Giochi per anziani ossia un modo per aiutare i nostri nonni a passare delle ore in allegria e spensieratezza, dimenticando acciacchi e preoccupazioni. Vediamo perché è importante curare questo aspetto e in che modo è possibile aiutarli a riempire le loro giornate.
L’aumento della vita media e il miglioramento delle condizioni di salute degli anziani pone delle esigenze che qualche tempo fa erano praticamente inesistenti. La nostra società ha visto negli ultimi decenni mutare profondamente la struttura del nucleo familiare, la durata della vita media e la percezione della cosiddetta terza età . La prima constatazione che spontaneamente viene fare è che oggi si vive più a lungo e meglio rispetto al passato. I progressi fatti dalla medicina, infatti, hanno non solo allungato la vita media ma sono riusciti ad eliminare molti disturbi che rendevano la vecchiaia un periodo di sofferenza e malattia. In effetti lo standard qualitativo si è notevolmente alzato e i nostri anziani sono molto più arzilli e più in forma di quanto non accadeva ai loro coetanei del passato. Questo fa si che essi abbiano ancora una serie di energie e di tempo da impiegare per se stessi e per gli altri. Di tutt’altro tono è, invece, la constatazione che essi sono spesso più soli di quanto non accadeva quando la famiglia non era ancora mononucleare e i vecchietti vivevano in casa circondati dall’affetto e dalla compagnia di figli e nipoti. Oggi, infatti, i figli spesso vivono a chilometri di distanza e sono oberati da impegni lavorativi che lasciano loro poco tempo da dedicare alla cura o semplicemente alla compagnia degli anziani genitori. Quando anche i nipotini si vedono poco, è facile che la solitudine apra la via alla depressione… per fortuna i nonni odierni hanno trovato delle nuove forme di aggregazione presso circoli e centri ricreativi per anziani in cui giochi e svaghi diventano un fondamentale momento di aggregazione, un’occasione per uscire di casa e scambiare qualche chiacchiera con dei conoscenti oppure per fare nuove amicizie. I giochi li aiutano a mantenere alto l’umore e, nello stesso tempo, li stimolano a restare attivi e a giovarsi dei progressi della scienza senza lasciarsi andare fisicamente e psicologicamente. Questo tipo di attività diventa poi fondamentale nelle case di riposo in cui gli anziani si trovano a vivere lontano dalle loro abitudini e attività consuete avendo davvero tante ore vuote da riempire con attività piacevoli e allegre. Inoltre i giochi di gruppo in realtà di questo tipo diventano dei momenti fondamentali per creare o rinsaldare i legami tra i vari ospiti e aiutarli nella socializzazione. I giochi possono essere, infine, degli strumenti utili per il recupero di disabilità fisiche, per stimolare la memoria, per curare depressione e problemi psichici.
La scelta dei giochi da proporre agli anziani non è immediata. Non a caso è nata recentemente una nuova figura professionale ossia l’animatore per anziani che, dopo aver seguito un corso, si occupa proprio di questo tipo di attività . Per la verità sarebbe sempre auspicabile che gli anziani abbiano un ruolo attivo e non siano fruitori passivi di giochi e attività ricreative pensati per loro da altri. In questo senso sono realtà molto positive quei centri ricreativi ideati e gestiti dagli anziani stessi. Un modello rudimentale può essere rintracciato nei piccoli paesi in cui i vecchietti si incontrano al bar o in piazza per giocare a carte o a scacchi. Naturalmente questa autonomia e iniziativa nella gestione del tempo libero presuppone che gli anziani in questione siano dotati di tutti i requisiti fisici e psichici capaci di renderli autonomi. In caso contrario la presenza di animatori esterni diventa necessaria. Spetta a loro creare momenti di socializzazione, far emergere le capacità e le energie sopite degli anziani, affiancarli e aiutarli a sentirsi ancora giovani!
Soprattutto nelle grandi cittĂ si tengono annualmente dei corsi per la formazione di queste figure professionali o per una ulteriore specializzazione. Molti sono pubblicizzati e proposti anche sul web.
I giochi da proporre agli anziani devono essere misurati sulle loro abilità fisiche e psicologiche, non dovrebbero affaticarli né mortificarli. Devono, inoltre, essere modellati sugli obiettivi di questo tipo di attività ossia socializzazione, valorizzazione dell’anziano e svago.
Un’attenzione particolare va riservata alle attività delle case per anziani: in questi luoghi, infatti, gli anziani si sentono talvolta costretti oppure possono svilupparsi degli attriti o dinamiche di gruppo conflittuali. Un circolo ricreativo, invece, è un luogo in cui l’anziano va sempre spontaneamente e se ne ha voglia proprio perché stimolato dal desiderio di svagarsi e stare in compagnia. In generale sarebbe il caso di evitare giochi solitari oppure giochi che creano eccessiva competizione, magari penalizzando i soggetti più deboli. Che si tratti di un circolo ricreativo o di una casa di riposo, bisognerebbe sempre diversificare le attività in modo che ciascuno possa avere l’opportunità di cimentarsi in qualcosa in cui riesce bene. Da prediligere, in generale, i giochi che favoriscono un’atmosfera di sereno confronto e di allegria, quelli che migliorano l’autostima dell’anziano e quelli che ne migliorano la mobilità fisica evitando uno stile di vita troppo sedentario. Una cosa molto importante è evitare che i giochi appaiano puerili: alcuni potrebbero mortificarsi, altri sentirsi sminuiti e offendersi!
Il grande classico dei giochi per anziani è sicuramente rappresentato dalle carte che permettono, tra l’altro, di sbizzarrirsi in moltissimi giochi diversi stando comodamente seduti attorno ad un tavolo. Questa tipologia aiuta la mente a mantenersi più giovane perchè implica logica e strategia. Le carte, inoltre, riuniscono e fanno stare insieme, stimolano la riflessione e non stancano con movimenti eccessivi. Sono, infine, un “gioco serio” capace di catturare anche i signori e le signore più riottosi a lasciarsi andare. I giochi sono veramente numerosi e possono variare in base al tipo di carte di si vuole utilizzare (si va da quelle classiche a quelle utilizzate per il poker). Inoltre le carte si prestano sia a giochi di gruppo come, ad esempio, sette e mezzo, asso-piglia tutto e simili, sia a giochi di squadra come la briscola, sia a giochi di coppia sia, infine, a diventare uno svago “solitario”. Per giocare a carte basta davvero poco: un tavolo, delle sedie, un mazzo di carte.. qualche fiche se si desidera fare delle puntante.
Una idea carina potrebbe essere quella di organizzare dei tornei: magari mettere in palio dei premi potrebbe aumentare le partecipazioni e anche il divertimento.
Simili alle carte e altrettanto amati sono alcuni giochi da tavolo come la dama e gli scacchi che, tuttavia, hanno il neo di poter essere fatti solo a coppie. Anche in questo caso organizzare dei tornei potrebbe mettere un pò di pepe e ampliare il numero delle partecipazioni. La quantità di giochi da tavolo tra cui scegliere è davvero immensa... di solito, tuttavia, gli anziani preferiscono i grandi classici come il gioco dell’oca e sono meno inclini a sperimentare giochi “troppo moderni”.
Un’idea che potrebbe piacere alle signore è la realizzazione di origami o giochi che mettano a frutto la creatività tipicamente femminile. O ancora si potrebbe pensare a gare di cucina che mettano in mostra o facciano riesumare le loro ricette preferite. Rilassa, mette in moto la fantasia e sviluppa la manualità , invece, la creazione di figure in creta o in cera che saranno graditi sia alle signore sia agli uomini. Su internet o in negozi appositi sono disponibili a costi molto accessibili dei kit completi con dei manuali davvero molto semplici e pieni di idee sfiziose.
Via libera poi a acquerelli, tempere e pennelli: i colori combattono tristezza e depressione!
Una carenza che affligge la terza età riguarda la memoria... perchè non cercare di preservarla o potenziarla con attività giocose e piacevoli? Ottimi a questo proposito i giochi musicali che stimolano piacevoli ricordi con l’ascolto di vecchi brani e stuzzicano la memoria con quiz da fare in gruppo per indovinare autore, anno e titolo della canzone. Un’altra buona idea può essere il karaoke che spinge a cimentarsi nell’esecuzione dei brani ricordando ritmo e parole.
Una galleria di immagini da ricordare o di cui cogliere i particolari: un altro sistema che aiuta memoria e concentrazione e che diventa piacevolissimo se posto in forma di gara.
Pare, infine, che i videogiochi, tanto nocivi per i giovani e i bambini, sia molto utili agli anziani in quanto li aiutano a mantenere vigile sia concentrazione sia la memoria: provare per credere!
I vecchietti moderni, uomini e donne, amano moltissimo ballare… si può rendere questa attività ancora più giocosa e frizzante organizzando delle gare di ballo oppure dei giochi a suon di liscio e tarantella che prevedano scambi di dama, balli di gruppo o a tema, costumi tipici.
Sole, aria pura e natura: il mix giusto per guadagnare in termini di buon umore e di salute. Perchè quindi non organizzare dei giochi all’aria aperta? Si tratta di una buonissima idea purchè non si tentino giochi che richiedono una eccessiva resistenza fisica: generalmente sono da escludere corse, partite estenuanti e simili. Anche in questo caso un gioco che mescoli sapientemente intelligenza e movimento rappresenta un buon compromesso: perchè non organizzare una piccola caccia al tesoro in modo che ogni componente della squadra possa ricavare per sè il ruolo in cui si sente più a suo agio? Oppure si potrebbe portare in giardino un tavolo da ping pong o di calcio balilla e dare il via alle sfide... Bene anche qualche esercizio di ginnastica all’aria aperta magari da fare con un leggero accompagnamento musicale e nelle ore più fresche!
Molti dei giochi che abbiamo citato sono degli svaghi che gli stessi anziani organizzano da sè o comunque per la cui riuscita non c’è bisogno di animatori professionisti. Essi giovano alla salute dell’anziano in quanto lo aiutano a relazionarsi con gli altri e ad aver degli stimoli. Ci sono, tuttavia, dei giochi che in modo specifico intendono aiutare a mantenersi in forma o a recuperare delle abilità perdute. Si tratta di giochi che hanno una funzione riabilitativa e che richiedono l’ausilio di figure professionali dotate di conoscenze specifiche.
Si stanno sempre più scoprendo, ad esempio, i benefici dei giochi in acqua che facilitano i movimenti degli anziani, possono essere utili per recuperare un po’ di agilità , assicurano divertimento e allegria. Si potrebbe poi trasformare in altrettanti giochi gli esercizi fisici riabilitativi: in questo caso il ricorso a personale specializzato è imprescindibile.
L’ultima frontiera dei parchi di divertimento è quella dei parchi creati a misura di anziano con tanti giochi soft, adatti a membra non più agilissime ma ancora desiderose di divertirsi. Ne esistono già più di uno in Cina e in Europa ed altri sono in cantiere per fare fronte alle esigenza della terza età .
Se giocare fa bene agli anziani, giocare con i propri nipotini fa doppiamente bene, aiuta il morale e il fisico e rende più felici anche i bambini!!! Il nonno che si prende cura del nipotino si sente utile, sta in compagnia, fa risparmiare i soldi della bambinaia, riempie di affetto il bambino aiutandolo a crescere sano e felice. Non sono pochi, infatti, i nonni che si riscoprono ancora giovani e pieni di voglia di vivere proprio giocando con i loro nipoti… forse è davvero questa la forma di gioco più naturale che nessun anziano si sentirà mai di rifiutare e a cui non saprà e non vorrà dire di no!
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