Cosa vedere a Londra

Articolo realizzato dalla redazione
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    Indice Articolo:
  1. Londra città multiculturale
  2. L’architettura
  3. Le chiese
  4. I musei e le gallerie d’arte
  5. I monumenti di Londra
  6. Altre cose da vedere
  7. Divertimenti per grandi e piccini
  8. Dove fare shopping a Londra
  9. Gli itinerari:
  10. Le dieci cose da vedere
  11. Cosa vedere nei dintorni di Londra
  12. I piatti tipici londinesi
  13. Londra By Night

La guida illustra cosa vedere a Londra: la città è grandissima e ricca di attrattive e luoghi di interesse. A Londra infatti hanno sede alcuni dei musei più importanti del mondo e molti edifici simbolo dell’architettura e della storia britannica; Londra è poi la città della monarchia europea più famosa e all’interno della città si possono scoprire le tracce della vita delle famiglie reali del passato e di quella attuale; Londra è anche un centro per la moda, la capitale del divertimento e della vita notturna e la città multiculturale per eccellenza. Scopriamo come vivere tutte queste esperienze durante un viaggio e come provare a conoscere, anche se in pochi giorni, la città.

Per visitare Londra velocemente, ma con una buona panoramica complessiva, e godersi qualche momento di relax ed intrattenimento culturale (necessari per poter affermare di aver vissuto la vita londinese) è necessaria almeno una settimana. Ci si renderà subito conto, infatti, che Londra è una città molto variegata, con moltissime realtà al suo interno e diversi paesaggi che si fondono; non si riesce infatti a dare una definizione di Londra, a trovare un aggettivo che la descriva dandone un’idea nel suo insieme e a individuare delle caratteristiche costanti.

Primo impatto con la città sarà quello durante il viaggio dall’aeroporto al centro: dei 5 aeroporti di Londra (City, Heathrow, Gatwick, Luton e Stansted), tutti tranne quello centrale (il City) sono serviti sia da treni che da bus navette che collegano l’aeroporto con il centro delle città (in diverse zone).

La pianta della città si sviluppa, come molte città fluviali, intorno al Tamigi, che già in tempi antichi era dotato di ponti per permettere la comunicazione da una sponda all’altra. La zona più centrale si trova lungo la sponda Nord del fiume ed è il quartiere West End che prosegue a ovest con le zone di Hyde Park e Chelsea, a Est con la City; poi, a Ovest e a Nord rispetto ad Hyde Park ci troviamo nelle zone residenziali di Kensington, Paddington, Notthing Hill, ecc (quartiere West London), mentre sopra Bloombsbury inizia la zone North London (che comprende giù King’s Cross e Camden Town e si estende ancora di più verso Nord). La banchina Sud del Tamigi, prevede una zona lungo il fiume chiamata South Bank, recentemente molto riammodernizzata e avvalorata, grazie anche al nuovo Millennium Bridge, e più a Sud c’è South London; a Est di questo quartiere si trova Greenwich e Southeast London, a cui corrisponde, al di là del Tamigi, l’East End e le Docklands.

Storicamente la formazione di Londra rispecchia questa realtà molto ampia e variegata: essa, infatti, è nata dall’unione di diversi villaggi e insediamenti formatisi nel corso degli anni, che si sono progressivamente aggregate al nucleo originario della città, quello romano. Londra fu infatti fondata dai romani quando, nel corso di numerose spedizioni nella Britannia, nel 43 d.C. decisero di costruire un ponte (antenato del London Bridge) e un accampamento stabile, il porto di Londinium. La città si ingrandì poi con il periodo sassone e una decisione importante per il futuro della città fu quella del re sassone Edoardo il Confessore che fondò un palazzo per la sede reale e un’abbazia a Westminster, dove trasferì il potere politico e amministrativo, e lasciò al porto il ruolo centrale nei commerci: da qui la divisione della città ancora oggi tra City e West End. Altri periodi di grande sviluppo di Londra furono sotto i Tudor (in particolare Enrico VIII, sotto il quale avvenne la separazione dalla chiesa cattolica) e quello di Elisabetta I (importante soprattutto per la fioritura letteraria e artistica).

Londra città multiculturale per le esigenze di ogni visitatore.

Un viaggio a Londra è un’esperienza indimenticabile, sia per chi visita la città per la prima volta, sia per chi è già entrato in contatto con la magia della capitale britannica e desidera continuare a scoprirla sempre di più. Non sarà difficile organizzare il viaggio con l’aiuto di una semplice guida (tra le migliori: “Londra†di Lonely Planet e Routard), considerando le infinite risorse che la città offre: soluzioni per tutte le possibilità economiche, luoghi, iniziative, cose da vedere e da fare adatti a tutti i gusti, sistemazioni e divertimenti per viaggi familiari, di studio, con amici, oppure romantici…Londra può venire incontro a tutte le esigenze.

Non sarà quindi difficile programmare la nostra partenza, ma può essere utile tenere in considerazione alcune informazioni generali.

Clima e temperatura.

Il clima non è sicuramente l’aspetto migliore di Londra. Meglio, dunque, dimenticarsi il sole e il bel tempo italiani e prepararsi già dall’inizio ad affrontare giornate nuvolose e di pioggia: come per i londinesi, sarà così una sorpresa inaspettata, quasi un regalo, ogni raggio di sole che talvolta spunta dal cielo. Le temperature stagionali sono in media basse: durante il freddo inverno londinese, di notte il termometro scende fino a una media di 2°, mentre la temperatura giornaliera è di circa 6-8°; in autunno e in primavera la temperatura media oscilla tra i 13° e i 18° gradi; nel periodo più caldo, luglio-agosto, si ha una media di 23°, anche se non mancano (soprattutto in tempi recenti, forse a causa del surriscaldamento globale) picchi superiori ai 35°.

Quali sono i periodi migliori per visitare Londra.

Londra è una città che può essere visitata in ogni momento dell’anno, anche se di Inverno bisogna essere pronti a sfidare il freddo. In generale, ogni stagione ha vantaggi e svantaggi: in Inverno le temperature basse saranno ricompensate da una minor folla di turisti che permetterà di visitare la città senza fare code presso monumenti, musei e altre attrattive e di respirare meglio la vera atmosfera londinese; se poi viaggeremo durante il periodo pre-natalizio e natalizio la città si colora di addobbi e mercatini a tema e si potrà vincere il freddo grazie all’allegria e allo shopping. Dal punto di vista climatico l’Estate è senza dubbio il periodo migliore per girare per la città e per apprezzarla al massimo stando all’aperto: proprio per questo, però, Londra d’Estate è presa d’assalto dai turisti e probabilmente per strada sarà più facile trovare viaggiatori, di tutte le età e nazionalità, che londinesi. Le stagioni intermedie, Autunno e Primavera, sono una via di mezzo: pronti ad affrontare temperature più basse delle nostre, specialmente di notte, e pioggia, non mancherà la possibilità di sfruttare ogni raggio di sole per godersi passeggiate lungo il Tamigi e rilassanti pomeriggi nei parchi della città, proprio come fanno i londinesi.

Dove alloggiare per visitare Londra al meglio.

Gli alloggi a Londra costano molto: la decisione del quartiere in cui si soggiornerà dovrà perciò essere legata anche alla spesa che vogliamo sostenere, anche perché le zone più centrali sono le più richieste e aumentano ancora di più i prezzi. Se si vuole alloggiare in un appartamento o in uno Studio (la scelta sarà conveniente soprattutto per periodi di soggiorno abbastanza lunghi, dalle 2 settimane in su), si può optare per la zona di Paddington o di Baker Street per avere un buon compromesso tra prezzo e vicinanza al centro; se invece vogliamo trovarci nel cuore di Londra e non aver paura di perdere l’ultima metro notturna, alcuni ostelli, alberghetti o bed and breakfast popolano il West End: adatti agli artisti e ai letterati quelli di Bloombsbury, economici gli ostelli super-centrali come quello della catena YHA a Soho. Se associamo Londra a case in schiera a mattoncini o colori pastello e a monumentali residenze georgiane e possiamo permetterci di spendere una bella cifra, affittiamo un appartamento, anche monumentale, o prenotiamo con anticipo una stanza di albergo a Mayfair o a Chelsea, dove saremo circondati da eleganza e verde. Più lontane dalla confusione del centro sono le sistemazioni d’alloggio del Noth London, a Camden o ad Hampstead (oggi una delle zone residenziali più ricercate per il paesaggio naturale che la circonda). In seguito alla risistemazione della zona, anche la South Bank può essere una buona base di partenza (con alberghi, ristoranti e bar) per visitare la città. La zona di Victoria e Belgrave Road non è tra le più belle, ma offre il vantaggio di avere intorno a sé tutti i principali mezzi di trasporto e di avere prezzi mediamente più bassi, rimanendo vicinissimi al centro e a Westminster. Un’altra zona in cui si possono trovare soprattutto alberghi e ostelli è quella di Liverpool Street, nell’altra direzione rispetto a Victoria, ma ugualmente buon punto per collegarsi con i principali monumenti della città.

In generale, alcuni trucchi per risparmiare sono:

Alcune zone dove evitare di camminare da soli, soprattutto di notte, sono quelle di Dalston, King’s Cross e Peckham. Da evitare anche, per il rischio di essere scippati, Leicester Square.

Come spostarsi.

Londra è una città molto grande: anche soltanto per vedere il centro storico e le cose assolutamente da non perdere è necessario spostarsi e può essere molto comodo utilizzare i servizi pubblici che, tra autobus e metropolitana collegano efficacemente tutta la città. Vediamo, dunque, come spostarsi al meglio con i mezzi pubblici.

Il mezzo migliore per muoversi a Londra è senza dubbio la metropolitana, chiamata dai Londinesi “The tube†che attraversa tutta la Londra sotterranea: esistono 11 linee di metro, indicate da diversi colori, che solitamente sono in funzione, dal lunedì al sabato, dalle 5.30 del mattino a circa le 24 (l’orario può cambiare in base alla linea o alla singola stazione e potrebbe subire variazioni per eventuali lavori di manutenzione: sul sito internet tfl.gov.uk si possono avere informazioni specifiche e si può controllare in tempo diretto lo stato dei trasporti; la domenica viene diminuito l’orario di servizio e i primi treni partono alle 7 del mattino). Le mappe delle linee metropolitane sono facilmente reperibili (tutte le stazioni metro le offrono gratuitamente) e costituiscono un buon appoggio per non perdersi e confondersi negli intrecci. Due consigli pratici prima di prendere la metropolitana: in primo studiate una cartina di Londra che vi permetta di avere un senso dell’orientamento su quale siano i punti Nord-Sud-Est-Ovest della città, poiché le direzioni sui cartelli delle stazione sono basati sui punti cardinali; poi, per essere sicuri al massimo, prima di salire sul vostro treno controllate gli schermi sui primi vagoni, poiché segnalano la destinazione. L’unico difetto del trasporto metropolitano è il costo abbastanza elevato: la città è divisa in zone concentriche, di cui la prima e la seconda sono le più turistiche e centrali (e più costose), dalla sesta in poi sono periferiche.

I prezzi dei biglietti senza la Oyster Card sono di £ 4 per la sola zona 1 e anche per le zone 1,2,3 insieme, e di £7 per tutte le zone, mentre con la Oyster Card oscillano tra: £ 1,90 per muoversi soltanto nella zona 1, £ 2,50 per le zone 1 e 2, £ 2,90 per le zone 1,2,3, fino a un massimo di £ 6 per coprire tutte le zone. I ragazzi di età compresa tra 11 e 15 anni pagano una tariffa fissa pari a £2 senza Oyster Card, p 55 con la tessera. Numerose sono però le possibilità di avere tessere o tariffe scontate, sempre più convenienti rispetto all’acquisto del biglietto intero: principalmente si potrà scegliere tra:

Anche il servizio di autobus è efficace e vantaggioso in alcuni casi, benché presenti l’enorme svantaggio, soprattutto nelle ore di punta, di essere soggetto al traffico e agli ingorghi londinesi; di contro, però, i tradizionali autobus rossi a due piani, simbolo della città, collegano diverse zone, prevedendo linee (più di 50, segnalate con una N prima del numero) notturne, che corrono dalle 24 alle 4,30 e permettono di vedere la città dall’alto o dagli ampi finestrini; inoltre gli autobus sono più comodi della metropolitana per le persone disabili e per le carrozzine: quasi tutti i mezzi infatti sono dotati di una pedana ribassata che l’autista fa scendere al livello della strada al momento della fermata.

Le tariffe degli autobus per una corsa singola sono di £2,20 o £1,30 con la Oyster Card (i bambini al di sotto degli 11 anni viaggiano gratis); per tariffe scontate limitate all’utilizzo degli autobus i possessori dell’Oyster Card pagheranno £4 giornalieri, £ 17,80 settimanali e £68,40 mensili.

Se invece si preferisce guidare una macchina, propria o in affitto, ci sono alcuni aspetti negativi da tenere in conto. Prima di tutto, le regole del codice stradale di Londra vanno studiate approfonditamente: non dimentichiamoci che a Londra si guida a destra. Inoltre l’automobile dentro la città si può rivelare molto scomoda perché il traffico è lento, trovare parcheggio è molto difficile (i parcheggi irregolari vengono efficientemente puniti dagli ausiliari del traffico e dagli incaricati), i costi della benzina sono alti, e, non ultimo, per entrare nelle zone centrali della città si deve pagare la Congestion Charge, una tassa sul traffico dal costo di £8 per la giornata.

Da provare almeno una volta è il taxi, altro elemento tipico del paesaggio londinese insieme agli autobus a due piani. Per fermare un taxi, disponibile quando la scritta gialla sul tetto della macchina è accesa, bisogna mettersi sul ciglio della strada e allungare il braccio: l’impresa non sarà facile di sera tardi, dopo la chiusura dei pub, nei quartieri ricchi di vita notturna, ma può essere una buona soluzione per un’intensa giornata di giri turistici. Le tariffe sono stabilite in base al tassametro e prevedono circa £ 3 più p 20 ogni 150 metri circa, e va considerato che il prezzo delle corse serali aumenta.

L’architettura di Londra.

Dal punto di vista architettonico è difficile avere una idea precisa degli edifici storici di Londra, poiché il famoso Great Fire (Grande incendio) del 1666 bruciò in maniera irreparabile gran parte della vecchia città.

Londra non ha mai avuto una pianificazione urbanistica determinata, ma si è sviluppata in modo disomogeneo e i resti delle sue fasi più antiche e del suo percorso storico sono pochi e nascosti. Ad esempio, tracce di mura romane del I o II sec. d.C. si trovano inglobate in altre strutture, come nelle fondamenta di una parte delle mura esterne alla stazione metropolitana di Tower Hill; resti della civiltà sassone insediata nella zone dopo la caduta dell’impero romano sono invece visibili nella chiesa di All Hallows-by-the-Tower, a nord della Tower of London, che conserva delle mura e un arco risalenti al VII secolo.

L’architettura del periodo medievale è invece ben visibile nella Westminster Abbey e nella Tower of London e in alcuni elementi gotici superstiti come la Church of St Olave, a nord-ovest della Tower of London, risalente al 1400 circa.

Il XVII secolo fu invece l’anno del grande architetto Jones che addolcì l’aspetto degli edifici londinesi con l’architettura neoclassica palladiana appresa in Italia: suoi progetti sono la Queen’s House a Greenwich e la chiesa di St. Paul’s a Covent Garden a Covent Garden.

Il periodo successivo al Grande Incendio fu destinato alla ricostruzione degli edifici distrutti: l’architetto Wren sostituì moltissimi luoghi di culto medievali bruciati dall’incendio con edifici e chiese neoclassiche, aggraziati e luminosi; il grande capolavoro di Wren è St.Paul’s Cathedral (1710). In seguito la città vide un ritorno al neoclassicismo durante il periodo georgiano: Nash progettò Regent’s Park, Regent Street e Trafalgar Square, e Smirke fu l’autore del piano per la costruzione del British Museum, uno degli ultimi esempi di stile neoclassico improntato verso il cosidetto Greek Revival.

Il gusto Vittoriano che si sviluppò nel XIX secolo vide uno stile molto decorativo denominato Gotico Vittoriano o Neogotico, che emergono da edifici come l’Albert Memorial, l’Houses of Parliament e il Natural History Museum.

Dopo un periodo di Art Nouveau britannica, soprannominato Arts and Crafts (“Arti e Mestieriâ€), di cui un esempio è la Red House, l’architettura inglese del ‘900 non vide grandi sviluppi. Durante la seconda guerra mondiale Londra fu gravemente danneggiata dai bombardamenti e si ritrovò a dover ricostruire rapidamente le abitazioni dei cittadini: nacquero così alcuni isolati antiestetici a più piani, diversi dal resto della città. Dagli anni ’60 a oggi si assiste all’affermazione dei grattacieli, frenata soltanto dal tradizionalismo inglese che critica spesso ogni opera modernista; i principali progetti modernisti sono il Centre Point, la Tate Modern, il Millennium Bridge e la British Library.

I palazzi.

I palazzi più imporanti di Londra sono Buckingham Palace e Kensington Palace.

Buckingham Palace, costruito nel 1705, è la famosa residenza della famiglia reale dal 1837 a oggi. A Westminster, all’estremità Sud della zona più centrale di Londra, il West End, all’interno di un parco di 16 ettari, il palazzo ha più di 600 stanze, tra cui quelle private della regina. Da una ventina d’anni la monarchia inglese ha permesso al pubblico la visita degli interni del palazzo nei mesi di agosto e settembre quando la famiglia reale è assente. A Buckingham Palace tutti i giorno alle 11.30 si può assistere, tra la folla di turisti, alla cerimonia del cambio della guardia, cioè il cambio di turno della Foot Guards of the Household Regiment nella sua uniforme rossa e con il colbacco di pelo.

Kensington Palace, costruito nel 1605 e ristrutturato in stile neoclassico, è stato invece la residenza reale dal 1689 fino a quando il neo-incoronato re Giorgio III ha trasferito la corte a Buckingham Palace.

Adesso il palazzo ospita alcuni uffici e delle stanze private di alcune componenti della famiglia reale: in particolare, l’ospite più famoso del palazzo è stata la principessa Diana dopo il divorzio da Carlo; da marzo a ottobre si può visitare l’edificio con i ritratti della famiglia reale, e una collezione di abiti e costumi reali. Il Palazzo si trova in zona Hyde Park, all’estremità Ovest dei Kensington Gardens.

I teatri londinesi.

Situato nei pressi di Covent Garden, zona West End, il Theatre Royal Drury Lane è il teatro operante più antico di Londra.

È stato molto danneggiato dagli incendi subiti dalla città e ricostruito quattro volte (1663, 1674, 1794, 1812): l’ultimo progetto si presentava come una struttura imponente, con pensilina e colonnato.

Il Theatre Royal è ritenuto dai Londinesi e dai turisti uno dei luoghi più infestati dai fantasmi della città.

Un altro teatro famoso e assolutamente da vedere è lo

Shakespeare’s Globe Theatre:

Oltre a un museo la struttura contiene la ricostruzione del Globe, cioè il teatro costruito nel 1599 che aveva ospitato le rappresentazioni delle opere di Shakespeare.

Il teatro con la struttura originaria in legno, è stato ristrutturato nel 1997 e rispecchia le caratteristiche dell’antico teatro, di legno, all’aperto e con posti in piedi. Ogni anno ospita numerose rappresentazioni da maggio a settembre di cui almeno una shakespeariana, recitata da soli uomini in costumi elisabettiani.

Il Royal Albert Hall è un edificio progettato dal principe Alberto dopo la Great Exhibition del 1851, e ispirato all’architettura degli anfiteatri romani. Inaugurato nel 1871, il teatro aveva una cupola di vetro e ferro che è poi stata sostituita con una copertura di materiale fonoassorbente e di alluminio per evitare i problemi di rifrazione cui era soggetta. Oggi la sala è sede di concerti, festival, balletti e numerosi eventi culturali. Il teatro si trova nel quartiere di Hyde Park, appena a Sud dei Kensingtone Gardens.

I ponti della City.

La città di Londra nasce e si sviluppa intorno al Tamigi: è per questo che i ponti sono strutture fondamentali e parte del paesaggio urbano tipico della capitale britannica. Il ponte più antico è il London Bridge, situato in corrispondenza della City: è stato costruito in età romana ed è rimasto l’unico ponte della città fino al 1750.

Il ponte successivo al London Bridge in direzione Est, altrettanto famoso e simbolo di Londra, è il Tower Bridge (che comunica con la Tower of London), di età vittoriana, realizzato con due torri neogotiche e caratterizzato da un vivace colore blu.

Dal 1894 fu aggiunto al ponte un meccanismo levatoio, che ancora oggi funziona permettendo alle barche di navigare il Tamigi.

Moderno e davvero unico è invece il Millennium Bridge, esattamente al centro tra la City e la Southbank. è stato inaugurato nel 2000 e chiuso immediatamente dopo per ondeggiamenti dovuti al peso dei pedoni: dopo 18 mesi di lavori il ponte è stato risistemato ed è oggi in funzione. La struttura moderna e asimmetrica collega le sponde del fiume dalla Tate Modern alle vicinanze di St. Paul’s Cathedral.

Le chiese di londra.

Anche dal punto di vista religioso la città di Londra è sempre stata il centro dei culti e della religione della Gran Bretagna, anche se storicamente l’evangelizzazione della Britannia alla fine del 500 è stata condotta da Sant’Agostino nominato “Arcivescovo di Canterburyâ€, invece che di Londra per questioni organizzative. Oltre alla storia e all’architettura degli edifici, le chiese più importanti sono famose per essere il luogo dove si svolgono tutte le cerimonie di Stato della famiglia reale.

La cattedrale di san Paolo.

Ultimata nel 1710 dopo la distruzione di una chiesa precedente a causa del Grande Incendio, la cattedrale di San Paolo (St. Paul’s Cathedra)l è uno dei più famosi edifici di Londra progettati da Wren ed ha, ancora oggi, il primato di avere la cupola più grande della città, che è anche un ottimo punto panoramico per una vista dall’alto del Tamigi e di Londra. Tra gli eventi importanti ospitati dalla chiese, il più noto è forse il matrimonio di Lady Diana e il Principe Carlo. La cattedrale, situata nella zona della City, si può visitare tutti i giorni e il biglietto d’entrata è comprensivo dell’audioguida (intero £ 4); molte domeniche la chiesa ospita un concerto d’organo gratuito.

Westminster Abbey.

In questo luogo, nel pieno West End di Londra, sono stati celebrati i più importanti riti religiosi del paese e sono stati incoronati tutti i sovrani inglesi dal 1066 in poi (eccetto Edoardo V e Edoardo VIII). Architettonicamente la chiesa costituisce il miglior esempio che si può ammirare oggi di stile gotico inglese primitivo, anche se a seguito di interventi di epoche successive ha inglobato diversi stili. L’edificio appare molto imponente dall’esterno, mentre l’interno è diviso in piccole cappelle occupate quasi sempre dalle monumentali tombe dei sovrani (le più famose sono la Queen Elizabeth Chapel e la Chapel of St. Edward the Confessor, fondatore dell’originaria abbazia nell’XI secolo); il transetto a sud ospita il cosiddetto “Poet’s Cornerâ€, Angolo dei Poeti che ospita monumenti tombali e commemorativi dei più celebri autori inglesi. La visita della chiesa è molto facilitata dall’audioguida che viene offerta all’entrata insieme al biglietto d’ingresso (intero £ 15).I

La chiesa di St. Martin-in-the-Fields.

A Trafalgar Square, vicino alla famosa National Gallery, è situata questa chiesa costruita nel XVIII secolo sui resti di due edifici sacri precedenti, risalenti rispettivamente al 1222 e al 1542, e costituisce un incrocio degli stili rococò, classico e barocco. La chiesa svolge moltissime attività: offre assistenza ai senzatetto, ospita la comunità cinese di Londra (organizzando concerti e messe in cinese cantonese e mandarino) e, nella sua sala principale, risuona più di 150 volte all’anno di musica classica e jazz. L’ingresso alla chiesa è gratuito.

I musei e le gallerie di arte.

La versatilità e l'infinita varietà di Londra non può che riflettersi anche sulla sua offerta museale. Se avete tempo da dedicare alla visita delle esposizioni, ce ne sono davvero per tutti i gusti: anzi, quasi sicuramente, vi deciderete a tornare presto a Londra per visitare meglio questo o quel museo. Oltre al British Museum, alla Tate e alla National Gallery, di cui parleremo nei prossimi paragrafi, e che sono famosi in tutto il mondo per la quantità e la qualità delle opere esposte, Londra ospita tanti musei meno conosciuti ma adatti ad ogni tipo di pubblico. Gli amanti del rock, ad esempio, non potranno fare a meno di godersi il British Music Experience (a Nord del quartiere Greenwich) struttura inaugurata nel 2009 e che, ospitando artisti del calibro di David Bowie o degli Iron Maiden, fa dell'interattività il suo forte.

Il Natural History Museum a South Kensington, nella zona di Hyde Park, vi immergerà nelle inimmaginabili meraviglie della natura, dai dinosauri alle querce giganti; chi preferisce la scienza e la tecnica, invece, avrà di che divertirsi allo Science Museum, collocato appena a fianco del Natural Histoy Museum.

Al Petrie Museum, nel pieno di Bloomsbury il quartiere culturale per eccellenza del West End, per chi volesse evitare le folle del British, è possibile vedere più di ottantamila oggetti di archeologia egizia. Dopo tutta questa cultura, però, forse è ora di passare qualche ora di spensierato fascino con i vostri figli: cosa c'è di meglio, allora, del vicinissimo Pollock Toy Museum e della sua collezione di tradizionali marionette inglesi? Dopo questa rapida panoramica, veniamo ai tre musei imperdibili di Londra.

British Museum.

Fondato a metà del XVIII secolo a partire dal patrimonio artistico personale dello scienziato sir Hans Sloane, oggi il British possiede più di sei milioni di oggetti capaci di raccontare la storia dell'uomo fin dalla sua comparsa sulla terra, anche se solo una parte di essi è esposta al pubblico, per evidenti ragioni di spazio. La sede del museo è in Great Russell Street. Dalla Stele di Rosetta ai fregi del Partenone, da Leonardo a Michelangelo, dalle mummie egiziane alla Stanza dell'Orologio: la ricchezza del British è indescrivibile; se volete attraversare i secoli spostandovi semplicemente da una sala all'altra, questo è il posto migliore per farlo. Il museo è nella zona più centrale di Londra, nel quartiere di Bloomsbury, prevede un ingresso libero ed è aperto dalle 10 alle 17.30 di da sabato a mercoledì, dalle 10 alle 20.30 giovedì e venerdì (l’ingresso e la Great Court da giovedì a sabato sono aperti fino alle 23)

Superata la sua elegante facciata in Trafalgar Square, tra i quartieri di St. James’s e Leicester Square, la National Gallery vi schiuderà (gratuitamente) il suo patrimonio di oltre duemila dipinti, che vanno dalla metà del '200 al '900. Il nucleo originario della National Gallery era molto piccolo: addirittura trentasei dipinti. Il museo però è cresciuto costantemente grazie alla saggia opera dei suoi direttori: pur non raggiungendo le dimensioni dei grandi musei europei, la collezione della National brilla per qualità. Gli amanti della pittura inglese potranno ammirare Constable e Turner. Largo spazio è lasciato soprattutto alle opere del rinascimento italiano: Giovanni Bellini, Botticelli, il Correggio, Leonardo (con il suo capolavoro Vergine delle Rocce), Filippo Lippi, Pinturicchio. Ma lo sguardo della National Gallery si estende anche sulla pittura fiamminga (Rembrandt, Rubens, Van Gogh, Bosch), francese (Degas, Renoir), spagnola (El Greco, Goya). Insomma, i colori di tutta Europa a portata d'occhio. L’ingresso alla galleria non si paga, mentre per le mostre temporanee i costi variano e il museo è visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 18 (il mercoledì dalle 10 alle 21).

Tate Modern.

Il fascino della Tate inizia prima ancora di metterci piede dentro. L'edificio situato nella zona della South Bank che la ospita, infatti, è un'ex centrale termoelettrica: pensare a tanta bellezza artistica, in un contesto così particolare, vale già la visita. La centrale, con la sua ciminiera alta quasi cento metri, fu riconvertita in spazio museale nel 1995 ed inaugurata nel 2000. La Tate Modern ospita sia un'esposizione permanente (gratuita), sia esposizioni momentanee (a pagamento). All'interno della mostra permanente, potrete ammirare gli artisti più significativi dell'arte dello scorso secolo: Modigliani, De Chirico, Mondrian, Picasso, Pollock, Magritte, Klee, Kandinsky...e solo per citare alcuni nomi! La galleria è aperta tutti i giorni dalle 10 alle 18, ma il venerdì e il sabato prolunga l’orario di apertura fino alle 22).

I monumenti.

Oltre a chiese e musei tra i più famosi in tutto il paese, e oltre alle strutture architettoniche che si possono osservare passeggiando per la città, come i palazzi, i teatri e i ponti, Londra è famosa per alcuni monumenti che, immortalati in fotografie e cartoline magari insieme ai tipici autobus rossi, costituiscono i simboli della città.

Tower of London.

La torre di Londra, situata al lato est del quartiere City, lungo il Tamigi, (visitabile dalle 9 alle 17.30 dal martedì al sabato e dalle 10 alle 17.30 domenica e lunedì da marzo a ottobre, mentre da novembre a febbraio la chiusura avviene un’ora prima; il biglietto intero viene £ 18) è il monumento storico per eccellenza di Londra. Benchè il nome possa ingannare, la Tower è in realtà un vero e proprio castello, proprietà del re dagli anni del regno di Guglielmo il Conquistatore (dal 1066). La struttura comprende diversi edifici, adibiti nel corso degli anni a funzioni di tutti i tipi (residenze, prigioni, cappelle, magazzini per fabbricare la polvere da sparo ecc.) e oggi ospitanti diverse collezioni (la più famosa è senza dubbio la raccolta dei gioielli della regina, ma sono interessanti anche le collezioni di armi o le iscrizioni lasciate sulle pareti dai condannati imprigionati e talvolta giustiziati nell’edificio, come Tommaso Moro o Anna Bolena). Storia, misteri e violenza, anche all’interno della famiglia reale (ad esempio la Wakefield Tower sembra essere stata il teatro dell’assassinio di Enrico VI durante la Guerra delle Due Rose, e la Bloody Tower, “Torre Insanguinataâ€, il luogo dove furono rinchiusi e poi uccisi il principe Edoardo V e il fratello, pretendenti al trono), si uniscono in questo luogo senza dubbio pieno di fascino, visitato da più di 2.000.000 di turisti all’anno.

Houses of Parliament, il palazzo del parlamento londinese.

Dominano il quartiere di Westminster nel West End le Houses of Parliament (o meglio il Palace of Westminster) costruite, in pieno stile neogotico, da Barry tra il 1840 e il 1860. La parte più antica del palazzo è la Westminster Hall che risale al 1099: la sua copertura in travi di legno a vista è la più grande opera di carpenteria medievale britannica che ci è giunta. I visitatori sono ammessi, gratuitamente, all’interno del palazzo durante le sedute parlamentari (perciò nei mesi estivi e durante le festività di Natale e Pasqua le visite sono sospese) e, al di là di una vetrata installata per questioni di sicurezza, possono seguire i dibattiti dei membri del governo sui diversi temi giornalieri, illustrati sulla bacheca che si trova al lato dell’ingresso.

Big Ben.

All’esterno delle Houses of Parliament è collocata la Clock Tower, Torre dell’Orologio, che ospita uno degli orologi più famosi del mondo, in quanto al suo interno è custodita la campana chiamata Ben dal nome dell’architetto che presiedeva ai lavori per la terminazione della torre (Benjamin Hall), pesante più di 13 tonnellate, che dal 1924 segnala l’arrivo dell’anno nuovo per migliaia di persone che vi si riuniscono sotto la notte di capodanno.

Il nome “Big Benâ€, proprio della campana, è oggi attribuito a tutta la torre, che può essere visitata solo dai residenti nel Regno Unito sotto richiesta.

Altre cose da vedere.

Questo elenco non esaurisce però le cose da vedere a Londra: una delle magie della città è, infatti quella di girare per i quartieri e le piazze, lasciandosi affascinare da tutto ciò che vediamo intorno. Gli artisti di strada di Covent Garden, i negozi e le più famose vie dello shopping, i curatissimi parchi e le suggestive abitazioni londinesi, strette, in mattoncini o bianche, anche al di là dei percorsi turistici, non smetteranno mai di stupirci.

Parchi.

Londra è ricchissima di parchi, luoghi dove i londinesi si rifugiano al primo raggio di sole o per le rapide pause pranzo, dove ballerini, pattinatori e artisti di strada allietano il relax e dove si possono fare curiosi incontri con diversi animali (tra cui gli scoiattoli, che si avvicinano e raccolgono le briciole di pane che gli vengono offerte). I più famosi parchi di Londra sono:

Greenwich Park (nell’omonimo quartiere situato a Sud del Tamigi), primo parco dei monarchi inglesi, attualmente è stato segnalato come patrimonio dell’Unesco per la presenza dell’Old Royal Observatory e della linea del meridiano;

Hyde Park (zona centrale del West End), prima di proprietà dei monaci di Westminster, poi preso nel 1536 da Re Enrico VIII;

I Kensington Gardens (confinante a Ovest con Hyde Park), il parco dove è ambientata la storia originale di Peter Pan (ricordato con una statua) che ospita i giardini italiani e l’Albert Memorial;

Regent’s Park (dove inizia la zona di North London), famoso per un laghetto navigabile, per il roseto e soprattutto per lo spettacolare zoo di Londra.

Quartieri e piazze.

Non si può visitare Londra senza perdersi almeno una volta nelle strade dei singoli quartieri: ogni zona di Londra ha infatti una sua atmosfera che si percepisce soltanto lasciandosi andare alle suggestioni del luogo. Assolutamente da vedere è la zona di Notthing Hill, quartiere residenziale di alto livello, caratterizzato da abitazioni bianche o dai colori pastello, dove è stato ambientato l’omonimo film con Hugh Grant e Julia Roberts (in Blenheim Cres numero 13, una traversa di Portobello Road, si trova la libreria “The travel Bookshoop†dove sono state girate le scene più famose del film).

Di tutt’altro genere, ma altrettanto imperdibile, è Piccadilly Circus.

Questo crocevia stradale si anima di sera, quando i cartelloni pubblicitari intorno ai palazzi colorano la piazza di luci al neon e allegria.Gli autobus notturni, la famosa alta statua dell’Angel of Christian Charity (scambiato per Eros) e le insegne pubblicitarie fanno di Piccadilly un luogo di incontro.

Costruita nel 1819 per rendere più scorrevole l'intenso traffico della zona, venne rammodernata nel 1928 con lavori che ne modificarono l'aspetto originario.

Un altro luogo da cartolina che affascina al solo sguardo è la maestosa Trafalgar Square, centro della città, caratterizzato dalle imponenti statue dei leoni e dalle bandiere inglesi, luogo di molte iniziative culturali, nonché sede della National Gallery. Anche il quartiere di Soho merita una passeggiata: il quartiere non ospita veri e propri monumenti, ma è centro di vita, sperimentazione e energia di Londra; a Soho si trovano la comunità cinese (Chinatown), locali gay, teatri, zona a luci rosse e pub, ma anche negozi eleganti, come a Carnaby Street, centro della moda anni ’60 oppure importanti cinema, come quelli di Leichester Square, che, ospita prime cinematografiche di rilievo in un ambiente ricco di cultura, come è testimoniato dalle statue di uomini di scienza e spettacolo conservato nel giardinetto della piazza.

Il quartiere di Bloomsbury e Russell Square ospitano eleganti dimore dove in passato abitarono intellettuali come Dickens, Virginia Woolf, Darwin e poi Bob Marley (per qualche mese) e dove oggi risiedono famiglie della media e alta borghesia, tra storia, cultura e tradizione.

Tamigi e Little Venice.

Passeggiare lungo il Tamigi o navigare sulle sua acque, magari al tramonto, sono forse le più classiche, ma anche le più belle esperienze che si possono vivere in una Londra romantica: la sponda sud, chiamata Thames Mile, offre per circa 2 km una passeggiata incantevole, più o meno dal London Eye fino al Tower Bridge, da cui si possono ammirare i ponti più noti della città, si può fare un giro nel mercatino dei libri usati sotto il Waterloo Bridge o si possono cavalcare i cavallini colorati di una giostra. Navigando il Tamigi sui battelli che organizzano delle piccole crociere si potrà invece osservare la città da un punto di vista particolare, quale doveva essere, ad esempio, quello dei commercianti che arrivavano a Londra via mare: oggi molte di queste crociere partono al tramonto e, quando la città si illumina di tutti i colori, offrono una romantica cena a bordo.

Altro posto speciale di Londra è Little Venice, una parte nascosta della città, sorta lungo i canali nati dall’incrocio tra Regent’s Canal e Grand Union Canal: (qui la città si colora di verde e tranquillità, lasciando immaginare una pittoresca vita vissuta sulle barche ormeggiate, tra gatti, salici e i riflessi dell’acqua.

Divertimenti londinesi per grandi e piccini.

Insieme alle attività culturali e alle visite didattiche, Londra offre infinite possibilità di divertirsi esplorando allo stesso tempo la città. I tour tematici sono, a questo proposito, estremamente efficaci per visitare dei posti particolari ed alternativi. Uno di questi è il giro che segue le tracce di Jack lo Squartatore, il misterioso serial killer che tra il 1888 e il 1889 uccise almeno cinque prostitute nella città di Londra: il tour, che parte dalla stazione Aldgate East quasi tutte le sere, ripercorre i principali luoghi del crimine, con un misto di curiosità e paura. Lasciando perdere le scene del crimine, un altro divertimento che permette allo stesso tempo di addentrarsi nel centro storico ma anche in zone più particolari della città da visitare assolutamente, è il giro dei mercatini di vintage e d’antiquariato che popolano strade e quartieri di Londra, facendo la felicità di donne, ragazze e amanti dello shopping particolare.

Per gli appassionati di giardinaggio, sarà invece divertente e istruttivo visitare l’orto botanico di Kew Gardens: oltre a esplorare le serre Vittoriane e le migliaia di specie di fiori e piante contenute, i giardini di Kew ospitano spessi eventi come concerti o esposizioni speciali.

Per chi viaggia con i bambini Londra è una città molto comoda perché vi si può trovare davvero di tutto: oltre ai luoghi già citati, di cui alcuni particolarmente indicati per i bambini, come il Natural History Museum o il Pollock Toy’s Museum, la città offre diverse attività che faranno la felicità dei più piccoli e che renderanno questo viaggio indimenticabile per tutta la famiglia.

Madame Tussauds, il museo delle cere.

È il celebre museo delle cere di Londra, in zona Marleybone, nel West End: al suo interno si possono ammirare le riproduzioni di cera di personaggi famosi, dai politici, agli uomini sportivi, alle celebrità dello spettacolo, continuamente aggiornate a seconda dei gusti del pubblico; poiché ci si può accostare alle statue di cere fin quasi a toccarle, è possibile scattare fotografie accanto ai propri idoli, alla famiglia reale, agli uomini di cultura ecc. L’ingresso è dalle 9.30 alle 17.30 da lunedì a venerdì, dalle 9 alle 18 sabato e domenica, ma conviene prenotare il biglietto online per evitare le frequenti lunghissime code; il costo del biglietto, comprendente altre attività come un simpatico trenino e una visione in una sala cinema 4D, è di £ 28.

La famosa ruota panoramica di Londra: Il London Eye.

Per i bimbi (e i grandi) più coraggiosi e che non soffrono di vertigini, il London Eye, la famosa ruota panoramica di Londra, collocata nella South Bank, lungo il Tamigi in prossimità del ponte di Westminster, può offrire un’amozione unica e un punto d’osservazione privilegiato per ammirare Londra dall’alto. La ruota panoramica si trova lungo la South Bank ma è visibile in diverse zone della città, al punto da costituire ormai uno dei simboli della città. Per salire su una delle 32 cabine di vetro (contenenti fino a 28 persone) e compiere un giro di circa mezz’ora per un massimo di 135 metri di altezzi, si spendono £ 17 (nei mesi autunnali, tutti i giorni dalle 10 alle 20, a maggio, giugno e settembre dalle 10 alle 21, a luglio e agosto dalle 10 alle 21.30).

Luoghi di Harry Potter.

Per la massima felicità dei più piccoli diverse compagnie organizzano dei tour di Londra alla scoperta dei luoghi dove sono state ambientate le scene del romanzo e del film del maghetto di Londra che frequenta la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts : l’entrata al Paiolo Magico con l’acceso a Diagon Alley, il famoso binario 9 e tre quarti da dove parte l’Hogwart’s Express, il palazzo che è stato il set per le scene interne alla banca Gringott, la cabina telefonica da dove si accede al Ministero della Magia, il Millennium Bridge che viene distrutto nel penultimo episodio della saga ecc.

Dove fare shopping.

A Londra lo shopping è di casa: per tutte le tasche e per tutti i gusti, Londra è piena di negozi, boutique, grandi centri commerciali, mercatini all’aperto e al chiuso, che vendono prodotti di tutti i generi. Passeggiando per le zone centrali e durante gli spostamenti per raggiungere le cose da visitare non si farà fatica a individuare i luoghi adatti alle nostre esigenze e ai nostri gusti. Alla breve panoramica su mercatini e negozi che segue, si dovrà aggiungere un consiglio generale: le strade laterali e gli angoli nascosti sono sempre il posto migliore per fare acquisti e per trovare negozi originali, perciò guardiamoci sempre intorno e trasformiamo anche i nostri giri di shopping in ricerche e scoperte della città.

Mercatini.

Nei mercatini di Londra si può trovare di tutto: il mercato di Brixton (nell’omonimo quartiere a South London) è cosmopolita e specializzato, oltre che in abbigliamento e oggetti di varia tipologia, in prodotti alimentari provenienti da tutto il mondo; nella famosa Portobello Road, a Notthing Hill ha invece sede il mercato preferito dai londinesi, dedicato il sabato all’antiquariato e la domenica al mercatino delle pulci e al vintage, ma presente tutti i giorni con negozi e banchi lungo la via: oggetti etnici, quadri e antiquariato si trovano soprattutto verso Notthing Hill Gate, menre sotto la Westway si ha una maggiore concentrazione di CD e libri a basso costo, abiti, scarpe e abbigliamento vintage; il mercato più visitato dai turisti è Camden (appena nel North London), formato in realtà da quattro mercati che si fondono (Camden Market, Camden Canal Market, Camden Lock Market, Stables), dove si possono trovare prodotti di tutti i tipi, da oggetti di bassa qualità dedicati ai turisti, a oggetti d’epoca e lavori d’artigianato; a metà tra piazza turistica, galleria per le passeggiate dei londinesi e mercatino vero e proprio, Covent Garden, cuore del West End, è un posto splendido dove camminare guardandosi intorno e dove fare acquisti, soprattutto nella North Hall che ha negozi di souvenir e d’artigianato oppure nella Jubilee Hall dove il lunedì vi è un mercato dell’antiquariato e durante il week end d’artigianato.

Negozi.

Parallela alla realtà dei mercatini, a Londra è impossibile non acquistare qualcosa. CD e libri anche a prezzi scontati si possono trovare sia in grandi catene come Borders, sia in storici negozi: per quanto riguarda i libri la migliore libreria di Londra è Foyle’s, dove ogni richiesta, anche quelle di libri dai titoli più astrusi, verrà ben accolta. Per l’abbigliamento Londa è sicuramente una città della moda: le ultime e più moderne tendenze si accostano a una sfrenata passione per il vintage, il tradizionale buon gusto inglese si affianca a trasgressione ed eccentricità. Chi cerca eleganza, tradizione e qualcosa di esclusivo può trovare negozi costosi ma unici a New Bond Street e dintorni, o a Notthing Hill, mentre per la moda giovane ed economica delle grandi catene Oxford Street e Regent Street rimangono le più frequentate. È necessario fare un salto, anche solo per vedere, nell’affascinante quartiere di South Kensington, nei grandi magazzini Harrods, in Brompton Road numeri 87-135: strutturato su 5 piani (i piani superiori contengono parrucchiere e centro massaggi), Harrods vende di tutto, a prezzi abbastanza all’alti, da tutti i tipi di articoli per bambini (piano 4), ai mobili a altri oggetti d’arredamento (piano 3), con un vasto reparto per la casa, con una zona dedicata al Natale aperta tutta l’anno (piano 2), dagli abiti da donna e da cerimonia, alla biancheria di classe (piano 1), dagli accessori, alla profumeria e ai prodotti alimentari, tra cui i famosi tè (piano 0) e infine dall’abbigliamento alla cancelleria (piano -1).

Gli itinerari:

Cosa vedere in 1 giorno a Londra.

Un giorno è sicuramente troppo poco per vedere anche solo le attrazioni più importanti di Londra. Lasciando fuori da questo itinerario i musei e le gallerie d’arte più importanti (che richiederebbero in realtà un giorno di visita ciascuno), inseriamo in questo itinerario i luoghi più storici imperdibili, l’attraversamento di un parco per respirare un po’ di atmosfera londinese, a scelta un luogo trafficato e affollato simbolo della vita della città, poi un luogo centrale per la vita culturale di Londra e infine un mercato al coperto: scendiamo alla fermata della metro Westminster, affacciamoci per vedere dalla riva il Westminster Bridge e osserviamo da fuori il Big Ben e le Houses of Parliament; poi visitiamo per prima cosa gli interni della Westminster Abbey, poi attraversiamo a piedi St. James Park fino ad arrivare a Buckingham Palace; usciamo percorrendo le strade del Green Park e prendiamo la metro fino alla fermata Piccadilly Circus (per ammirare la famosa piazza) oppure fino a Oxfors Circus (per osservare una delle vie dello shopping più frequentate). Raggiungiamo poi Trafalgar Square e infine Covent Garden e la sua atmosfera romantica e rilassata, con il mercato e gli artisti di strada.

Cosa vedere in 2 giorni (o in un week end).

1° giorno: La prima parte dell’itinerario sarà uguale: Houses of Parliament, Big Ben, Westminster Abbey, e, passando per St. James Park, Buckingam Palace. Da qui possiamo percorrere o percorrere il Mall oppure tornare indietro e prendere la storica Whitehall, ma entrambe portano comunque alla Strand che ci permette di arrivare direttamente a Trafalgar Square, da cui proseguiremo fino a Covent Garden: già con questo giro avremo visitato alcuni dei posti più storici e più caratteristici di Londra fino ad arrivare a un luogo pittoresco e suggestivo. Dopo una sosta rilassante (o di acquisti) a Covent Garden, potremo raggiungere con la metro la Torre di Londra e visitarla.

2° giorno: poiché Londra è famosa in tutto il mondo per i suoi musei, sarà conveniente in un itinerario di due giorni prevedere e inserire, il secondo giorno, la visita di un museo, sebbene chiaramente limitata a un giro veloce: a seconda dei nostri interessi potremo scegliere il British Museum per la storia e le collezioni ai reperti antichi o la National Gallery se amiamo la pittura. In seguito raggiungiamo con la metro la Cattedrale di St. Paul e da lì attraversiamo il moderno e suggestivo Millennium Bridge fino ad arrivare alla Tate Modern: avremo così inserito nel nostro itinerario una presenza dell’architettura e dell’arte contemporanea, molto forti a Londra. Se abbiamo tempo, proseguiamo la passeggiata lungo il Tamigi fino ad arrivare al Globe Theatre dove, se abbiamo voglia e saremo fortunati, ci potremo fermare per uno spettacolo.

Cosa vedere in 3 giorni (o in un week-end lungo).

In un itinerario di 3 giorni è possibile aggiungere qualche momento in cui, alla visita dei monumenti e delle attrazioni della città, si affianca la vita nella vera atmosfera londinese, comprensiva di pause nei parchi e mercatini. Cominciamo perciò il giro dalla direzione opposta:

Il 1° giorno possiamo recarci con la metropolitana a St. Paul per visitare la chiesa e poi, passeggiando per le strade della City, arrivare fino alla Tower of London, storico edificio che ci darà un’idea della storia e del fascino, anche misterioso, della città e al Tower Bridge da cui potremo ammirare il Tamigi. Prendiamo la metro e visitiamo un primo museo a nostra scelta tra la National Gallery e il British Museum. Dopo la visita, che sarà comunque breve, potremo passeggiare tra Camden Town (per unire il pittoresco agli acquisti), Oxford Street (via dello shopping), Soho (per avere una idea della multiculturalità di Londra), Piccadilly Circus, dove possiamo fermarci la sera.

Il 2° giorno verrà inaugurato con una visita alla moderna Tate Gallery, magari con la colazione alla caffetteria all’ultimo piano che offre una meravigliosa vista sulla città e sul Millennium Bridge. Percorriamo poi la sponda sud del Tamigi, fino al London Eye: da qui percorrendo il Westminster Bridge arriveremo al Big Ben, alle Houses of Parliament e infine alla Westminster Abbey, che è assolutamente obbligatorio visitare all’interno per immergersi nella storia di Londra. Usciti dalla chiesa, percorriamo le strade di St James Park fino ad arrivare a Buckingham Palace, e poi fermiamoci nel Green Park. Da qui, possiamo scegliere se riposarci nel parco fino al tramonto o se dedicarci all’esplorazione dei vicini magazzini Harrods per lo shopping.

Il 3° giorno dedichiamolo al divertimento e alle spese: la mattina (specialmente se nel week-end) andiamo in uno dei mercatini: Portobello Road è forse il più caratteristico della città. Poi potremo visitare il museo delle cere di Madame Tussauds, fare un giro sul London Eye o esplorare le meraviglie del Natural History Museum. Più tardi, prendendo la metro, potremo spostarci nel quartiere di Greenwich per vedere l’Osservatorio, oppure fare un giro a Camden Town per poi passeggiare tra i canali di Little Venice.

Cosa vedere in 4 o 5 giorni.

Avendo la possibilità di visitare la città per 4 o 5 giorni, potremo arrivare a vivere un po’ meglio la città, anche se per conoscere Londra ci vogliono anni e talvolta, come si dice, nemmeno gli abitanti di Londra ci riescono del tutto. Con questi giorni a disposizione, però, riusciremo a lasciarci guidare dalla città stessa, senza dover per forza avere sempre la cartina in mano e i tempi ristretti. Possiamo dividere in questo caso il nostro itinerario in base alle zone, in modo da limitare gli spostamenti con i mezzi e da aumentare la libertà di passeggiare.

Il 1° giorno possiamo vedere la zona più a ovest del West End, cioè Westminster, Houses of Parliament, Big Ben, St. James Park, Buckingham Palace, Green Park e concludere eventualmente con un giro al museo delle cere (dove arriveremo con la metropolitana).

Il 2° giorno lo dedicheremo alla zona più a Est, cioè Oxford Street, Piccadilly, Covent Garden, Soho, British Museum, Trafalgar Square e National Museum, per terminare con Camden Town e Little Venice.

Il 3° giorno sarà quello della city e della Tower Hill e poi della sponda sud del Tamigi a partire dalla Tate Gallery (che potremo raggiungere in metro oppure a piedi percorrendo il Millennium Bridge), visitando sia la Tate sia il Globe Theatre e arrivando al London Eye; se arriviamo in quella zona al tramonto, pensiamo all’eventualità di una crociera sul Tamigi per concludere in bellezza la giornata.

Il 4° giorno comincerà con una visita a Portobello Road e a Notthing Hill, dove prenderemo tutto il tempo necessario per lo shopping e per l’esplorazione del quartiere residenziale. Da lì possiamo spostarci a sud verso Kensington (dove possiamo visitare Kensington Palace), proseguire con lo shopping da Harrods, rilassarci ad Hyde Park e poi girare nel grazioso quartiere di Chelsea.

Se abbiamo anche un 5° giorno a nostra disposizione, utilizziamolo per spostarci in una zona del tutto nuova: visitiamo il quartiere (caratterizzato da edifici classici ed eleganti), il parco e l’osservatorio di Greenwich in mattinata e nel pomeriggio spostiamoci verso Nord, attraversando il Tamigi con il tunnel pedonale storico (risale al 1902). Arrivati alle Docklands potremo esplorare questo paesaggio così diverso dal resto della città, pieno di grattacieli e strutture moderne.

Cosa vedere in una settimana.

Una settimana a Londra è il periodo giusto per aggiungere agli itinerari descritti in precedenza, il tempo da dedicare allo shopping più mirato, alle attrazioni più curiose e a una visita più tranquilla dei musei, ma anche a qualche spettacolo culturale, come una rappresentazione di teatro, un musical o una prima cinematografica e ai divertimenti serali che, con dei programmi troppo serrati, finiscono spesso per essere messi da parte. Rispetto all’itinerario descritto in precedenza, prendiamo con più calma, ad esempio, il programma del 2° giorno e dividiamolo in due, dedicando una giornata (ad esempio il 2° giorno) a una passeggiata più orientata verso Covent Garden, Trafalgar Square e National Gallery, fermandoci la sera in uno dei teatri della zona, e l’altra giornata (ad esempio il 6° giorno) al British Museum, a Camden e a Little Venice e aggiungiamo, a seconda dei gusti, il tour guidato (o fatto da noi) dei luoghi di Harry Potter o di Jack lo Squartatore.

Per l’ultimo giorno possiamo inserire la visita di un nuovo museo, come quello del Rock o quello delle scienze, o la visita dello zoo e di Regent’s Park, e un giro per gli ultimi acquisti, a seconda del nostro budget o nei mercatini, come quello di Brixton, o nelle vie dello shopping più esclusivo.

Le dieci cose da vedere assolutamente: Londra da non perdere.

Per concludere diamo un elenco delle cose veramente imperdibili di Londra. Questa lista è un consiglio delle attrazioni culturali più famose della città, dei simboli londinesi, dei monumenti storici che al solo sguardo comunicano qualcosa della lunga vita della capitale britannica. Non è necessario vederli tutta durante la prima visita a Londra: anzi, la voglia di portare a termine la lista senza correre, dedicando a ogni elemento il giusto tempo per la visita, potrà essere una buona motivazione per concedersi un secondo viaggio in questa straordinaria città.

Cosa vedere nei dintorni di Londra.

Per chi è già stato a Londra o risiede nella città per molto tempo, un’escursione, anche giornaliera, nei paesi e nelle cittadine vicine sarà molto utile per capire la differenza di Londra dal resto del paese, ma anche per respirare un po’ di aria buona e atmosfera originaria britannica.

Oxford.

A circa 60 km da Londra troviamo Oxford che, oltre ad essere una cittadina molto simpatica, vanta il primato di essere la prima città universitaria d’Inghilterra.

È visitata da molti uristi che ne ammirano i college (sinonimo di qualità e alta istruzione), l’architettura, risalente al medioevo e l’atmosfera studentesca.

Da visitare sono la Biblioteca Boedliana e il Christ Church College (più antica universitù della Gran Bretagna).

Stonehenge.

Stonehenge dista più di 100 km da Londra ma è uno dei siti preistorici più famosi e le sue origini destano ancora curiosità e mistero: vedere i grossi monoliti allineati tra di loro e disposti a circolo, il cui significato è ancora dubbio e inspiegabile, sarà molto affascinante.

Castello di Windsor.

Molto vicino a Londra (circa 30 Km), Windsor e il suo castello costituiscono una forte attrattiva per i turisti: costriuto durante i primi anni del XI secolo, il castello fu abitato da molti sovrani ed è oggi quasi interamente visitabile; da non perdere la Cappella di S. Giorgio e le stanze reali altamente decorate.

Nottingham.

Più distante da Londra rispetto alle località citate sopra c’è Notthingam, che dista 176 Km dalla capitale (circa 3 ore di pullman). La cittadina, risalente probabilmente al medioevo, è famosa perché vi è stata ambientata la storia di Robin Hood, ricordato oggi da una statua; si possono vedere inoltre un museo e un castell

I piatti tipici della cucina londinese.

La cucina londinese non è tra le più famose, e, anzi, vanta una pessima fama: tradizionalmente gli inglese fanno colazione con piatti unti e pesanti, mangiano fish and chips a tutte le ore e hamburger tutti i giorni. Oggi, però, la cucina londinese sta scoprendo una nuova tradizione gastronomica e anche i pub si stanno adeguando a un tipo di cucina più raffinata, che prevede la realizzazione di piatti della tradizione con tocchi di originalità. Piatti tipici, in diverso modo rivisitati, sono il “roast-beef con lo Yorkshire Pudding†(una focaccia cotta al forno che contiene il sugo della carne), i “pie†(sformati di carne di maiale) realizzati in modi e specialità diverse, e il vero “fish and chips†(pesce a scelta tra platusso, merluzzo o haddock, una varietà simile al merluzzo, ricoperto di pastella e fritto), cucinato possibilmente in una buona friggitoria.

Oltre al cibo non dimentichiamo la vera specialità degli inglesi, il tè, un vero e proprio rito del pomeriggio, cui gli inglesi rinunciano raramente: tazze di porcellana, quattro chiacchiere in relax e musica dal vivo.

Se la cucina inglese non ci fa impazzire, nessuna città è tanto ricca di ristoranti e locali di tutte le etnie e di tutte le tradizioni gastronomiche del mondo quanto Londra. Ristoranti italiani, cinesi, tailandesi, giapponesi, francesi, turchi, ecc. si affacciano in tutte le strade della capitale e talvolta hanno una qualità molto elevata.

Per uno dei migliori fish & chips della città si può andare nello storico Golden Hind, in Marleybone Lane, che da 90 frigge merluzzo e altre varietà di pesce con patatine, in olio buono e con una pastella delicatissima.

Per fare una vera e propria colazione all’inglese possiamo recarci dal Simpson’s in the Strand (sullo Strand) che offre di prima mattina, nel menù più ricco: salsiccia, pancetta, uova, pomodoro, funghi e toast, succo, caffè, cereali e paste.

St John Bread & Wine, in Commercial Street, è un locale molto carino per un pasto con tipico menù inglese, senza spendere molto.

Per la cucina cinese consigliamo il New World, in Gerrard Place, grande locale su tre piani, che fa girare sui nastri trasportatori tutte le più famose specialità cinesi

Londra By night.

In una città come Londra non possono mancare i divertimenti notturni: oltre a teatro, musica dal vivo, cabaret, i pub, i locali notturni e le discoteche offrono proposte per tutti i gusti ed eventi sempre molto particolari. Ogni quartiere ha i suoi locali e, più o meno, copre tutti i gusti musicali (dal rock al jazz classici della musica londinese, alla haous, hindie, electro, ecc.); particolarmente all’avanguardia è comunque la zona dell’East London e di Soho. La serata dei londinesi è molto frenetica e spesso, anche se programmata in un modo, si ritrovano mai in locali dove mai avrebbero pensato di andare per seguire il concerto di un gruppo all’avanguardia.

Locali.

La prima parte della serata, subito dopo il lavoro, viene dedicata dai Londinesi alla birra dei pub. Tra i pub storici della capitale troviamo il George Inn, a Bourugh High street, risalente al 1676: ancora oggi ha una galleria riservata alle carrozze. Un pub di Covent Garden non frequentato dai turisti, arredato con reperti e cimeli della musica pop, è il Cross Keys, in Endell Street: oltre ai boccali di birra il locale propone ottimi fritti misti piccanti. Per ascoltare musica dal vivo di genere rock si può invece andare a Camden, al Barfly Club, locale storico che ha visto nascere Oasis, Muse e altri gruppi.

Discoteche.

chi vuole divertirsi tutta la notte tra folle scatenate di giovani non può perdersi i programmi delle vere e proprie discoteche di Londra. Il Fabric, in Charterhouse street è un grandissimo club, molto famoso anche tra i turisti che lo affollano, insieme ai londinesi, fino a formare delle vere e proprie code all’ingresso, soprattutto il sabato(quando la serata dura fino alle 7 di mattina) o venerdi (sera del Fabric Live, dove intervengono i dj più famosi del mondo). Il Ministry of Sound di Gaunt Street è un’altra leggendaria discoteca di Londra che ospita i migliori dj di techno, house e electro.

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