Copenaghen cosa vedere

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Una guida che illustra cosa vedere a Copenaghen, città delle fiabe? Certamente, ma non solo. Copenaghen pur conservando un sapore romantico e fiabesco, si caratterizza per la dinamicità delle varie zone, è un ponte perfetto tra tradizione e innovazione. Assolutamente da vedere!

Geografia e clima.

Copenaghen sorge sulla costa orientale dell'isola di Zelanda, di fronte allo stretto di Oresund. Inoltre, s’immerge perfettamente nella campagna che la circonda e le sue dimensioni ne fanno una città vivibile come una cittadina, senza però sminuire la rilevanza sotto il profilo culturale proprio delle più note metropoli europee. Nonostante sia una città nordica, la capitale danese ha un clima freddo d’inverno, ma anche molto mite d’estate, quindi il periodo migliore per visitarla va dalla fine della primavera fino a metà estate. L’aeroporto è molto ben collegato e ospita anche compagnie low cost.

Cosa vedere in 3 giorni.

La città di Copenaghen è divisa in 33 comuni di cui la parte più interessante è quello di Copenaghen che dato le sue dimensioni potrebbe essere visitato anche in un solo giorno. Tuttavia anche gli atri comuni meritano senz’altro di essere visitati in quanto ricchi di musei, edifici storici ed attrattive. Partiamo dunque da una visita di tre giorni che consente di apprezzare appieno l’atmosfera tra l’antico ed il moderno della città.

Il primo giorno a Copenaghen va sicuramente sfruttato per visitare il suo centro storico ricco di attrattive, e i suoi monumenti maggiori, quali:

Radhuspladsen, la piazza principale di Copenaghen.

La piazza centrale della città dalla quale è possibile percorrere Sebben Stroget la strada principale, ricca di caffè ristoranti e artisti. Questa strada è anche uno dei punti commerciali della città, nei suoi vicoletti ricchi di boutique è possibile acquistare capi firmati come prodotti tipici di porcellana, oreficeria e maglieria.

I piccoli souvenir possono essere acquistati nei numerosi mercatini delle pulci che sono disseminati nei vari quartieri quali Osterbro ad ovest del centro, Vesterbro e Norrebro a nord o anche nei numerosi negozietti artigianali del quartiere indipendente di Christiania.

Palazzo di Amalienborg.

Il palazzo di Amalienborg è la residenza invernale della famiglia reale e, sebbene non dotato di guglie, ha il fascino tipico dei castelli fiabeschi. Formato da quattro palazzi laterali che racchiudono una piazza, il palazzo è la residenza invernale dalla famiglia reale, ma è possibile visitarne talune stanze. Il periodo migliore del giorno per visitare quest’attrattiva è lo zenit, ovvero verso le 12, quando viene effettuato la suggestiva cerimonia del cambio della guardia.

Il costo del biglietto si aggira intorno ai 2 euro (ricordate che la valuta danese non è l’euro bensì la corona danese); con questo biglietto, valido 2 giorni, potrete visitare anche il palazzo di Rosenborg, dove potrete ammirare i gioielli della corona.

Giardini di Tivoli.

I giardini furono aperti nel lontano '43 sono uno dei parchi di divertimento più antichi e conservano una caratterizzazione orientale, lontano dalle stigmatizzazioni dei nuovi parchi divertimenti.

Ricordiamo, tra le altre attrattive, la casa Den flyvende Kuffert dove a mezzo di un battello ci si imbatte in tutti i personaggi delle favole di Andersen.

Il parco è situato a 5 minuti dalla stazione centrale e i bambini di età inferiore a 2 anni non pagano. È munito di ogni comfort: ristoranti, bar, giardini mozzafiato. Insomma, una città fantastica in un'altra città altrettanto fantastica.

Statua della sirenetta.

La statua, simbolo della città nel mondo, rende omaggio alla favola più famosa di Andersen è situata vicino al mare, a 10 minuti dal centro storico, all'imbocco del porto sul molo Langelinie quasi ad accogliere i naviganti.

La Sirenetta è una statua in bronzo alta solo 125 cm e fu commissionata dal proprietario del celebre marchio Calsberg a Edward Eriksen che prese come modella sua moglie.

La statua odierna, non è quella originale, sostituita dopo vari atti di vandalismo da un unico blocco metallico; tuttavia, continua a costituire un valido polo attrattivo.

Slotsholmen.

L'isolotto di Slotsholmen è il cuore storico della città.

Esso ospita il palazzo Folketinget dove si riuniscono i membri del Parlamento, nonché le sedi delle più importanti istituzioni danesi.

Anche per questo motivo l’isolotto e soprannominato L’isola del potere.

L’isolotto inoltre è collegato al resto della città da vari ponti. Una visita completa di questa parte della città dura più di un’ora.

Opera Haus.

Il teatro, che è stato inaugurato nel 2005, è un capolavoro dell’architettura contemporanea progettato dall’architetto Henning Larsen.

Donato allo stato dalla famiglia Moller, la struttura è capace di contenere nella sala principale, circa 1700 persone.

Numerosi artisti hanno abbellito la struttura con bassorilievi e la statua in ingresso.

Situato nei pressi del Palazzo di Amalienborg, ha un’acustica perfetta curata in ogni minimo dettaglio.

La visita al teatro non dovrebbe durare più di 50 minuti.

Vor Fresler Kirke.

Questa è la cattedrale della città, costruita nel ‘600, ma sempre in continuo restauro.

La maggiore attrattiva di questo monumento è sicuramente il campanile, non il più alto della Danimarca, ma sicuramente il più difficile da visitare.

Le sue scale sono, infatti, costruite in legno, e con il vento si muovono parecchio.

Nonostante la scalata quasi estrema che occorre fare per visitarlo, il panorama che si può ammirare dall’alto del campanile toglie il fiato.

Biblioteca Kongelige.

La biblioteca reale è da visitare soprattutto per la sua architettura peculiare, un incontro tra origini e contemporaneità: ha, infatti, l'aspetto di un cubo inclinato dalle pareti di granito e cristallo, e proprio per questo viene anche chiamata il diamante nero. La biblioteca si trova proprio al centro della città, quindi è molto pittoresca una pausa tra le sue mura per godere della vista della città.

Una parte del secondo giorno di visita a Copenaghen può essere dedicato ai molti musei della città:

Il museo nazionale danese.

Il museo nazionale danese percorre tutta la storia del regno danese dal medioevo all'arte contemporanea. Conserva opere che vanno dalla preistoria a quelle di arte contemporanea.

All’interno è possibile ammirare la più forbita collezione di reperti storici danesi, tra cui spicca il Carro del Sole, un manufatto risalente a più di 3000 anni fa.

Inoltre se visitate la città durante l’estate avrete la possibilità di assistere di domenica a concerti di musica da camera gratuiti.

Il museo è chiuso il lunedì e si può visitare dal martedì alla domenica dalle 10 alle 17. L'ingresso è gratuito.

La galleria nazionale danese.

Meglio conosciuta come museo di Statens, ospita una collezione che racchiude 700 anni di storia, non solo danese, ma internazionale, oltre ad essere sede di temporanee dedicate a tutti i tipi di arte.

All’interno è possibile ammirare opere di tutti gli stili pittorici, ma in particolare si consiglia la visione delle tele italiane del Tintoretto e del Mantegna.

La galleria ospita inoltre alcuni quadri del Picasso e di Matisse.

Il museo è aperto tutti i giorni tranne il lunedì e l’ingresso è gratuito

Carlsberg glyptotek.

Per gli appassionati di birra è da visitare assolutamente la collezione privata di Carl Jacobsen proprietario della famosa industria di birra Calsberg, fondata da Jacob Christian Jacobsen. Il tour oltre alla visita del bellissimo giardino d'inverno offre una degustazione gratuita in un pub.

Christiania.

Il resto della giornata può essere impiegato per la visita alla famosissima zona di Christiania, un vero e proprio stato indipendente occupato nel 1971 dagli abitanti della città in cui la giurisdizione danese non ha alcun valore.

All’interno di questo quartiere/stato è possibile aggirarsi con tutta tranquillità attraverso bancarelle e mercatini che espongono prodotti di artigianato locale e merci del commercio equo e solidale.

Il terzo giorno in città va sfruttato per una visita ai canali della città: la zona dei canali è da vedere assolutamente perché popolata e rilassante. Il giro dei canali in barca può essere effettuato tutti i giorni (salvo diverse comunicazioni dell’azienda) e il prezzo del biglietto varia a seconda del tipo di giro, e dell’età della persona (ci sono sconti per anziani e bambini).

Cosa vedere in 5 giorni.

Se invece trascorrete 5 giorni nella capitale danese, oltre alle attrattive turistiche già elencate sopra meritano di essere visitate anche i dintorni di Copenaghen:

Castello di Rosenborg, con i suoi giardini.

Il castello di Rosenborg, dotato di 24 stanze e di un mirabile giardino, era la residenza reale estiva. Oggi il castello è adibito a museo dedicato alla storia della famiglia reale e custodisce il tesoro della corona. Il castello, con guglie e vette in pieno stile rinascimentale, è uno dei più importanti d'Europa. È raggiungibile in 10 minuti di treno da Copenaghen.

Una leggenda racconta che l'eroe in pietra del castello si tramuterà in carne e ossa per difenderlo se dovesse essere in pericolo. È adatta molto ai bambini la visita fatta di opuscoli con quiz e puzzle.

Castello di Kronborg.

Kronborg è il castello più famoso al mondo e visitato ogni anno da turisti provenienti da ogni dove in quanto è il castello di Amleto descritto da Shakespeare.

Situato ad Elsinore a pochi chilometri da Copenaghen, è un gioiello rinascimentale che contiene 40 arazzi. Particolarmente interessante è la visita ai sotterranei dove è conservata la statua di Holger Danske.

Il castello è aperto al pubblico tutti i giorni dalle 11 alle 15 ed il biglietto ha un prezzo di 90 corone.

Copenaghen by night: i locali notturni.

La zona di Strogot e quella di Carlsberg sono ricche di localini notturni, bar discoteche e pub, ma anche di jazz club tra cui il famoso Hard rock cafè. I frequentatori sono giovani, ma anche persone di ogni età. Ricordiamo i festival della stagione estiva della Fountaine e della Copenaghen Jazz House.

Cosa mangiare a Copenaghen: i piatti tipici.

La cucina danese ha molte influenze francesi pur non rinunciando alla tradizione nordica. Essa prevede una colazione abbondante ed un pranzo leggero. Il pasto più importante è la cena a base di salmone, carne e patate al cartoccio. Possiamo dire che in generale la cucina tipica è buona ma molto calorica, i piatti tipici da non perdere sono:

Aragoste appena pescate.

Renna marinata.

Le tradizionali frikadeller (palline di carne fritta).

Smorrebrod, che è un tipico panino farcito in vario modo con gamberetti, salmone e salse particolari.

Sebbernoder, biscotti a base di cannella e zenzero.

E naturalmente non può mancare una birra Carlsberg o Tuborg e un buon bicchierino di Cherry Heerin alla ciliegia.

Consigli utili per visitare Copenaghen al meglio.

Poiché è uno stato europeo, è possibile entrare in Danimarca, e quindi a Copenaghen solo con la carta d’identità.

Il popolo è molto ospitale, ma ricordate di portare rispetto per le leggi del luogo, poiché la legge punisce severamente i trasgressori.

Copenaghen è una città che va visitata preferibilmente in bici poiché è pianeggiante e ricca di piste ciclabili.

Esiste, infatti, un ottimo servizio pubblico che consente di utilizzare una bici a tempo indeterminato che può essere prelevata e depositata in uno dei tanti parcheggi, con un semplice deposito di 20 corone

Per finire un po’ di storia della città.

Il suolo sul quale oggi è costruita la capitale della Danimarca, Copenaghen, sin dall’epoca vichinga era sfruttato come porto da cui far salpare le navi scandinave alla scoperta dei mari. Col tempo nella zona si formò un piccolo agglomerato urbano, Havn, in cui vivevano per lo più pescatori, ma la fondazione della città vera e propria risale al 1163, anno in cui, sotto il regno di Valdemaro I, il suo consigliere, il vescovo Absalon, diede l’ordine di costruire un fortino di difesa dai pirati proprio nella zona di Havn; con la conseguente sicurezza del luogo, iniziò lo sviluppo del porto, dei traffici commerciali e quindi anche della città che prosperò, come capitale di un florido regno, fino alla prima metà dell' ‘600.

Da questo secolo e per altri due almeno, a causa della debolezza del regno danese, Copenaghen subì un forte degrado, dovuto a continui attacchi, perpetrati soprattutto via mare, di nemici quali inglesi e svedesi. Solo dalla seconda metà dell’ ’800, per via della stabilità politica, la città iniziò una lenta ma costante ripresa, favorita dal commercio che si sviluppava prevalentemente attorno al porto; in questo periodo la capitale danese non fu solo teatro di floridi commerci, ma visse anche un progressivo sviluppo culturale, dovuto alla presenza di circoli letterari, filosofici e scientifici, tra i cui membri illustri vanno ricordati il filosofo Kierkegaard, lo scrittore Andersen e lo scienziato padre dell’elettromagnetismo Orsted.

Dal punto di vista sociologico, negli anni del XIX secolo la città vide il progredire della classe sociale borghese, che si scontrò molto con la vecchia nobiltà; questo conflitto sociale si risolse politicamente con l’introduzione di alcuni diritti fondamentali per il popolo, come la costituzione.

Nel ‘900 la città subì una sempre più crescente espansione territoriale, che incrementò ulteriormente dopo il 1945, anno in cui terminò l’occupazione nazista della capitale.

Oggi Copenaghen è una città famosa non solo per le sue bellezze stoiche, ma anche per l’avanguardia architettonica che contraddistingue, con infrastrutture di stampo moderno e funzionale, la sua urbanistica.

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