Come togliere il pannolino

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Il bambino ha raggiunto circa due anni ed è giunto il momento di tentare di togliere il pannolino.. il momento dello svezzamento e dell’adozione del vasino è temuto dalle mamme più del primo cambio di pannolino: bisogna preparasi psicologicamente a lavaggi di mutandine, pantaloni e lenzuola… alcuni accorgimenti possono, tuttavia, aiutare ad affrontare il momento con maggiore serenità sia per genitori che per il figlioletto.

L’età giusta… quando il bambino è pronto

Di solito i bambini sono pronti a lasciare il pannolino tra i 18 e i 24 mesi. Naturalmente non si tratta di una regola fissa e con alcuni si può tentare anche prima mentre altri possono ritardare l’abbandono della protezione fino ai 4 anni. Di solito lo svezzamento diurno è più precoce rispetto a quello notturno. È compito della mamma e del papà cogliere i segnali che indicano che il bambino è pronto a compiere questo passo sia fisicamente sia psicologicamente. Ad esempio, se mantiene il pannolino asciutto per 3-4 ore, riesce a comunicare il momento in cui avverte lo stimolo, sa già camminare e stare seduto si tratta di segnali positivi. Il passaggio è molto agevolato se il piccino ha un fratello più grande di cui desidera imitare i comportamenti, se da solo manifesta fastidio per il pannolino o curiosità per il bagno. È importante non fare percepire al bambino il passaggio come una forzatura o come qualcosa che è obbligato a fare in fretta e senza errori, pena sgridate o punizioni. Al contrario occorre prospettare il passaggio come un momento gioioso e gratificante. Rispettare i tempi del bambino significa anche adottare una certa gradualità e accontentarlo se in un primo periodo chiede ancora il pannolino prima di fare un bisognino: in questo modo sarete già certi che avverte e sa controllare lo stimolo pur non essendo pronto ad abbandonare del tutto un supporto che lo rassicura. Una buona idea è farg indossare al bambino un pannolino a mutandina, così il passaggio sarà meno repentino e si ridurranno danni e lettini bagnati.

Genitori siate sereni e indulgenti

Lo svezzamento dal pannolino è un momento delicato in cui il bambino si sente insicuro e impreparato. Per questo è assolutamente importante che i genitori affrontino il passaggio con grande serenità evitando di trasmettere ansia e tensione al figlio e non facendolo mai sentire in colpa o incompetente. Il piccolo ha bisogno dei suoi tempi, commetterà più di un errore ma alla fine imparerà di certo a controllarsi. Abbiate solo un po’ di pazienza e preparatevi con rassegnazione a dover fare il bucato qualche volta in più. Non rimproveratelo, incoraggiatelo semmai. Limitatevi a suggerirgli di avvertirvi quando sente lo stimolo, possibilmente prima di aver già fatto pipì: ma fatelo con il sorriso. Responsabilizzatelo in modo positivo lusingandolo con la considerazione che è già grande e può comportarsi come mamma e papà!

Il vasino: un gioco e un amico!

Aiutate vostro figlio a “fare amicizia” con il vasino… una buona idea è portare il bambino ad acquistarlo lasciando che lo scelga come farebbe con un giochino. Che sia grazioso e colorato… cominciate a mostrarglielo quando ancora non è iniziato lo svezzamento in modo che possa acquisire familiarità e instaurare un’aspettativa positiva. Lasciate che sia il bambino a decidere in quale angolo del bagno collocarlo. Cercate poi di emanciparlo dal pannolino instaurando dei ritmi abitudinari e regolari: se non è lui stesso a chiedervi di andare in bagno, mettetelo sul vasino sempre agli stessi orari, ad esempio, dopo che ha mangiato. Fate si che questo momento sia piacevole associando alla pratica qualche semplice giochino. Quando farà i primi bisognini nel vasino gratificatelo molto… per il bambino non è un gesto scontato o banale ma una grande conquista che merita tutta la vostra attenzione e il vostro apprezzamento!

La stagione giusta per eliminare il pannolino

Pensare di togliere il pannolino durante l’inverno è un autentica forma di masochismo materno: immaginate di dover lavare, a causa dei primi tentativi andati male, calzoncini, calze, scarpette invernali, maglioncino, maglia interna… se poi il tentativo riguarda anche le ore notturne preparatevi a trovare imbrattate tutte le coperte del lettino. I primi caldi del mese di maggio sono, invece, il momento migliore: innanzitutto perché risparmierete di lavare molti capi di abbigliamento e, in secondo luogo, perché sarà più agevole portarsi dietro degli indumenti leggeri di riserva. Anche per la salute del bambino i mesi caldi sono da preferire. Infatti, qualora il piccolo dovesse restare alcuni minuti bagnato in attesa di vestiti asciutti, non si raffredderà e non correrà i rischi a cui potrebbe andare incontro se ciò dovesse verificarsi durante l’inverno. Lo stesso piccino, inoltre, potrebbe avvertire come un sollievo il non dover portare il pannolino quando la temperatura sfiora i 35 gradi.

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