Il portale offre una guida per illustrare a tutti i laureandi le indicazioni base su come fare una tesi di laurea, l’ultimo traguardo del percorso universitario non esente da preoccupazioni da parte degli studenti che si trovano di fronte ad una prova spesso del tutto nuova e senza grandi riferimenti a riguardo. Viene qui proposto questo schema da seguire per riuscire a orientarvi nella stesura di questo progetto che segnerà la vostra carriera universitaria.
Scegliere la materia, l’’argomento e il tipo di progetto
Il primo passo da compiere è scegliere la materia (che, generalmente, deve essere compresa nel piano di studi) e l’argomento da affrontare. Quando vi presentate al professore per richiedere la tesi, andate già con un’idea, un progetto, anche se abbozzato, che poi finirete di costruire insieme.
Le tesi possono essere di tipo compilativo o comprendere un progetto di ricerca.
Con tesi compilativa intendiamo un lavoro di rassegna storico-critica di contributi e posizioni relative ad un determinato argomento, corrente di pensiero, ecc. richiede quindi un lavoro critico su una letteratura esistente e generalmente è più diffuso nelle facoltà umanistiche.
Una tesi è scientifica quando, partendo dalla letteratura su un argomento, decide di dar vita ad un proprio progetto di ricerca. È sicuramente una tesi più impegnativa perché richiede un lavoro sul campo e probabilmente anche più formativa perché permette di avere esperienze dirette nel settore. Generalmente questo tipo di tesi permette di ottenere più punti alla discussione del lavoro.
Ricerca fonti
Una volta deciso l’argomento e il tipo di lavoro che si vuole fare è necessario raccogliere il materiale su cui si intende lavorare: una ricerca bibliografica che permetterà di accorpare tutti i principali testi di riferimento che potranno essere utili nell’elaborazione della relazione. Provvedete a schedare ogni testo utile con autore_ titolo_data e luogo di pubblicazione_ edizioni_ Un consiglio: se trovate un testo di riferimento molto importante per la vostra tesi, prendete come riferimento anche la bibliografia di quel testo. La raccolta del materiale ovviamente può anche essere rappresentata da materiale multimediale, internet, ecc.
Attenzione: state bene attenti dalla credibilità e dall’affidabilità del materiale raccolto su internet e ricordate di segnalare oltre alla fonte da cui avete tratto le informazioni (link) anche la data in cui avete consultato il sito: l’aggiornamento dei contenuti di internet è infatti uno strumento a doppio taglio.
Strumenti di ricerca e indice
In base alla conoscenza dell’argomento che avete ottenuto attraverso la letteratura, preparate eventualmente gli strumenti per la ricerca (ad esempio questionari da somministrare o il necessario per esperimenti in laboratorio...).
Procedere con uno schema su quello che avete intenzione di fare col vostro lavoro che vi porterà inevitabilmente alla costruzione dell’indice: esso rappresenterà il vostro punto di riferimento per la tesi perché vi dà la struttura del lavoro. Il titolo della tesi, dei capitoli e dei paragrafi può anche essere provvisorio, ma deve centrare gli argomenti per riuscire a rappresentare in modo chiaro il concetto da sviluppare.
Sviluppare l’indice per approfondimenti procedendo alla creazione di sottoparagrafi. Sarà lo sviluppo del lavoro a indicarvi quali argomenti possono essere approfonditi dando risultati positivi.
Scrittura e formattazione
Lo stile di scrittura deve essere scientifico chiaro e coinciso. Quando non abbiamo delle dimostrazioni a sostegno di un’affermazione, è preferibile utilizzare il condizionale. Se ritenete importante e rappresentativo il pensiero di un autore o una specifica frase, ricordatevi di riportare in nota la provenienza.
Per quanto riguarda la formattazione, è una scelta che varia generalmente per facoltà o materia.
La stesura della tesi deve essere flessibile a successive modifiche, per sviluppi emersi nella lavorazione o per eventuali correzioni del professore.
Una volta completata e corretta la tesi, si procede a creare introduzione e conclusioni: esse infatti vanno scritte quando si ha già chiaro l’apporto del vostro lavoro di tesi, da dove siete partiti e dove siete arrivati.
Ultimi accorgimenti
Infine si può inserire una pagina con la dedica (usualmente prima del frontespizio) e quella coi ringraziamenti (posizionata prima dell’indice o alla fine del lavoro), in base alle vostre preferenze.
In bocca al lupo ragazzi!
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