Andare in vacanza col cane è l’unico modo per potersi concedere un periodo di svago senza la necessità di affidare alle cure di sconosciuti il proprio amico a quattro zampe. A seguire, qualche “dritta” per scegliere la meta che meglio concilia le proprie esigenze con quelle dell' ospite, per una cosiddetta vacanza dog-friendly.
Per quanto riguarda l’accesso alle spiagge, stabilita la destinazione, dovrete consultare le locali disposizioni regionali e comunali: in linea di massima l’accesso ai cani subisce limitazioni nel periodo da Giugno a Settembre, di cui è opportuno informarsi per evitare di trovarvi in difficoltà una volta arrivati sul posto.
Organizzare la vacanza con l'amico a quattro zampe sarĂ molto diverso a seconda della destinazione: una vacanza al mare prevede limitazioni diverse rispetto ad una vacanza in montagna o in campagna.
Se decidete di portare fido con voi per una vacanza a mare, tenete presente che molte strutture private accettano i cani, pervia pagamento di una tariffa d’accesso, ma non permettono il loro ingresso in acqua; altre sono attrezzate anche per il “bagno” del vostro cane, ma spesso presentano tariffe da capogiro. La scelta migliore sarebbe quella di cercare una spiaggia libera dove non vi siano cartelli comunale che ne vietano l'accesso.
In ogni caso, è bene valutare se vale la pena di portare Fido in spiaggia, non sempre disposto a patire il sole e la sabbia cocente. Potrebbe essere più opportuno cercare, oltre ad una spiaggia tollerante, una struttura ricettiva provvista di servizio di dog-sitting, nel qual caso potrete scegliere se lasciare il vostro amico in albergo o portarlo con voi, a seconda delle condizioni climatiche e dell’affollamento della spiaggia.
Come per la vacanza a mare, anche in questo caso la scelta migliore sarebbe quella di optare per una struttura in cui è previsto il servizio di dog-sitting, non per scaricare fido alle cure di estranei, ma per evitare situazioni in cui potreste dover “obbligarlo” a stare in luoghi non a lui consoni, oltre che per non condizionare il vostro meritato riposo. Considerate ad esempio che vi si presenti la possibilità di una giornata alle terme, o al centro benessere: il vostro compagno a quattro zampe non potrà di certo entrare! Quindi, dovreste decidere se perdete questa opportunità di ulteriore relax, o lasciarlo solo tutto il giorno in camera, mentre nel caso di struttura con servizio di dog-sitting, il responsabile del servizio si prenderebbe cura di lui.
Se per la vostra vacanza varcherete i confini nazionali le cose potrebbero complicarsi o semplificarsi a seconda della vostra meta e delle leggi ivi vigenti. Informarsi sulla legislazione del posto diventa indispensabile, non solo per essere certi di non infrangere le norme del posto, ma anche per potersi difendere adeguatamente in caso di eventuali gesti di intolleranza “gratuita” che la presenza del vostro cane potrebbe suscitare.
Al riguardo, di grande aiuto risulta la consultazione dei tanti siti che si occupano dei viaggiatori con cani al seguito: è possibile imbattersi in racconti dettagliati con esperienze positive e negative e nomi di strutture consigliate e recensite da chi ha avuto modo di testarle di persona. Una volta evidenziate alcune possibili destinazioni e strutture, bisogna verificare quali servizi (bar, ristoranti, fast food) vi lasceranno entrare con il vostro cane e quali no: potrete così operare un’ulteriore selezione.
Se vi state recando in una città d’arte dovrete ricordarvi di controllare i regolamenti per gli spostamenti con mezzi pubblici: ad esempio a Firenze fino a qualche anno fa erano ammessi sui mezzi pubblici solamente i cani guida per non vedenti con museruola e cani di piccola taglia, tenuti in braccio e provvisti di guinzaglio e museruola; a Roma invece erano ammessi anche i cani di media taglia, provvisti di guinzaglio e museruola e muniti di biglietto. A Parigi potevano accedere ad autobus e metropolitane esclusivamente i cani di piccola taglia a patto che fossero sistemati in un trasportino, mentre per i cani di media e grossa taglia facevano eccezione solamente i cani guida e i cani dei servizi di vigilanza, muniti di museruola.
Non bisogna mancare di controllare le norme d’accesso a Parchi pubblici, musei, piscine, stazioni termali, ecc. Non è affatto scontato che le strutture all’aperto accettino i cani, e viceversa, che una struttura “chiusa” ne vieti l’ingresso: in alcune strutture acquatiche all’aperto infatti non è possibile accedere in compagnia di animali, e al contrario in alcune strutture museali, nel caso di cani non “trasportabili” in braccio, i guardiani sono disposti a fare da dog-sitter fino al termine della vostra visita.
A scopo orientativo, vi potrà essere d’aiuto sapere che da una recente ricerca è emerso che Trentino Alto Adige, Toscana ed Emilia Romagna sono tra le regioni che maggiormente accolgono i cani nei luoghi di villeggiatura.
Per quanto riguarda l’aereo, in linea di massima non si incontrano difficoltà a trasportare l'ospite a quattro zampe, a patto di far tenere alla compagnia una dettagliata descrizione del cane. Ricordarsi inoltre che le disposizione in genere sono valide solo nel territorio nazionale: una volta all’estero potrebbero subire delle significative variazioni, potrebbe essere richiesto, ad esempio, un certificato sanitario, che attesti le buone condizioni di salute del cane.
E' necessario informarsi se il peso e le dimensioni del compagno a quattro zampe rientrano nei requisiti per il trasporto in cabina, o se sarà necessario un trasporto in stiva: nel primo caso, informarsi sul tipo di trasportino che la compagnia richiede (rigido o morbido) e non dimenticare guinzaglio e museruola; nel secondo caso diventa necessario procurarsi una gabbietta della grandezza adeguata alla taglia del cane, assicurarsi che la stiva sia pressurizzata e climatizzata, porre un cartello con la dicitura “ Transport of live animals” (trasporto di animali vivi) e informare l’equipaggio della presenza del compagno di viaggio.
In Italia sul treno sono ammessi gratuitamente gli animali di piccola taglia, trasportati in braccio o nel trasportino. Per i cani di media e grossa taglia è necessario munirsi di un biglietto “speciale” pari al 50% del prezzo pieno del viaggio e accomodarsi in una vettura che ne consente l'accesso: di tanto è opportuno informarsi in biglietteria, al momento dell’acquisto del biglietto. Per viaggiare in cuccetta o nei vagoni letto in compagnia del cane è necessario disporre dell’intero scomparto, onde evitare che le persona che mal sopportano la presenza del cane debbano condividerne il viaggio.
All’estero in linea di massima c’è maggiore tolleranza sulla presenza di cani in treno: informatevi sulla necessità di munirvi di biglietto e sulla presenza di eventuali zone riservate ai nostri amici.
La nave è di certo il mezzo di trasporto che ci sentiamo di sconsigliare a chi vuole viaggiare con Fido: pochissime compagnie tollerano la presenza di animali sulla nave. Diventa necessario prepararsi ad affrontare tutto il viaggio in compagnia del cane sul ponte, oppure sistemarlo in una gabbia/canile nella zona riservata a “stipare” gli ospiti a quattro zampe.
Di sicuro bisogna evitate di lasciare il cane in macchina: le temperature della stiva ed il grado di umiditĂ nuocerebbe gravemente alla sua salute dell'ospite.
Per il trasporto in macchina, soprattutto se da soli alla guida, bisogna predisporre di una cuccia da sistemare nel baule dell'auto, per evitare che Fido possa distrarre il guidatore. Se si dispone di spazio, con l'ausilio di una rete divisoria ed un telo di protezione, è possibile creare una zona riservata al solo ospite. Ricordarsi di fare delle soste frequenti e di non tenere nell’abitacolo una temperatura troppo differente da quella dell’ambiente esterno: gli shock dovuti a cambi repentini di temperatura non fanno bene né al nostro fisico né all'ospite.
Importante al momento della prenotazione è specificare la taglia del cane; molte strutture non la chiedono, ma storceranno il naso alla vista di cani di taglia media o grossa. Ciò non toglie che esistono strutture maggiormente dog-friendly che vi fanno sentire a vostro agio anche con un Rex o un Lessie.
Anche nel caso di pernottamenti “all’aperto”, ricordarsi di controllare che la struttura sia dog-friendly. Come abbiamo già detto, non è affatto scontato che lo stare all’aperto implichi necessariamente tolleranza! Nel caso di campeggi in tenda, ad esempio, informarsi sulle misure di sicurezza (museruola, guinzaglio…) che si chiede di adottare, per esempio durante la notte.
CORRELATI
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di piĂą o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
come-fare casa-e-giardino motori tasse animali lavoro matrimonio hobby sport informatica cucina bellezza affari-e-finanza gravidanza domande-e-risposte salute-e-benessere viaggi