Cosa fare in caso di infortunio sul posto di lavoro? a chi rivolgersi? Ne avete solo sentito parlare e cercate qualche informazione in più? A queste e altre domande cerca di dare risposta la guida che segue.
E’ un incidente avvenuto mentre ci si trovava all’opera sul posto di lavoro che comporti inabilità temporanea o permanente. E’ considerato infortunio sul lavoro anche il cosiddetto infortunio in itinere, ossia occorso durante il tragitto casa – luogo di lavoro e viceversa. Qualora non si rispettino le modalità ed i tempi per la denuncia degli infortuni, il datore di lavoro può incorrere in pesanti sanzioni e quindi è consigliabile attenersi alla procedura prevista. Tali obblighi gravano sia sul lavoratore che sul responsabile della struttura (datore di lavoro).
In caso di infortunio mortale o se la prognosi medica è maggiore a 3 giorni.
Colui che si infortuna deve informare immediatamente l’unità amministrativa alla quale appartiene (datore di lavoro), in mancanza rischia di perdere il diritto all’indennità prevista per inabilità temporanea o assoluta per i giorni anteriori a quando l’evento è stato reso noto al datore di lavoro. Quindi deve recarsi al primo pronto soccorso o dal proprio medico per accertare l’entità dell’infortunio, facendosi rilasciare un certificato medico con la prognosi. Nel caso in cui si decida e si possa tornare a lavorare entro il periodo di astensione lavorativa certificata non ci sarà bisogno di nessun’altra documentazione, mentre se si dovesse prolungare l’assenza è obbligatorio presentare un altro certificato medico. In ogni caso, al momento del ritorno in ufficio bisogna munirsi di un ultimo certificato medico che attesti l’idoneità alla ripresa del proprio servizio, con o senza postumi.
Il datore di lavoro, dal momento in cui è venuto a conoscenza dell’infortunio (ricezione certificato medico che attesti l’inabilità dal lavoro per oltre tre giorni), dispone di 48 ore per denunciarlo all'INAIL ed alla locale Autorità di pubblica sicurezza o al Sindaco del Comune, in mancanza del Comando di P.S. Qualora il primo certificato indica una prognosi inferiore ai 3 giorni, ma poi interviene un secondo certificato che sposta in avanti la presunta data di guarigione, portante a oltre 3 i giorni complessivi, i 2 giorni di cui dispone il datore di lavoro per la comunicazione all’INAIL e Autorità di P.S., decorrono dal momento in cui gli viene recapitato questo secondo certificato.
Se però il termine di scadenza cade di domenica o comunque in un giorno non lavorativo, la denuncia deve essere inviata entro il primo giorno lavorativo non festivo, tenendo presente che il sabato è considerato lavorativo. In caso di infortunio mortale la comunicazione dovrà essere fatta immediatamente, a mezzo fax o per telegrafo entro le 24ore. Se l’infortunio avviene su territorio straniero, la denuncia va presentata al primo comando di P.S., quando si rientra nel territorio italiano. La denuncia è dovuta anche nei confronti di propri familiari rispetto ai quali sussiste un rapporto di lavoro subordinato.
Il modello di denuncia infortunio (Mod. 4-Prest. scaricabile anche dal sito internet dell’INAIL), opportunamente firmato dal responsabile della struttura (datore di lavoro), si compone di 4 sezioni:
La denuncia di infortunio, corredata del certificato medico, può essere consegnata sia a mano che inviata a mezzo raccomandata all’INAIL (che ha assorbito anche l'Istituto di previdenza per il settore marittimo -IPSEMA - a far data dal Luglio del 2010) ed al Comando di P. S. o al Sindaco del Comune, in mancanza del Comando di P.S. – In caso di raccomandata ai fini del rispetto dei termini di presentazione, si fa riferimento alla data di spedizione. La denuncia va integrata con i certificati medici successivi e con quello finale che certifica l’idoneità a riprendere il lavoro.
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