: un amore finito, per quanto positiva o negativa sia stata la sua fine, arreca tristezza, delusione, amarezza.

E’ inevitabile avvertire, in certi momenti, una sensazione di vuoto, di solitudine.

La pienezza dell’amore e i sorrisi lasciano il posto alle lacrime e alla desolazione: ci si rende conto che ciò che prima era il nostro equilibrio, adesso è diventato solo sconcerto, paura, malinconia.

La fine di un amore è la fine di tutto ciò che quell’amore ha rappresentato fino a quel momento: sia chi subisce la decisione dell’altro, sia chi prende l’iniziativa di lasciare, soffre e soffre perchè, inevitabilmente, i ricordi si fanno spazio nella nostra mente e fanno ripercorrere, con malinconia, i momenti più belli vissuti insieme.

Come si reagisce ad una separazione

I sentimenti e le sensazioni appena descritte accomunano tutti quelli che abbiano o hanno attraversato la fase della separazione o del divorzio. Teniamo presente che, anche quando non c’è in ballo un matrimonio, le sensazioni e le emozioni sono le stesse, sono le responsabilità e i problemi pratici che cambiano.

La fase di superamento e di accettazione di una separazione è un vero e proprio processo psicologico, con le sue fasi e i suoi momenti: diciamo che possono essere sufficienti anche sei mesi per uscire indenni da questa prova, ma non si possono fare delle statistiche vere e proprie, perchè i tempi per metabolizzare l’evento sono diversi da persona a persona.

Le prime immediate reazioni ad una separazione sono la depressione e la rabbia: viene naturale sfogarsi, piangere, arrabbiarsi, sentirsi il mondo intero contro: è la sofferenza che ci fa reagire in questo modo, impedendoci di vedere le cose come stanno realmente.

Subentra, poi, la fase di negazione, una vera e propria difesa che ci impedisce di essere realisti, di accettare la situazione e di capire le motivazioni che ci hanno condotto alla separazione; subito dopo lo sfogo emotivo, c’è poi lo choc, una fase di completa assenza, in cui si vive senza azioni e senza reazioni, in maniera completamente passiva. Alla separazione seguono soprattutto ansia e disorientamento: si perde l’equilibrio, cambia lo stile di vita, le abitudini vengono trasformate, i punti di riferimento si dissolvono.

Cosa fare praticamente se siamo stati lasciati dal partner

Se siamo stati lasciati dal partner e non si trattava di una decisione condivisa, la prima cosa da fare è sfogarsi: lasciamo campo libero alla crisi e al dolore, lasciamoci andare completamente, diamo libero sfogo alle nostre emozioni.

La prima cosa assolutamente da non fare è far finta che tutto vada bene: per superare al meglio il dolore, è necessario affrontare la delusione e viverla a pieno.

A questo momento di concentrazione sul nostro dolore, deve necessariamente seguire una fase di distacco completa: teniamoci impegnati, dedichiamoci al nostro aspetto, coccoliamoci un pò, pensiamo a noi stessi e cerchiamo di allontanare pensieri e situazioni che ci possano ricordare il partner.

Frequentiamo gli amici, facciamo sport, andiamo al cinema; insomma, dedichiamoci a noi stessi, interessiamoci di più al lavoro, che è la massima fonte di realizzazione e di soddisfazione.

Cerchiamo, soprattutto, di non far diventare la separazione e il nostro ex gli unici nostri pensieri: dobbiamo cercare di non pensarci, di ricacciare i pensieri negativi, per far posto a quelli positivi.

E se si presenta un’occasione per rivederlo? Se non ci sentiamo ancora pronti, se pensiamo di poter stare ancora male, evitiamo incontri e contatti; spesso, il rivedere la causa del nostro male e del nostro dolore riaccende le sensazioni e talvolta le amplifica.

Se, invece, si è certi di aver superato la fase più critica, rincontrare il partner potrà essere per noi la “prova del nove”: cerchiamo e creamo l’occasione per rivederlo, per dimostrare a noi stessi che è realmente finita.

Come reagire se siamo stati noi a lasciare

Non soffre soltanto chi viene abbandonato. Spesso, chi prende la decisione soffre molto di più di chi viene lasciato e subisce la separazione: i sensi di colpa, gli scrupoli e i rimorsi sono i primi a farsi sentire.

La cosa più importante da fare è mettersi sempre in discussione, cercare sempre di trovare le motivazioni e di giustificare le proprie scelte.

Interroghiamoci continuamente sul perchè della nostra scelta e sforziamoci di dare delle risposte sensate: questo ci aiuterà a capire che si tratta di una scelta maturata e responsabile e che i sensi di colpa sono inutili.

Prendiamoci del tempo, meditiamo sull’accaduto ed evitiamo di sentirci in colpa, pensando a quanto sia preferibile la verità ad una finzione.

Cosa assolutamente si deve evitare

Lo sfogo in queste circostanze è necessario. Sfoghiamoci da soli, in privato, evitando di rendere pubblici i nostri dolori e le nostre sensazioni.

Evitiamo di rimuginare continuamente sull’accaduto, pensando a cosa si poteva evitare e a cosa era inevitabile; di certo non aiuta ripensare e rinfacciare quanto tempo abbiamo perso con il partner e quante cose abbiamo fatto per l’altra persona.

Evitiamo sempre di coinvolgere i bambini nella separazione e di utilizzarli come pedine e come mezzi per vendicarci del partner. Non leghiamoci subito ad un nuovo amore: la teoria del chiodo scaccia chiodo non sempre funziona, abbiamo bisogno di tempo per metabolizzare e superare la fase della separazione.

Consigli e suggerimenti

Anche il rapporto più distruttivo ci lascia sempre qualche insegnamento: una separazione o un divorzio, il conseguente ricordo di ciò che è stato, ci aprono a nuove prospettive, fanno accrescere l’autostima e la fiducia in noi stessi.

Insomma, a seguito di una separazione, potremmo rischiare di essere delle nuove persone.

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