È possibile imparare a suonare un nuovo strumento musicale ed avere l’emozione di sentirci in poco tempo dei veri pianisti? Anche se non è facilissimo, con impegno, passione e motivazioni tutti, a qualsiasi età , possiamo imparare a suonare il pianoforte e migliorare progressivamente con un po’ d’esercizio quotidiano.
Si può imparare a suonare il pianoforte a tutte le età , anche se da adulti, come tutte le nuove attività da intraprendere, potrebbe essere più difficile.
Per ottenere risultati migliori ed educare la mente alla musica la cosa migliore sarebbe cominciare da piccoli: il cervello di un bambino è più flessibile di quello degli adulti ed è ancora informazione e perciò assimila nuove informazioni più facilmente. Da bambini, perciò, è più facile educarsi alla musica in generale e questo porterà giovamento nell’imparare le tecniche necessarie per suonare ogni strumento.
Anche da adulti, però, è possibile imparare a suonare il pianoforte sfruttando una concentrazione e una forza di volontà maggiori rispetto a quelli dei bambini.
L’importante, in ogni caso, è avere delle motivazioni ed intraprendere lo studio e l’esercizio con passione: ponendosi continui obiettivi e risultati da raggiungere, arriveremo a imparare la tecnica e il metodo con cui poter studiare e suonare tutti i pezzi che desidereremo.
Il pianoforte è uno strumento di grande tradizione: il primo modello prodotto nella storia fu il cosiddetto “fortepianoâ€, creato da Bartolomeo Cristofori nel 1698 alla corte dei Medici a Firenze. Il funzionamento del pianoforte si basa su delle corde che, percosse da alcuni martelletti collegati e azionati dai tasti della tastiera, producono suoni diversificati.
Esistono oggi diversi tipi di pianoforte, di cui i più comuni sono:
- orizzontale, o a coda: hanno una cassa armonica più ampia e producono perciò un suono migliore.
- verticale: la tavola armonica e le corde sono disposte verticalmente e il pianoforte si sviluppa in altezza. La cassa armonica ha una dimensione minore, quindi la qualità è leggermente minore, ma le dimensioni più ridotte e alcuni accorgimenti (come la sordina, un panno di feltro posto tra le corde e i martelletti per attutirne il suono) lo rendono più adatto per le abitazioni.
Inoltre esistono oggi degli strumenti musicali più comodi e meno costosi che non sostituiscono, né in bellezza né in qualità del suono, il pianoforte, ma possono avvicinare alla musica molte persone; tra di questi abbiamo la pianola, il pianoforte elettrico, la tastiera e il pianoforte digitale. È importante distinguere lo strumento con cui suoniamo: il pianoforte è uno strumento meccanico, e come tale si adatta ai nostri movimenti sui tasti in maniera diversa dagli strumenti elettronici o digitale. Per imparare a suonare il pianoforte sarà bene, perciò, alternare sempre la pratica sullo strumento moderno a quella sul tradizionale pianoforte.
La tastiera del pianoforte è composta da 88 tasti (che coprono sette ottave). Tra di essi si alternano (intervallando gruppi di due e tre tasti neri) 52 bianchi, con le sette note, e 36 neri, che contengono le cosiddette alterazioni, cioè di bemolle e i diesis. Il tasto bianco che precede la successione di due tasti neri è il punto di riferimento della tastiera (così come della scala fondamentale) è il “doâ€, detto anche “do centraleâ€.
La soluzione migliore sarebbe cominciare col prendere delle lezioni. Le prime lezioni, infatti, saranno dedicate allo studio della teoria musicale, per prendere confidenza con le note, cominciare a leggere lo spartito e imparare i fondamentali di altezza, durata, intensità e timbro dei suoni.
Per aumentare la dimestichezza con gli spartiti ed avere l’abilità e la velocità a leggere le note necessarie a suonare, sarà utile fare qualche studio di solfeggio: leggendo lo spartito ad alta voce, rispettando la durata di ogni nota e stabilendo il ritmo con le mani, riusciremo a capire ed immaginare, più o meno, quale sarà l’effetto sonoro del testo letto nello spartito.
Parallelamente cominceremo con esercizi di base e studi sulla tecnica, con i quali progressivamente impareremo:
Non c’è né un limite minimo né un limite massimo per imparare a suonare il pianoforte: soltanto con poche ore di impegno potremmo essere in grado di poggiare le mani sulla tastiera ed eseguire, in qualche modo, dei brani semplici, di cui conosciamo già il motivo; d’altro canto, però, suonare il pianoforte è una vera e propria disciplina e come tale non ci sarà mai un punto di arrivo in cui potremo dire di aver imparato tutto: una volta imparata e perfezionata la tecnica, inoltre, l’esecuzione dipenderà dalle coloriture e dal sentimento che riusciremo ad esprimere al testo musicale. Inoltre, il tempo necessario ad apprendere tecniche, movimenti ecc. cambia da persona in persona e non serve, perciò, avere fretta di ottenere alcuni risultati entro un certo limite di tempo. In generale dovrebbero essere sufficienti pochi giorni di esercizio non prolungato ma quotidiano per imparare a leggere correttamente lo spartito e qualche mese per svolgere gli esercizi primari utili al miglioramento della tecnica e cominciare ad eseguire i primi pezzi.
Oltre ai tradizionali metodi di insegnamento, applicati soprattutto grazie all’aiuto di un insegnante, è possibile imparare anche attraverso altri sistemi:
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