Cosa vedere a Barcellona

Articolo realizzato dalla redazione
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    Indice Articolo:
  1. Informazioni sulla capitala catalana
  2. L’architettura di Barcellona
  3. Le chiese
  4. I musei
  5. I monumenti e i parchi
  6. Cose da non perdere
  7. Gli itinerari da 1 a 7 giorni
  8. Cosa vedere nei dintorni
  9. Gastronomia e piatti tipici
  10. Barcellona by night
  11. Storia di Barcellona

Barcellona è la capitale catalana nella quale è possibile visitare un gran numero di musei ed attrazioni turistiche, oltre che dedicarsi al divertimento, grazie alla numerosa serie di locali presenti, e alla scoperta della gastronomia locale, presentata nelle varie tapas disponibili nei piccoli ristoranti e nelle taperie del centro della città. Per quanto riguarda le attrazioni culturali, è interessante la storia della città, che inizia già con una fase di derivazione cartaginese, nel corso del III sec. a.C., soppiantata dalla dominazione romana in età augustea. Molte sono le tracce di questo periodo, conservate nel museo della storia della città e nel museo archeologico, oltre che quelle disseminate nel centro cittadino, come i resti delle mura e del castrum romano, nella zona di Plaça del Rei. Il periodo medioevale è caratterizzato da varie dominazioni, che hanno influenzato lo sviluppo dell’arte e dell’architettura locale, prima fra tutte quella araba, della quale si vedono ampie testimonianze anche nel folclore e nella musica popolare. Seguono la sconfitta dei Saraceni operata dall’esercito di Carlo Magno, nel IX secolo, e la dominazione aragonese, a partire dal XII secolo, periodo in cui vedremo fiorire il gotico catalano che caratterizza molti edifici cittadini, a partire da quelli del Barrio Gotico. Altro elemento degno di nota per una visita a Barcellona consiste in un viaggio all’interno del modernismo, che qui vede il suo massimo esponente in Antoni Gaudì, con le sue architetture fantastiche e surreali. Non mancano poi centri dedicati ai grandi protagonisti dell’arte contemporanea, da Mirò, a Picasso e a Dalì, oltre che attrazioni dedicate agli amanti della natura, come lo splendido acquario ospitato nella zona del porto, o agli appassionati di sport, che potranno divertirsi in una visita alla Barcellona olimpica, con le installazioni relative alle Olimpiadi qui ospitate nel 1992.

Informazioni sulla capitale catalana.

Barcellona, capitale catalana e porto commerciale della Spagna, si estende tra le foci del Besòs a nord e quelle del Llobregat a sud, occupando una pianura circondata dalla Serra de Collserola (nota come Tibidabo) e dal piccolo monte del Montjuic, che pian piano degrada verso il mare.

Il centro offre un grande numero di attrattive, sia dal punto di vista culturale che da quello religioso fino a quello relativo allo svago e alla movida, termine spagnolo entrato nell’uso quotidiano per indicare il divertimento e le attività nei locali serali e nelle discoteche by night.

Le chiese principali, tra cui la Cattedrale e la Sagrada Familia, offrono esempi unici per il gotico catalano e il modernismo figlio dell’architetto Gaudì, che molto operò a Barcellona, e i musei del centro cittadino, rispondono a svariate esigenze, da quelle legate alla storia dell’arte a quelle tipiche del mondo dello sport, grazie al fatto che Barcellona fu sede delle Olimpiadi nel 1992.

Barcellona è una città facilmente visitabile, sia grazie al clima favorevole che alle molte infrastrutture e servizi presenti. Si potrà quindi trascorrere in questo centro un piacevole week-end o una vacanza più lunga, che permetterà di godere a pieno di tutte le bellezze offerte dal centro catalano.

Clima e temperature a Barcellona.

Barcellona offre un clima temperato con estati calde e inverno mediamente freddo. Nel periodo che va da aprile a giugno e da settembre a novembre le temperature variano tra i 15 e i 25° C, pertanto è consigliato visitare la città in queste stagioni. Le temperature massime si raggiungono nei mesi di luglio e agosto (quando variano tra i 30 e i 38° C, e possono essere mitigate dalla brezza marina), mentre durante i mesi invernali (tra la fine di novembre e marzo) la media si aggira attorno ai 10-12° C; il clima non è piovoso, pertanto si troveranno giornate piacevoli anche durante la stagione invernale.

I periodi migliori per visitare Barcellona.

Visto il clima temperato, la città è una meta adatta per ogni periodo dell’anno, a seconda che si preferisca visitarla con il caldo estivo o durante periodi più freschi. Per evitare i periodi più torridi e quelli con un grande afflusso di turisti, è consigliabile scegliere di visitare Barcellona in primavera o in autunno, evitando i mesi di luglio e agosto.

Dove alloggiare per visitarla al meglio.

Ci sono diverse possibilità e scelte di alloggi nel centro di Barcellona o nelle immediate vicinanze, e la zona consigliabile per ricercare il luogo giusto in cui pernottare è quella che va da Plaza de Espanya alle Ramblas, dove si potrà facilmente avere accesso a tutti i mezzi pubblici e avere la possibilità di uscire a piedi la sera. Non ci sono particolari problemi a circolare nel centro durante le ore serali e notturne, anche per quanto riguarda le laterali delle Ramblas, l’unico luogo sconsigliato è la zona di Raval, dove pertanto è meglio non cercare alloggio. Oltre ai Bed & Breakfast, agli Hotel e agli Ostelli, sono molto diffuse le sistemazioni private, ponendo la dovuta attenzione a chi vi offre il servizio.

Come muoversi a Barcellona.

Barcellona è dotata di una efficiente linea metropolitana (pulita, puntuale e con sistema di aria condizionata) e di più di 80 linee di autobus, che collegano tutte le aree cittadine e periferiche; è consigliabile muoversi utilizzando i mezzi pubblici, o a piedi e in bicicletta per i piccoli spostamenti, dal momento che tutto il centro storico è chiuso al traffico automobilistico. E’ possibile acquistare i biglietti della metropolitana direttamente nelle varie stazioni (a un prezzo di 2 euro per la singola corsa o con biglietti in abbonamento giornaliero o superiore, o la carta scontata “Barcellona Card”). Per muoversi nei dintorni, se non si dispone di un auto propria, è possibile rivolgersi ai vari punti di noleggio presenti e relativi alle maggiori compagnie, come Avis ed Europcar.

L’architettura della città.

La città gode di una ricca e lunga cultura architettonica, a partire dal periodo romano, per il quale restano attestazioni archeologiche nei resti del castrum (accampamento militare) che fu all’origine del centro e nelle colonne del tempio relativo alla fase augustea. Per quanto riguarda il periodo medievale, ci sono attestazioni di architettura romanica, come la cappella de Marcùs (Cappella di Bernat Marcus) o la Chiesa di sant Pau del Camp, e edifici appartenenti al periodo gotico, che trova la maggiore espressione nelle architetture del Barrio Gotico, quartiere fitto di vie, chiese ed edifici nel centro di Barcellona. Ultimo apice architettonico, dopo quello relativo al periodo gotico, si vedrà con la nascita del Modernismo, il cui esponente principale è stato l’architetto Antoni Gaudì, progettista di case, cattedrali e parchi dislocati sul territorio di Barcellona.

Palazzi e case.

Significative dal punto di vista architettonico sono le case progettate da Gaudì, Casa Milà, nota come la Pedrera, e Casa Batlò che sono state riconosciute come Patrimonio Unesco. Si tratta di abitazioni dell’inizio del Novecento: Casa Batlò, situata al numero 43 di Passeig de Gràcia, nella zona centrale del Eixample, è stata restaurata dal noto architetto che ha realizzato un colorato tetto in mattonelle di maiolica che ricorda la pelle squamata di una salamandra o di un drago, mentre Casa Milà (Passeig de Gràcia, 92) viene detta Pedrera per l’utilizzo di materiali diversi (maiolica, ferro, vetro) misti a pietre, utilizzati in armonie architettoniche morbide che restituiscono un paesaggio quasi lunare.

Il Poble Espanyol.

Si tratta di un’idea di due architetti degli anni ’20 del Novecento, che hanno pensato di unire in questo quartiere progettato ad hoc, tutte le costruzioni tipiche delle varie regioni spagnole. Ci si ritrova quindi all’interno di una città nella città, collocata nella zona del colle del Montjuic, caratterizzata da piccole vie e piazze, su cui si affacciano case ed edifici di varie architetture con negozi e ristoranti che raggruppano gusti e sapori di tutta la Spagna. Il centro è aperto tutto l’anno e l’ingresso costa 18 euro.

Le chiese da vedere a Barcellona.

Il maggior numero delle chiese presenti nel centro di Barcellona sono realizzazioni che rientrano nel panorama dell’architettura gotica catalana, sviluppatasi attorno al 1300 e caratterizzata da uno stile maestoso, ma dalle decorazioni più sobrie rispetto al gotico classico, ricco di pinnacoli e guglie. Si possono collocare all’interno di questa corrente chiese come la Cattedrale o Santa Maria del Mar.

La Cattedrale.

Un esempio caratteristico del gotico di Barcellona è offerto dalla Cattedrale, costruita in un periodo che va dal 1298 al 1460.

Il suo interno è ricco di decorazioni, caratteristiche dell’horror vacui gotico, e di sculture e dipinti su tavole lignee.

D’obbligo una visita alla cripta di Santa Eulalia qui ospitata. La cattedrale è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 13:15 e dalle 16:30 alle 19:30.

La cattedrale si trova nel Barrio Gotico, in Pla de la Seu.

Santa Maria del Mar.

La chiesa, situata nel quartiere della Ribera, è stata costruita grazie al lavoro e al contributo degli abitanti del quartiere e degli scaricatori di porto che popolavano l’area e che si occuparono del trasporto dei materiali necessari all’edificazione.

La chiesa è in stile gotico catalano caratterizzata da un interno austero arricchito dalla luce che filtrate dalle vetrate colorate.

Collocata nel Barrio Gotico, in Plaça de Santa Maria, è aperta ogni giorno dalle 9:00 alle 12:30, e dalle 16:30 alle 20:00.

La Sagrada Familia.

Il “Tempio espiatorio della Sacra Famiglia” è la cattedrale iniziata dall’architetto Gaudì nel 1882 e lasciata incompiuta. Nonostante ciò è d’obbligo una visita a questo luogo surreale, che offre al visitatore la splendida Facciata della Natività, già terminata quando Gaudì era ancora in vita, e, di recente, anche la Facciata della Passione, completata negli ultimi anni. Il progetto originale, che probabilmente verrà completato attorno al 2020, prevedeva la realizzazione di 12 torri (quanti erano gli apostoli), delle quali allo stato attuale sono complete solamente otto, visitabili tramite l’uso di ascensori.

E’ visitabile ogni giorno dalle 09:00 alle 20:00, nel quartiere dell’Eixample, in Calle Mallorca.

I musei di Barcellona.

Il centro vanta numerosi musei, dedicati a svariati argomenti: non mancano quelli dedicati alla storia archeologica locale e le fondazioni legate allo sviluppo dell’arte moderna e contemporanea, come quella di Mirò e Picasso. Barcellona inoltre offre al turista la possibilità di visitare musei particolari, come il Museo delle cere, cugino del più famoso centro espositivo londinese dedicato a Madame Toussaud.

La Fundaciò Joan Mirò.

La Fondazione (sul Montjuic) ospita una serie numerosa di opere dell’artista Joan Mirò, nativo di Maiorca, che ha progettato in prima persona il centro espositivo nel 1981. L’artista intendeva realizzare un centro dedicato allo studio dell’arte contemporanea e che fosse in se stesso un prodotto di tale arte: questo gusto è rispecchiato nell’organizzazione architettonica della Fondazione che si sviluppa da un corpo centrale in cemento armato inserito in due giardini distinti, nei quali vengono collocate varie sculture dell’artista.

E’ possibile visitare la Fondazione dal martedì al sabato tra le 10:00 e le 20.00.

Il Museu Picasso.

Completamente dedicato all’arte di Pablo Picasso, il museo propone una retrospettiva su tutti i periodi caratterizzanti dell’arte del pittore padre del cubismo. Si parte da una serie di tele e schizzi dei primi periodi, fino a opere relative al “periodo blu” e al “periodo rosa”, fino ai quadri rappresentativi della rivoluzione artistica degli ultimi pezzi, con uno smembramento completo della forma e della materia, ricomposta in figure lineari e squadrate.

Il museo è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 20:00 ed è situato alla fermata Arc de Triomf della metropolitana cittadina.

Il museo delle cere.

Al termine della Rambla principale si situa questo particolare museo, che ospita una serie di riproduzioni in cera di personaggi storici, dello spettacolo e ricostruzioni di scene macabre.

Il primo personaggio che si incontra è il viaggiatore Stevenson, che è seduto su un risciò posto all’entrata e vestito in una perfetta tenuta coloniale.

Entrando si potranno visitare le varie stanze, dedicate a personaggi storici e a personaggi della storia dell’arte, da Picasso a Dalì, e quelle dedicate alla tradizione musicale e di danza del flamenco, con riproduzione di ballerini ed orchestre.

Il museo archeologico.

Il museo archeologico di Barcellona si trova nel Palazzo delle Arti Grafiche del 1929, ospita collezioni relative all’età della pietra, con i modellini di alcuni dei più noti Dolmen della Spagna, alla civiltà balearica dell’età del bronzo, rappresentata dalla collezione di gioielli, fino alle ceramiche cartaginesi, greche e preromane. Proseguendo tra le varie sale sarà possibile ammirare la collezione musiva (con il mosaico delle Tre Grazie e quello della Corsa nel circo), relativa al periodo di dominazione romana, nonché i resti di una catapulta sempre di questo periodo.

I monumenti e i parchi a Barcellona.

Numerosi sono anche i monumenti dislocati nel contesto cittadino, come quello dedicato a Cristoforo Colombo, e i parchi ricchi di altrettante attrazioni, come il Parc GĂĽell e il Parc de la Ciutadella.

Parc GĂĽell.

Si tratta del parco spettacolare progettato dall’architetto Gaudì, su commissione del conte Güell, che ha realizzato le decorazioni in maiolica presenti all’ingresso e nella piazza principale del parco.

Al suo interno si colloca la casa in cui visse lo stesso Gaudì dal 1906 al 1922.

Il parco è aperto tutti i giorni dalle 10:00 al tramonto e si trova leggermente fuori dal centro, nella zona nord ovest del quartiere di eixample, in Carrera d’Olot.

Parc de la Ciutadella.

Situato al centro della città, ospita il Parlamento della Catalogna ed è la sede del parco zoologico di Barcellona.

Questo vasto giardino pubblico fu progettato a partire dal 1868, sul luogo in cui un tempo sorgeva appunto la Cittadella, centro della cittĂ .

Nelle varie serre presenti sono ospitati altrettanti musei, come quello di geologia, che è il più antico museo di Barcellona, e il Museo di Arte Moderna, collocato nel vecchio arsenale e dedicato all’arte catalana di fine Ottocento.

Il monumento a Cristoforo Colombo.

Situato al termine delle ramblas, nel Porto Antico, il monumento dedicato a Cristoforo Colombo è composto da una statua che raffigura l’esploratore con il dito puntato ad indicare la direzione del Nuovo Continente.

Il monumento è alto 60 metri e si trova nella piazza Portale della Pace, dove si staglia svettante su una alta colonna con capitello.

Venne realizzato durante i lavori del 1888 per l’Esposizione Universale, e divenne da subito uno dei simboli della città.

Altre cose da non perdere.

Oltre alle attrazioni e alle sedi espositive, culturali e religiose appena descritte, Barcellona offre punti di svago per delle belle passeggiate e per dedicarsi allo shopping, recandosi nella Rambla centrale, o spazi aperti che permettono di ammirare un panorama suggestivo come il Tibidabo e il Montjuic. Inoltre si potrĂ  fare un giro tra le installazioni olimpiche di Barcellona 1992, o nel suggestivo acquario, unico in Europa per dimensioni e quantitĂ  di specie presenti.

Le Ramblas.

Cuore pulsante e caratteristico del centro di Barcellona, sono le ramblas, gli ampi viali della cittĂ  sulle quali si affacciano i principali locali della cittĂ , e una serie interessante di negozi e musei.

Il viale principale è situato tra Plaça Catalunya e il Porto Antico e il suo punto forza è caratterizzato dai numerosi artisti di strada che allettano le passeggiate e dal mercato della Boqueria, il mercato popolare più vasto della Spagna, che offre un magnifico spettacolo di colori, tra i banchi di pesce, carne e frutta, e di chioschi sorretti da preziose colonnine ioniche.

Il Montjuic e Barcellona olimpica.

Si tratta di un monte adiacente al centro di Barcellona, sul quale è collocato una vecchia fortezza militare e dal quale si può ammirare la città dall’alto. Oltre che per lo splendido panorama, la visita al Montjuic è consigliata anche per un passaggio al Museo Nazionale di Arte Catalana (MNAC), oltre che allo splendido giardino botanico nel quale è possibile ammirare una collezione di cactus unica al mondo. Uno spettacolo unico è offerto dalla Fontana Magica, con zampilli d’acqua scanditi da una serie di luci, colori e suoni offerti in una delle attrazioni programmate per allettare il soggiorno dei turisti. Gli orari dello spettacolo variano a seconda della stagione e iniziano a partire dal calare della sera.

Su questo monte poi si collocano molte delle attrattive relative alla Barcellona olimpica, come lo Stadio Olimpico Lluìs Companys e le installazioni sportive utilizzate nel corso delle olimpiadi del 1992, ospitate per l’appunto a Barcellona. Sempre relative a questo evento sono le installazioni del Camp Nou, poco lontano, e il Museo del FC Barcelona.

Il Tibidabo.

La montagna del Tibidabo permette una visione ancora più spettacolare di Barcellona dall’alto, vista la collocazione sul lato più alto della città. E’ possibile salire in autobus o con la propria automobile, ma si consiglia di prendere la caratteristica funicolare, che collega la città al parco di divertimenti situato sul monte e che vanta una storia di 100 anni.

Il bosco delle fate.

Si tratta di un’attrazione dedicata a chi ama il fantasy, collocata a pochi passi dalla Rambla e annessa al museo delle cere. E’ costituita da un locale realizzato sul tema appunto di un bosco incantato da fate. I clienti del locale verranno serviti all’interno di una scenografia fiabesca e accompagnati da suoni e simulazioni in puro stile fantasy, come quella di una tempesta.

L’acquario di Barcellona.

L’acquario di Barcellona comprende circa 11.000 esemplari appartenenti a 400 specie marine, ospitate in 35 vasche oltre che un lungo tunnel che percorre 80 metri sul fondale marino, permettendo al visitatore di ammirare pesci e piante marine grazie ad una cupola in plexiglass. E’ possibile visitare l’acquario presso il MareMagnum, nel porto di Barcellona, durante tutto l’anno dalle 9:30 alle 21:00.

Gli itinerari: da 1 giorno ad 1 settimana.

Avendo a disposizione poco tempo e dovendo scegliere a cosa dare la priorità nella visita di Barcellona, si potranno seguire due strade: quella di concentrare in un paio di giorni tutte le attrazioni principali, e quella di seguire un filone tematico, ad esempio quello relativo all’arte contemporanea o alle realizzazioni di Gaudì.

Cosa vedere in 1 giorno.

In una sola giornata si potrà scegliere di dedicarsi unicamente al centro di Barcellona, concentrandosi sul quartiere del Barrio Gotico, dove si potrà visitare la cattedrale e le testimonianze della città nel periodo medioevale. Si potrà fare una rapida visita alla Plaça Sant Jaume su cui si affacciano gli edifici gotici del Palazzo de la generalitat e la Casa de la Ciutat; inoltre proseguendo si incontreranno due tra le più spettacolari rappresentanti del gotico catalano, la Cattedrale e la Chiesa di Santa Maria del Mar. Sempre nel Barrio gotico, per una visita giornaliera, si potrà concludere il percorso con il Museo Picasso, per non perdersi la collezione del noto artista rivoluzionario.

Cosa vedere in 2 giorni.

Disponendo di un giorno in più, oltre che il centro con il Barrio Gotico e le relative chiese e palazzi, si potrà dare spazio alla visita del Montjuic, con tutte le sue attrattive. A partire dall’incrocio viario di Plaça de Espanya, quindi, si potrà procedere in direzione del monte e visitarne il Parco, informandosi sugli orari dello spettacolo della fontana magica, da apprezzare dopo il calare del sole. Arrivati sul colle potremo dedicarci al Museo di Arte Catalana e al Museo Archeologico, oltre che alla Fondazione Joan Mirò.

Cosa vedere in 3 giorni.

Con tre giorni a disposizione si può programmare una visita più completa, che tocchi tutti i punti chiave della città. La visita inizia sempre dal centro cittadino con il Barrio Gotico e le sue meraviglie nel primo giorno, per poi spostarsi lungo la Rambla per una passeggiata nel pomeriggio e per la visita al Museo delle cere, prima di procedere verso la zona del porto, dove, se c’è ancora tempo, visitare lo splendido acquario. Il secondo giorno potrà essere dedicato alla zona dell’Eixample, dove si trova la Sagrada Familia, e alla visita delle altre architetture progettate da Gaudì, come casa Batlò e la Pedrera. Si potrà quindi salire al Montjuic per dare uno sguardo al colle e ai musei. Il terzo giorno si potrà dedicare la mattina alla risalita tramite funicolare sul Tibidabo, a nord della città, per godere della vista dai Pirenei al mare. Infine si consiglia di chiudere la gita con una passeggiata al quartiere di Barceloneta dove concedersi una cena e un po’ di relax prima di ripartire.

Cosa vedere in 7 giorni.

Disponendo di una intera settimana si potrĂ  seguire un ricco itinerario che comprenda tutti i punti caratteristici della cittĂ :

Cosa vedere nei dintorni di Barcellona.

Dal centro alla prima periferia si possono ammirare le belle spiagge di Barcellona, messe a posto a partire dal 1992 e che si estendono per circa 4 km e raggiungibili dal centro con i collegamenti principali e i trasporti pubblici.

Non distanti da Barcellona e raggiungibili in traghetto, sono le isole Baleari (Ibiza e Formentera), che risponderanno alle esigenze di chi è alla ricerca di divertimento o di relax, e la città di Valencia, raggiungibile tranquillamente in macchina da Barcellona.

Gastronomia e piatti tipici barcellonesi.

A Barcellona si possono gustare vari piatti tipici della cucina spagnola ed in particolare di quella catalana, prima fra tutti la paella, piatto unico a base di riso e zafferano che può essere cucinata con pesce, carne, legumi e verdure e viene servita nella tipica padella a fondo largo e accompagnata dalle famose tapas, ovvero in delle piccole razioni di assaggi e stuzzichini della cucina spagnola, che possono essere servite come aperitivo, antipasto o semplice spuntino. Tra queste le più comuni sono le porzioni di croquetas, ovvero crocchette di patate con vari ripieni, o di patatas bravas (patate fritte o al forno con salsa di pomodoro e peperone) e di tortilla (frittata con cipolla e patate).Tra le specialità propriamente catalane servite a Barcellona, si possono poi elencare la butifarra e la fideuà, ovvero una salsiccia speziata e un piatto a base di spaghettini e pesce conditi con una salsa all’aglio e olio. Per gustare la maggior parte di questi piatti a Barcellona, basterà recarsi nella zona di Barceloneta, dove si trovano i più famosi locali e ristoranti, come il Can Majò, con una piacevole terrazza sul mare, o il ristorantino informale de La Gavina, dove si possono ordinare piatti semplici e tapas.

Barcellona by night.

Molti sono i locali del centro di Barcellona nei quali è possibile trascorrere una piacevole serata o divertirsi fino al mattino, ballando in discoteche e locali sulla spiaggia; la serata inizia verso le 22:00 nei locali, mentre le discoteche aprono a mezzanotte.

I Locali.

Il Barrio Gotico (quartiere medievale) e le vie laterali che si sviluppano a partire dalla rambla sono ricchi di locali per trascorrere la serata, così come il quartiere di Borne, sviluppatosi negli ultimi anni e adatto ad offrire locali dove gustare le tapas più ricche e prepararsi per la nottata.

Le Discoteche.

I migliori locali per chi ama ballare si trovano nel quartiere di Borne, dove potrete trovare il Berimbau e il Tripode, locali famosi e alla moda. Per i più giovani, invece, si può segnalare la zona del porto, ricca di piccoli locali e discoteche, ma anche di centri che offrono spettacoli e musica dal vivo, oltre che di una serie di sale giochi.

Un po' di storia.

Le vicissitudini storiche che hanno interessato il centro di Barcellona iniziano con la conquista dei Cartaginesi nel 236 a.C, come attestano le fonti storiche, a partire da Avieno (IV a.C), che parla della colonia dei Celtiberi rinominata Barcino dai Cartaginesi (poiché i Barca erano la famiglia reale di Cartagine) e sulla quale nel 9 a.C l’imperatore Ottaviano Augusto fondò la Colonia Julia Flaventia Paterna Augusta Barcino, destinata a diventare la futura Barcellona e della quale restano tracce nella cinta muraria e nelle torri annesse (in parte inglobate nella Cattedrale La Seu), oltre che nelle rovine al di sotto della Plaça del Rei, dove si trova il cosiddetto “Augusto Barcino”, con una serie di strutture decorate da dipinti murari e mosaici. In seguito, nel 476 d.C, i Visigoti invasero il centro di Barcellona, ma vennero ben presto scacciati dai Musulmani (716 d.C); in questa fase ha inizio la storia ufficiale della città, la cui fondazione vera e propria viene fatta risalire all’801 d.C, quando gli arabi furono sconfitti da Carlo Magno e dal figlio Ludovico I. In seguito il centro vide uno sviluppo del commercio marittimo, che porto alla progettazione di un’espansione del centro urbano, con la costruzione delle “Villas Nuevas”, le nuove aree cittadine. Inizia quindi il periodo più caratteristico per le fasi storiche di Barcellona, in seguito al matrimonio di Petronilla regina d’Aragona con Raimondo Berengario IV conte di Barcellona, avvenuto nel 1162, che porterà la città sotto il prospero dominio aragonese e la vedrà dominare il Mediterraneo per quattro secoli.Dopo la scoperta dell’America, si assisterà all’unione di tutta la Spagna e al conseguente separatismo catalano, con Barcellona in prima linea, che durerà fino alla rivoluzione industriale dell’800, momento in cui Barcellona riuscirà ad ottenere un’autonomia basata per lo più sulla sua economia, industriale e commerciale. Tuttavia questa autonomia catalana verrà soppressa nel 1923 dal governo di Primo de Rivera e continuerà ad essere minata fino alla presa delle truppe di Franco nel 1939. In questo periodo Barcellona era una capitale dell’avanguardia culturale, che verrà fortemente colpita dalla Guerra Civile appena iniziata e dall’entrante conflitto bellico della seconda Guerra Mondiale.Solo con la morte di Franco e la salita al trono di re Juan Carlos, verrà riconosciuta la cultura catalana e nel 1979 si deciderà per l’autonomia regionale della Catalonia.

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