La guardia giurata è una figura professionale qualificata la cui presenza è frequentemente richiesta da enti e/o associazioni per la difesa e la tutela di beni mobili e immobili. Come si diventa guardia giurata? Chi desidera intraprendere questo percorso professionale deve seguire un iter abbastanza definito che, in caso di buon esito finale, lo condurrà al titolo di guardia particolare giurata (g.p.g.). Vediamo insieme come.
Secondo la normativa in vigore, chi vuole diventare guardia giurata deve essere in possesso di alcuni requisiti psicofisici, che non sono però molto restrittivi come per quanto concerne, invece, le indicazioni date dai corpi armati dello Stato. Il Testo Unico di riferimento relativo alle leggi di pubblica sicurezza parla semplicemente di idoneità fisica per la tipologia di impiego e richiede la necessità del porto d’armi. Il rimando è dunque automatico ai requisiti necessari per la richiesta del porto d’armi, specificati dalla legge n. 89 del 1987 e dal decreto del 28/04/1998 del Ministero della Sanità : in genere, si richiede il non aver riportato condanne penali per delitti, il possesso dei requisiti di equilibrio psicologico e il conseguimento di un diploma di scuola secondaria superiore. La normativa non fa riferimento ad eventuali distinzioni di genere, per cui si può affermare che la professione di guardia giurata sia aperta anche alle donne, sebbene la scelta finale ricada sempre sulle singole assunzioni degli istituti di vigilanza. Un ulteriore requisito per diventare guardia giurata consiste nel frequentare e conseguire l’attestato di un corso teorico pratico presso un centro di tiro a segno, necessario poi per il rilascio del porto d’armi per la difesa personale.
Per poter intraprendere questo percorso, l’aspirante guardia giurata deve presentare la propria richiesta di assunzione ad un istituto o ad un’agenzia di vigilanza privata che, a sua volta, se ritiene valida e accetta la candidatura, si occupa dell’espletamento delle procedure burocratiche con la prefettura e il commissariato. La normativa di riferimento è data dall’art. numero 138 che si trova nel Testo Unico relativo alle Leggi di Pubblica Sicurezza.
La Guardia Particolare Giurata deve possedere due titoli fondamentali.
Il primo è il decreto di nomina che, nello specifico, è un titolo di polizia con il quale si riconosce al soggetto privato il possesso dei requisiti evidenziati dal Testo Unico e lo si autorizza all’esercizio della professione.
Il secondo titolo è il porto d’armi. Il rilascio dei due titoli non è contemporaneo: il decreto è fondamentale per la richiesta del secondo, del porto d’armi. Esistono anche guardie giurate non armate, che non posseggono ancora il porto d’armi ma che esercitano la loro professione, ricoprendo mansioni non a rischio. Il rinnovo successivo dei due titoli è però contestuale.
La domanda apposita per il primo rilascio del decreto di nomina va indirizzata al Prefetto, presentata in carta bollata e deve contenere i dati personali del richiedente, con le indicazioni relative all’istituto di vigilanza presso il quale si è fatta richiesta di assunzione: tale istanza è redatta dall’istituto stesso e deve essere controfirmata da chi ne fa richiesta. All’istanza si allegano due foto in formato tessera (una delle quali deve essere autenticata), il certificato in carta bollata rilasciato da una sezione di tiro a segno nazionale (che attesti il conseguimento di un corso teorico e pratico di tiro a segno), l’attestazione del versamento di due euro fatto a favore della Tesoreria Provinciale dello Stato e il versamento della tassa di concessione governativa dell’importo di sette/50 euro. Occorre inoltre una marca da bollo da dieci euro, un certificato contestuale di residenza e di stato di famiglia e il certificato medico in carta bollata apposito, rilasciato dall’ufficio Asl di competenza.
La richiesta per il porto d’armi, invece, va presentata al Commissariato della Polizia di Stato e viene autorizzata dalla Prefettura: in caso positivo, il libretto del porto d’armi ha una validità di cinque anni e va rinnovato ogni anno. Il Prefetto rilascia il porto d’armi per difesa personale alle guardie particolari giurate che hanno già ottenuto il decreto di nomina e dopo l’avvenuto giuramento dinanzi al sindaco. I tempi di rilascio si aggirano tra i novanta e centoventi giorni, in base all’organizzazione delle singole prefetture.
La scelta definitiva dell’assunzione dipende dai singoli istituti privati di vigilanza ai quali si presenta la candidatura di assunzione. In poche parole, è l’ente che decide chi assumere, in base alle proprie esigenze e alle proprie politiche aziendali e, quando sceglie il candidato che ritiene più opportuno, avvia le pratiche burocratiche elencate sopra. Se volete diventare guardia giurata dovrete scegliere un ente di vigilanza al quale presentare la domanda di assunzione e usare le stesse tecniche che adoperereste nel caso in cui steste presentando la candidatura per qualsiasi altro lavoro. Oltre ai requisiti specifici richiesti, deve trasparire la volontà di impegnarsi, la dedizione, la serietà , la professionalità e la credibilità . Molti enti, oltre ai requisiti e ai documenti richiesti dalla normativa, richiedono anche altri requisiti come la frequenza di determinati corsi, che variano dalla difesa personale ai corsi per l’uso delle armi, il superamento di alcuni test e quant’altro ritengano utile. Per alcuni enti è importante inoltre l’aver svolto il servizio militare regolarmente e il possesso di ottimi requisiti morali.
La professione della guardia giurata è classificabile come un lavoro operaio qualificato. La retribuzione può partire da un minimo di ottocento euro per le prime assunzioni e aumentare in base al tipo di contratto, alle specializzazioni richieste e al grado di anzianità . Chi vuole diventare guardia giurata viene assunto direttamente dall’istituto di vigilanza e il rapporto di lavoro è regolato in base al contratto collettivo nazionale di lavoro e in base ai contratti di area, differenziati quindi a livello locale. Se vi occorrono maggiori informazioni a tal proposito, fate riferimento alle disposizioni applicate nella vostra provincia di appartenenza.
Per ulteriori informazioni in merito è possibile rivolgersi anche al Sindacato Nazionale delle Guardie Giurate (SNGC), nato per tutelare i diritti dei lavoratori della categoria a livello nazionale e locale.
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