Curarsi con le erbe

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In questa guida vedremo come curarsi con le erbe. Fin dall’antichità per curare i più svariati disturbi si è ricorsi ai rimedi naturali, grazie alle cosiddette erbe officinali, le cui proprietà risultavano un toccasana per la salute. Il loro impiego sempre più diffuso è inoltre dovuto alla scarsa fiducia verso i medicinali a base chimica, da molti visti con sospetto e timore a causa degli effetti collaterali.

Di seguito vi illustreremo quindi le origini dell’uso delle erbe officinali, quali sono le erbe più utilizzate in senso curativo e per quali sintomi sono particolarmente indicate.

Il termine “officinale” attribuito alle erbe curative presenti in natura deriva dal termine latino “officina” con il quale si faceva riferimento agli antichi luoghi in cui si procedeva all’estrazione e sperimentazione dei principi attivi dalle piante per realizzare oli essenziali, tisane, unguenti, decotti, infusi, impacchi in grado di alleviare dolori e curare diverse patologie. In assenza dei medicinali da noi ritenuti oggi tradizionali, le erbe sono state per secoli l’unico rimedio conosciuto per curarsi, radicandosi in alcuni paesi fino a generare una vera e propria medicina popolare. Con l’affermarsi della medicina moderna si è anche messo molto in discussione l’uso delle erbe a scopo curativo ritenendo riduttivo il loro impiego. Ad oggi invece, grazie allo sviluppo della medicina omeopatica e fitoterapica i benefici derivanti dall’utilizzo di queste erbe sono stati studiati e portati alla luce, ottenendo grande successo specie tra coloro i quali ritengono i medicinali chimici più dannosi che altro.

Vediamo quindi quali sono le erbe principalmente usate per curarsi facilmente reperibili sul mercato.

Ananas: il gambo dell’ananas è ricco di un particolare succo che trova applicazione medica grazie agli enzimi in esso contenuti che possono assorbire una grande quantità di proteine, e per questo è molto utilizzato a scopo dimagrante. Le capacità antiinfiammatorie lo rendono poi utile anche nei prodotti per la cura della cellulite.

Il Carciofo ed il Cardo mariano: appartenenti alle Asteracee, questi vegetali sono conosciuti per le loro proprietà depurative che trovano il principale utilizzo per la purificazione del fegato e per la digestione.

Il Finocchio: definita erba carminativa, il finocchio ha grandi capacità di assorbimento pertanto è utilizzato per curare problemi intestinali e diarree. Tipicamente usato in forma di tisana è fondamentale nella cura della ritenzione idrica e si da anche ai lattanti spesso disturbati da gonfiore intestinale e diarrea.

La Bardana: dai più chiamata “lappa” questa pianta ha delle grandi potenzialità come antisettico, per questo molto utile alla cura della pelle ed in particolare dell’acne, in quanto la sua azione antibiotica funge anche da cicatrizzante, disinfettante e drenante.

Echinacea: nasce spontaneamente nell’America del Nord e grazie alle sue grandi proprietà immunologiche viene nella maggior parte dei casi utilizzata per prevenire e curare le forme influenzali, come hanno tramandato gli indiani d’America. Ha un forte potenziale sulle difese immunitarie e come tonico.

Guaranà: ricavata da una liana dell’Amazzonia è un ottimo stimolante che serve a migliorare la resistenza fisica e la tonicità, infatti recenti studi hanno dimostrato che la sua composizione chimica ha molto in comune con la caffeina.

Soia: della soia sono particolarmente utili gli isoflavoni, sostanze fondamentali per la cura dei sintomi della menopausa come l’insonnia e la sudorazione, le vampate di calore e gli attacchi di panico.

Ginseng: il ginseng è ricco di sostanze energetiche, per questo è molto usato contro le forme di stanchezza fungendo quindi da stimolante e tonico. In Cina ha da subito trovato largo impiego ma oggi è ampiamente diffuso anche in Occidente.

Consigli utili: per quanto curarsi con le erbe sia definito “naturale” è molto importante essere comunque sotto controllo medico o di un erborista specializzato poiché anche i prodotti a base di erbe possono avere degli effetti collaterali. In primo luogo un effetto spiacevole può essere quello di reazioni allergiche a determinate erbe, inoltre certi rimedi potrebbero risultare insufficienti rispetto al problema da risolvere per cui potrebbero essere degli ottimi integratori alla cura medica, ma non l’unica soluzione. Inoltre bisogna considerare che con i rimedi naturali la cura ha inevitabilmente tempi più lunghi e quindi bisogna avere la pazienza di attendere il loro effetto.

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