Suggerimenti, consigli e puntualizzazioni per affrontare la poco conosciuta "dipendenza affettiva" ma pericolosa come altre più diffuse e sponsorizzate, perché troppo spesso capita di vergognarsi di parlare dei propri problemi finendo col trascurarli ed il web può essere un ottimo consulente iniziale.
La dipendenza affettiva è di norma sottovalutata, anche se comporta notevoli conseguenze, grandissima sofferenza psichica, che compromette l’idea che abbiamo di noi stessi, la nostra autostima a livello personale e sociale.
Quindi già ritrovarsi su questa pagina è un piccolo passo per arrivare a contattare uno specialista, iniziare un percorso terapeutico che aiuterà a ricostruire il nostro equilibrio ed iniziare un nuovo progetto di vita.
Capita spesso che sintomi e conseguenze si accavallino, quindi prima di iniziare a parlare delle terapie per uscirne accertiamoci di esserne affetti.
In amore, in amicizia o in altri legami sociali esiste molte volte un grado di dipendenza che è inscindibile dal sentimento che proviamo per l’altra persona, questo è un caso di forte attaccamento non di dipendenza.
Ma ci sono casi in cui ci si trova di fronte ad una vera e propria patologia, si tratta di quelle relazioni di coppia in cui un partner dipende totalmente dall’altro, ponendolo come unico oggetto del suo amore, dei suoi pensieri e delle sue azioni, in pratica il benessere dell’altro prima di tutto.
La felicità del proprio partner a tutti i costi, questo lo scopo della persona dipendente nonostante le conseguenze che tutto ciò porta.
Abbiamo già accennato all’abbassamento dell’autostima ma non delle paure, come quella di perdere il proprio amore, dell’abbandono e della separazione ma anche della solitudine e della distanza e di mostrarsi per quello che realmente si è, forte gelosia, rancore e rabbia verso il partner, ma soprattutto senso di colpa, senso di inferiorità, di vergogna e totale dedizione al partner finendo per annullarsi.
Prima di tutto c’è una premessa da fare, qualunque terapia si decida di intraprendere bisogna avere pazienza e non pretendere che ne si esca subito, il tempo è alleato, perché aiuterà a curare anche le più grandi ferite ma bisogna non aver fretta.
Detto questo le fasi riconoscibili sono tre:
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