L’alitosi o alito cattivo è un problema molto diffuso. Si stima che poco meno del 50% della popolazione mondiale ne soffra. E’ anche un problema alquanto imbarazzante che spesso pregiudica in maniera drastica la vita sociale di chi ne è affetto. E per giunta è un disturbo di non semplice soluzione perché le cause che possono indurlo sono molteplici e individuare dove ha origine il disturbo non è affatto semplice.
Nell’articolo tentiamo di fornire qualche consiglio che può aiutare innanzi tutto ad affrontare la problematica e poi forse a risolverla.
Prima di ogni cosa bisogna tener presente che l’alitosi può essere il sintomo (ed anche il meno grave) di una patologia in atto. Le patologie che possono generare alitosi sono molteplici: diabete, ulcere, gastriti, ernia iatale e conseguente rigurgito gastroesofageo, riniti, tonsilliti. Pertanto la prima mossa da farsi è di recarsi dal proprio medico e di escludere dette patologie.
Altri problemi che potrebbero scatenare l’alitosi sono:
- Stitichezza o più generalmente alimentazione disordinata. Bisogna a tale proposito consumare alimenti freschi come frutta e verdura (in special modo crudità), riso, pasta e cereali integrali e non esagerare col consumo di carne e proteine (il giusto rapporto in un giorno tra i 3 nutrienti: carboidrati, proteine e grassi è: 50%, 25%, 25%).
- Il tabagismo. Il fumo specialmente se non moderato è una delle cause più frequenti.
- ll consumo di alcool. L’alcool provoca secchezza delle fauci e la mancanza di saliva induce proliferazione dei batteri che colonizzano la bocca. Conseguenza di ciò è l’alito cattivo.
Nel 90% dei casi però i problemi di alitosi si generano nel cavo orale per la proliferazione di batteri che digeriscono residui di cibo, proteine e zuccheri generando gas sulfurei puzzolenti. Pertanto la prima cosa che bisogna fare è andare dal dentista ed escludere che vi siano problemi di carie, piorrea o tartaro eccessivo. Esclusa eventualità allora l’alitosi è solo una questione di mancanza o scorretta igiene orale. Pertanto i consigli sono i seguenti:
- Pulire i denti dopo ogni pasto con un buon spazzolino e dentifricio. L’operazione va fatta dividendo la bocca in 4 quadranti che vanno spazzolati all’esterno ed all’interno seguendo i movimenti suggeriti dall’igienista. Poiché col tempo si tende ad abbreviare le operazioni ripetitive e noiose può essere utile utilizzare uno spazzolino elettrico di quelli temporizzati. Il vantaggio è duplice: la testina ruotante oscillando con una frequenza elevata rimuove molta più placca dello spazzolamento manuale, la temporizzazione assicura che l’operazione venga condotta per il tempo giusto. Usare costantemente filo interdentale o scovolini per pulire gli spazi tra dente e dente. Spazzolare accuratamente oltre che i denti la lingua e l’interno delle guance che possono essere punti di accumulo dei batteri. Al termine delle operazioni di pulizia effettuare gargarismi con un colluttorio consigliato dal dentista.
Spesso l’alitosi può essere causata a dispetto di una corretta igiene orale dalla secchezza delle fauci ossia da diminuzione della saliva. In queste condizioni la flora batterica aumenta è può generare alitosi. Il consiglio in questi casi è di bere molto evitando bevande zuccherine (gli zuccheri sono il pasto principale dei batteri della bocca) e masticare chewing gum ovviamente senza zucchero (la masticazione aumenta la produzione di saliva).
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