Scopriamo come coltivare il basilico in vaso. Consigli ed indicazioni per avere, sul un balcone o anche una finestra, le verdi e profumate foglioline per preparare un buon sugo al pomodoro o un aromatico pesto alla genovese, da aprile a dicembre.
Come sempre, prima di passare alla descrizione pratica della coltivazione, diamo qualche notizia sulla pianta e la sua storia.
Il basilico, il cui nome scientifico è "Ocimun Basilicum", appartiene alla famiglia delle "Laminaceae" ed è una pianta erbacea che porta a termine il suo ciclo vitale nell'arco di un anno.
Proveniente dall'Asia tropicale, fu introdotta prima in India e poi in Iran e successivamente da questi paesi raggiunse il bacino del Mediterraneo e la Francia del Sud. In seguito a partire dal 1500, poiché considerata una pianta con virtù medicinali, fu portata sulle navi in America e qui si diffuse, tanto è che oggi questo paese ne è il maggior produttore ed esportatore.
Esistono circa cinquanta diverse specie di basilico contenenti ognuna un diverso dosaggio di oli essenziali che gli conferiscono diversi e caratteristici aromi. Le specie più comuni nel nostro paese sono:
Il basilico è una pianta tipica dei climi caldi, si adatta a vivere anche in zone più fresche, ma soffre molto il gelo. Si adatta ad ogni tipo di terreno purchè siano ben drenati.
La moltiplicazione del basilico avviene per semi perciò, di seguito, i 5 necessari passi per ottenere da una bustina di semi una rigogliosa pianta di basilico.
Le foglie di basilico, che è possibile prelevare già dopo un mese, vanno staccate insieme al picciolo e meglio se si compie l'operazione con una piccola cesoia.
Le piante necessitano di continua potatura: bisogna recidere con regolarità gli apici vegetativi ed i fiori (le cime) in tal modo divengono più forti e rigogliose. Se si effettua con regolarità tale operazione ed il clima rimane abbastanza mite (senza gelate) si riesce a conservare il basilico fino a dicembre.
Volendo conservarlo per l'intero inverno conviene raccogliere le foglie a stagione inoltrata e congelarle oppure disporle in un vaso di vetro e coprirle di olio di oliva.
Il basilico non va seccato perché perde quasi del tutto l'aroma.
Il basilico può essere attaccato da diversi funghi patogeni come il marciume del colletto che colpisce le piante in tutte le fasi di sviluppo. Il parassita marcisce il fusto distruggendo la pianta di basilico in pochi giorni.
Per ovviare a questo inconveniente è opportuno cambiare il terriccio e possibilmente anche il vaso della piantina perchè il fungo infesta il terreno.
Occorre poi regolare le innaffiature facendo attenzione ad evitare ristagni di acqua ed eventualmente ricorrere ad appositi fungicidi che si trovano in commercio.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
come-fare casa-e-giardino motori tasse animali lavoro matrimonio hobby sport informatica cucina bellezza affari-e-finanza gravidanza domande-e-risposte salute-e-benessere viaggi