Come si fanno i rasta

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Nell'articolo le istruzioni su come ottenere nella maniera più semplice e veloce da una comune capigliatura una leonina capigliatura "Rasta". Come sempre prima di procedere con la guida vera e propria dedichiamo qualche notizia storica al "Rastafarianesimo" e alle sue origini a beneficio di coloro che vogliono avvicinarsi a tale movimento. Il termine Rastafarianesimo o Rastafar-I deriva dal nome che l'imperatore di Etiopia Hailé Selassié portava prima di salire al trono: Ras Tafari. Essa è una religione che si rifà alla tradizione ortodossa etiope (chiesa Copta), al cristianesimo ed all'ebraismo, ma è anche un complesso movimento politico culturale.

Dal punto di vista religioso i Rasta riconoscono nella figura di Hailè Selassié, in quanto diretto discendente da Menelik figlio del re ebraico Salomone e della regina etiope di Saba, il Cristo nella sua seconda reincarnazione. Il Rastafarianesimo nacque in Etiopia tra il 1930 ed il 1940 e da lì iniziò a diffondersi tra gli emigrati in Inghilterra, in America, nei paesi Caraibi come la Giamaica. Il movimento successivamente ad opera di alcuni leaders finì per intrecciarsi con movimenti anti segregazionistici e di affrancamento dei negri.

Dagli anni settanta il movimento Rasta, fino ad allora circoscritto, ha avuto un notevole diffusione grazie alla musica giamaicana "Raggae" ed ad alcuni suoi memorabili interpreti come Peter Tosh e Bob Marley. Il Rastafarianesimo il cui pensiero è raccolto nel libro "Kebra Nagast" è, come detto, oltre che una religione un movimento culturale che predica tra l'altro uguaglianza tra gli uomini, razze e perfino le nazioni che dovrebbero essere rappresentate da un organismo sovranazionale. Per tale motivo alla religione Rasta possono tranquillamente aderire anche bianchi o appartenenti a qualsiasi altra razza.

Ritorniamo ora alla capigliatura Rasta o con più precisioni ai "dreadlocks" che sono il simbolo più caratterizzante di appartenenza al movimento. Chiariamo subito che i drealocks per i Rasta non sono obbligatori ma facoltativi. Essi si rifanno al voto del "Nazireato". Ossia al voto che fece Sansone: di consacrarsi a Dio e di rispettare una serie di precetti tra cui non bere e non tagliarsi i capelli. Quindi per i Rasta i dreadlocks sono un simbolo di purezza come ha spesso cantato Bob Marley.

La via più semplice ma anche la più lunga per poterli sfoggiare è quella di non tagliarsi i capelli e non pettinarseli per un periodo ragionevolmente lungo. I capelli crescendo incolti e senza ordine alcuno (in particolar maniera in soggetti con capelli crespi) fatalmente si annodano formando appunto i famosi "locks". Col tempo questi divengono sempre più intricati conferendo alla persona il tipico aspetto leonino (nota che il simbolo della tribù ebraica di Giuda da cui si ritengono discendere i Rasta è il leone).

Ovviamente il metodo naturale oltre ai tempi lunghi arreca un secondo non trascurabile inconveniente: nel periodo in cui i capelli crescendo iniziano ad aggrovigliarsi non è possibile lavarli altrimenti i nodi si scioglierebbero. Risultano più che evidenti i conseguenti problemi di igiene.

Un maniera più veloce ed igienicamente più praticabile è di partire da capelli moderatamente lunghi di pettinarli portandoli completamente all'indietro e poi dopo averli suddivisi in ciocche intrecciare le estremità delle ciocche servendosi di un uncinetto. Se la ciocca ha difficoltà a mantenersi intrecciata è possibile fissarla con filo.

Dopo un poco di tempo (20 giorni circa) la ciocca incomincerà a mantenersi da sola e diverrà un vero e proprio dreadlocks.

Ovviamente con tale capigliatura occorrerà utilizzare shampoo naturali e non schiumosi che tenderebbero a sciogliere i nodi faticosamente ottenuti. Spesso i dreadlocks si accompagnano col "Tam" caratteristico cappello di filo o lana con la visiera fatto ad uncinetto e con i colori della bandiera giamaicana.