Vi illustriamo qui di seguito come fare a casa la marmellata, alimento che, in una dieta equilibrata, ci da il giusto apporto calorico senza mettere a rischio la nostra salute.
La marmellata, infatti, soprattutto se fatta in casa con ingredienti naturali,bè uno dei prodotti più sani e, volendo, economici in circolazione. Bastano pochi ingredienti, un po’ di tempo a disposizione e un pizzico di pazienza per realizzare una conserva direttamente a casa vostra con qualsiasi frutta di stagione, pesche, ciliegie, pere, prugne ed anche con agrumi.
La marmellata, il cui nome deriva dalla parola dell’antico galego-portoghese usata per indicare la varietà della mela cotogna (marmeleiro), altro non è che una conserva di frutta.
Viene propriamente definita marmellata una conserva di agrumi in cui sono presenti anche pezzi del frutto stesso.
Viene chiamata confettura la conserva a base di uno o più tipi di frutta passata.
Viene chiamata gelatina una conserva a base solo di succo di frutta senza polpa e buccia.
Una buona marmellata fatta in casa ha pochi ingredienti base: frutta di ogni tipo o anche ortaggi e zucchero.
La frutta migliore è quella di stagione, e deve essere matura, sana (quindi senza nessun danno o intaccatura) e pulita.
Alla frutta va aggiunto poi lo zucchero, in quantità proporzionata a quella della frutta. La giusta dose di zucchero varia a seconda del tipo di frutta: per quella più aspra o liquida (es. uva) la quantità di zucchero dovrà essere uguale al peso della frutta (2 kg di frutta = 2 kg di zucchero); per gli altri tipi di frutta ¼ di zucchero in meno rispetto al peso della frutta (2 kg di frutta = 1 kg e mezzo di zucchero).
In caso di marmellate a base di frutta povera di pectina, può essere necessario aggiungere un addensante naturale, quale il Fruttapec, disponibile anche in bustine facilmente reperibili in un qualsiasi negozio di alimentari ben fornito.
L’attrezzatura necessaria alla preparazione della conserva è composta da tali utensili:
Innanzitutto bisogna mettere dell’acqua a bollire in una delle due pentole, per poi immergervi, a bollitura iniziata, i vasetti avvolti nei canovacci, così che urtandosi non si rompano; lasciateli a bollire per circa dieci minuti avendo cura di abbassare la fiamma quando l’acqua è in fase di ebollizione; in questo modo i vasetti saranno sterilizzati e si eviterà la formazione di muffe una volta riempiti con la vostra conserva.
Dopo averli sterilizzati, ponete i contenitori a testa in giù su un panno pulito per farli asciugare.
Prendete la frutta da voi scelta, sbucciatela, snocciolatela, pesatela e, in caso di frutta dalle grandi dimensioni, tagliatela a pezzi.
Ponete la frutta nell’altra pentola con l’aggiunta di acqua in cui avete messo una bustina di pectina, e lasciatela a bollire a fuoco vivace.
All’inizio la frutta produrrà una schiuma per espellere tutte le impurità ; asportatela con la schiumarola.
Quando la frutta smette di produrre schiuma inizia la fase di addensamento del liquido. Cominciate allora ad aggiungere lo zucchero mescolando il tutto con il cucchiaio di legno fino alla cottura.
Travasare la marmellata nei barattoli. Riempiteli quasi fino al bordo, poiché appena freddo il composto perde umidità e quindi scende sensibilmente, chiudeteli bene e lasciate la conserva a riposo per almeno sette giorni.
Dal momento in cui aggiungete lo zucchero il composto deve cuocere per una mezz’ora circa.
Il sistema più efficace per sapere se la marmellata è pronta è quello della goccia: prendete un po’ di marmellata dalla pentola con il cucchiaio di legno e lasciatene cadere una goccia sul piattino inclinato; se la goccia scivola velocemente la conserva non è ancora pronta. Viceversa, se la goccia resta ferma, vuol dire che la vostra marmellata è finalmente pronta.
Un altro metodo efficace per verificare lo stato di cottura della marmellata è quello di versarne un piccola quantità in una tazza di acqua fredda; se scivola sul fondo rimanendo compatta, la marmellata è cotta.
Se avete seguito scrupolosamente il procedimento è difficile che la marmellata non riesca, tuttavia possono sorgere degli inconvenienti. I più frequenti sono:
Se la marmellata risulta liquida basta ricuocerla per alcuni minuti aggiungendovi due mele tagliate a pezzi molto piccoli. Infatti, alcuni frutti, quali ciliegie o pesche, sono molto poveri di pectina, che è un addensante, contenuta in gran quantità nella buccia della frutta ed in alcuni frutti quali mela o ribes.
Può capitare invece che il preparato si cristallizzi; ciò dipende dal tasso di acidità della frutta. In questo caso bisogna ricuocere la marmellata aggiungendovi il succo di un limone per ogni mezzo kg di frutta e il problema sarà risolto.
In caso invece sui barattoli già pronti si formino delle muffe, è necessario rimuoverla con un cucchiaio e farla ricuocere aggiungendovi altro zucchero.
La muffa, si forma quando la frutta non è troppo matura e quindi povera di zuccheri o in caso ci siano infiltrazioni di aria nei vasi non chiusi ermeticamente.
La marmellata così preparata può essere conservata per 12 mesi in un luogo fresco e asciutto.
Una volta aperta la marmellata va però messa preferibilmente nel frigorifero e consumata in una decina di giorni.
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