Come coltivare i cetrioli

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Vediamo come si coltivano i cetrioli, dalla preparazione autunnale del terreno al clima ideale, dalla semina all’irrigazione, dalla concimazione alla potatura (cimatura), dalla pacciamatura al raccolto dei cetrioli.

Informazioni sul cetriolo

Il cetriolo, appartenente alla famiglia delle cucurbitacee, è un ortaggio dalla forma allungata che presenta lungo l’intera superficie una specie di protuberanze più o meno vistose. Importato dall’Asia viene consumato all’insalata o conservato sott’aceto. Composto per oltre il 95% di acqua, carboidrati e sali minerali, è spesso presente nelle diete, anche se per alcuni soggetti risulta poco digeribile. Gli vengono riconosciute proprietà medicamentose se consumato cotto, in presenza di calcolosi, coliche, intossicazioni, ecc., nonché trova impiego nel settore dei cosmetici, per prevenire e curare in maniera naturale infezioni cutanee.

Condizioni climatiche

La coltivazione del cetriolo, pianta originaria delle regioni tropicali, richiede un clima particolarmente caldo, con temperature comprese tra i 15 ed i 30°C.

Caratteristiche del terreno

Il cetriolo non è una pianta particolarmente esigente, ma predilige un terreno dove gli elementi essenziali, dalla sabbia alla ghiaia, dall’argilla ai residui di sostanze organiche, sono presenti nella giusta proporzione, in modo da avere un terreno drenante, che riesce a conservare nel tempo il giusto grado di umidità, evitando problemi di ristagno idrico.

Riproduzione: avviene per seme da interrare direttamente in piena terra.

Pratiche colturali: semina, concimazione, innaffiatura, cimatura, pacciamatura

Le pratiche colturali iniziano con la preparazione del terreno, operazione da eseguire in autunno, con largo anticipo rispetto alla semina, per la quale il periodo migliore coincide con la stagione primaverile, da marzo a giugno. La preparazione autunnale del terreno prevede la vangatura e la concimazione con stallatico maturo. La vangatura deve essere piuttosto profonda, 30-35cm circa, in considerazione della massa radicale della pianta di cetriolo, molto voluminosa. Tracciato il primo solco, si distribuisce lungo lo stesso letame maturo o del compost organico, in ragione di 2,5-3Kg circa per ogni mq. Una volta distribuito il letame nel primo solco, si passa a tracciare il secondo solco, adiacente e parallelo al primo, in modo che con le zolle si copre il letame appena distribuito nel primo solco. A questo punto si passa a distribuire lo stallatico nel secondo solco che si provvede a coprire con le zolle del terzo solco e così via fino a completare l’intero campo. In alternativa, il letamo può essere distribuito a spaglio o sistemato nelle buche al momento della semina o piantumazione in piena terra. Se il terreno risulta particolarmente fertile, grazie alla concimazione autunnale, i semi possono essere piantati a gruppetti di 3-4, distanziandoli sulla linea di circa 50-60cm e coprendoli con uno strato di terreno di 2-3cm, mentre le linee vanno distanziate di circa un metro tra loro. Qualora si ritiene di fertilizzare maggiormente il terreno, lungo le linee vengono approntate delle buche profonde 15 cm circa, distanziandole di circa 50-60cm, da riempire per il 60% circa con letame, cui segue uno strato di terriccio nel quale vengono interrati i semi. Per ogni buca bisogna lasciare 1 al massimo 2 piantine, procedendo con l’operazione di diradamento, non appena avranno messo 2-3 foglie. In alternativa alla semina direttamente in piena terra, si può procedere alla semina in semenzai ed al trapianto delle piantine in piena terra, trascorse 4 settimane circa dalla semina. Il cetriolo è una pianta che va innaffiata con regolarità in modo da mantenere il terreno costantemente umido dalla semina fino al raccolto. In mancanza di una sufficiente irrigazione, i cetriolo risulteranno particolarmente amari e immangiabili. La concimazione eseguita durante la preparazione autunnale del terreno e/o durante la semina può essere integrata con un concime a base di fosforo di cui il cetriolo necessita. Allo scopo di favorire la vegetazione che potenzialmente produce fiori femminili, all’emissione della quarta-quinta foglia, con l’ausilio di una forbice affilata e disinfettata, si elimina l’apice subito dopo la penultima foglia. A seguito dell’intervento, dallo stelo reciso spunteranno altre due diramazioni i cui fiori contribuiranno alla produzione dei cetrioli. Anche queste seconde diramazioni potranno essere oggetto di ulteriori interventi di cimatura, incrementando ulteriormente il raccolto. Dal momento che compaiono i primi cetrioli è opportuno intervenire con la pacciamatura per eliminare le eventuali erbe infestanti e nello stesso tempo creare una salutare lettiera ai piccoli ortaggi.

Raccolta dei cetrioli

Il raccolto del cetriolo si protrae per un paio di mesi a partire da 90-100 giorni dopo la semina. L’ortaggio va raccolto non appena giunto a maturazione, prima che perda la lucentezza e l’intenso colore verde comincia a cedere il posto ad un colore giallastro. Ne è possibile anticipare il raccolto, rispetto al momento della giusta maturazione, altrimenti si finirebbe per raccogliere cetrioli amari. La resa di 3kg a mq circa della coltura in piena terra passa ai 10Kg circa a mq, per le colture intensive nelle serre.

Malattie e parassiti

Il cetriolo è una pianta sensibile al marciume radicale, per cui bisogna assicurare al terreno un buon drenaggio. Altra patologia cui sono esposte foglie e frutti di cetrioli è la maculatura, provocata da virus, funghi o batteri, a seguito della quale l’intera pianta assume inizialmente una colorazione verde pallido, per poi giungere nei casi più aggressivi a marcire completamente.

Coltivare il cetriolo in vaso

Nessuna difficoltà esiste per la coltivazione in vaso dei cetrioli. Per essa, in quanto compatibili, valgono le modalità che abbiamo visto per la coltura in piena terra. Con l’arrivo della primavera, i semi possono essere piantati direttamente nel vaso definitivo o in un semenzaio, dal quale dopo 4 settimane circa prelevare le piantine e piantarle in ragione di 2-3 per vaso. Anche alle piante in vaso bisogna assicurare un terreno equilibrato, in cui sabbia, argilla, torba, ghiaia e sostanze organiche, sono presenti nella giusta proporzione, un terreno drenante e fertile, ricco di fosforo e potassio. Bisogna procedere con innaffiature regolari, mantenendo il terreno costantemente umido dalla semina alla raccolta dei cetrioli. Solo in questo modo è possibile evitare che la polpa dei cetrioli risulti immangiabile perché amara. Ovviamente, bisogna evitare i ristagni idrici, potenziali cause di marciumi radicali. A differenza che in piena terra, dove la pianta corre sul suolo, in vaso è opportuna dotarla di tutori e farla crescere in altezza.

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