Educare i figli
Articolo realizzato dalla redazione
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Questa guida si propone di esporre dei semplici consigli su come crescere ed educare i propri figli nel modo più consono.
Educare i propri figli non è un compito semplice, richiede pazienza e amore. Spesso una coppia si trova da sola a dover affrontare queste difficoltà, senza magari il supporto dei propri genitori o di qualcuno che abbia più esperienza nel campo, ma sente comunque la necessità di cercare un qualche aiuto che li faccia essere degli ottimi genitori.
Ecco quindi dei suggerimenti su cosa bisognerebbe fare e cosa non fare.
Ricordiamo che comunque non sono leggi scientifiche, ma solo dei consigli, non bisogna quindi prenderli alla lettera, ma trarne spunto per cercare di educare i propri figli nella maniera più giusta.
Cosa fare:
- I vostri figli hanno bisogno di voi. Cercate quindi di trovare il tempo per giocare, parlare o comunque stare insieme a loro, anche se magari ciò richiede dei sacrifici o delle rinunce.
- Insegnategli i giusti valori. E’ sbagliato pensare che i figli ne acquisiranno dei propri una volta cresciuti, in realtà essi hanno bisogno di una guida che li educhi, altrimenti potrebbero adottere i valori sbagliati dei media, dei compagni di classe o altro. I genitori devono impegnarsi a dare il buon esempio, soprattutto su quelle cose che pretendono da loro. Se state tutto il giorno, per esempio, a guardare la televisione, di certo vostro figlio sarà tentato ad imitarvi. Allo stesso tempo, insegnategli anche il valore di certe rinunce.
- Se vostro figlio commette più volte uno stesso errore o comunque sembra avere una sorta di debolezza su uno stesso difetto non bisogna sgridarlo, ma aiutarlo con parole di incoraggiamento a superare gli ostacoli. Affidategli sempre degli incarichi adeguati e non pretendete delle imprese eccezionali, ma dategli il giusto tempo per migliorare, rispettando i suoi tempi di maturazione. Non bisogna pretendere che capisca delle situazioni complesse quando non ha ancora i mezzi adeguati per farlo.
- Spesso si deve avere molta pazienza con un bambino e per non sentire i suoi capricci tendiamo ad accontentarlo. Ciò è sbagliato dobbiamo invece imparare a sapere dire di no, quando è necessario, spiegandogli magari il motivo, in modo che gli sia chiaro il perché.
- Favorire sempre il loro spirito di iniziativa. I bambini non devono aver paura di esprimersi, né devono reprimere la loro fantasia.
- E' importante esigere obbedienza, ma magari in toni amichevoli. Quello che in realtà è fondamentale è creare un rapporto basato sul rispetto reciproco. Se rispetterete i vostri figli, anche loro lo faranno di conseguenza.
- Spesso è importante anche sgridare e castigare. Non bisogna però essere dei genitori autoritari, ma bisogna rimproverare i propri figli sempre in maniera giusta e metterli in punizione senza eccessiva severità. Ma soprattutto ciò non deve mai essere uno sfogo della propria rabbia o del proprio umore, altrimenti il bambino sarà disorientato e non capirà quali sono le reali azioni che non deve fare. Cercare di essere quindi il più possibile coerenti. Infine, usare gli schiaffi il meno possibile, in modo che quel gesto “violento” sarà ricordato solo per poche cose davvero importanti. In ogni caso, comandare non servirà, poiché porterebbe i bambini a dei sentimenti di rabbia e ad un comportamento ostile, oppure li renderanno timorosi, oppure potrebbero interpretare le minacce come una provocazione e fare quelle azioni sbagliate solo per vederne le conseguenze.
- Concedere un minimo di fiducia e di autonomia, anche se qualche volta si verrà in un certo senso ingannati.
- Incoraggiare la loro autostima, altrimenti cresceranno insicuri. I bambini sono degli individui in formazione e saranno vulnerabili ad ogni commento che ricevono. Per lo stesso motivo quando li rimproveriamo bisogna puntare su cosa hanno fatto in quella situazione e non a come sono in generale.(“sei stato cattivo con tua sorella oggi” al posto di “sei un bambino cattivo”) Allo stesso modo bisogna fare con gli elogi, altrimenti cresceranno superbi. In ogni caso il castigo non è mai la soluzione migliore, è meglio tentare di esigere puntando sull'affetto, sul fatto di averci deluso, così impareranno a fare le cose per amore.
- Cercare di coinvolgere il più possibile i bambini nelle decisioni familiari, in modo da farli sentire parte integrante e fondamentale della famiglia, accogliendo le loro proposte anche quando sono le più insensate.
- Non sempre, ma cercate di evitare i premi materiali. I vostri figli, in questo modo, non si aspetteranno un premio per ogni buona azione, ma devono percepire la nostra gioia per aver fatto qualcosa di buono.
- Naturalmente ascoltate i vostri figli con pazienza, cercando di capire a fondo le loro difficoltà, i loro sbagli e il motivo di essi e la loro tristezza. Cercate di mantenere le promesse fatte.
Cosa non fare:
- Non alimentate la competizione tra fratelli, ponendo uno come modello e facendo frustranti confronti.
- Scherzare o cambiare argomento quando vostro figlio ha bisogno di parlare di qualcosa lo farà sentire ignorato e ferito e inizierà ad imparare ad esprimere i suoi sentimenti altrove. Per lo stesso motivo non bisogna rispondere alle loro domande con un “non lo so” annoiato, ma essere sempre partecipi e presenti per lui.
- Fargli delle domande in tono inquisitorio e insistente può portare il bambino a credere che non si abbia fiducia in lui.
- Compatire e consolare non sempre risulta utile. A volte il bambino potrebbe percepire di non essere capito e vedere le rassicurazioni come tentativo di bloccare ciò che prova.
- Anche consigliare non è sempre necessario. Infatti i figli potrebbero interpretare questi consigli come incapacità dei genitori di credere che il bambino possa trovare soluzioni proprie.
- Assolutamente non ridicolizzare o umiliare, ciò potrebbe avere effetti devastanti sull'immagine che si creerà vostro figlio di sé stesso.
- Non giudicatelo troppo, altrimenti sarà indotto a nascondervi i propri sentimenti.