Lavorare nel turismo può solleticare la fantasia di molti giovani. Il settore insieme a quello dello spettacolo è quello che ha il maggior appeal. L'Italia d'altra parte è uno dei paesi mondiali a maggior vocazione turistica e per le bellezze paesaggistiche e per la ricchezza del suo patrimonio artistico archeologico. Ma sicuramente farsi largo in tale settore data la vastità del campo non è semplice e per tale motivo negli ultimi tempi sono sorti un gran numero di corsi (naturalmente a pagamento). I campi di applicazione sono vari: da animatore di villaggi turistici (campo contiguo al già menzionato spettacolo) a direttore di albergo, da cuoco a direttore di un agenzia turistica. Va tenuto presente che la Scuola italiana offre in tale campo un percorso formativo e precisamente l' Istituto Professionale Statale per i Servizi Alberghieri e la Ristorazione. Ma vediamo con ordine.
Punto di partenza essenziale per un corretto iter formativo nel campo del settore turistico, inizia con la formazione a livello scolastico ed universitario, seguita eventualmente da specializzazioni post laurea. E’ opportuno scegliere bene già al momento dell’iscrizione alle scuole medie superiori, optando per l’Istituto alberghiero che offre insegnamenti a tema e crea le basi per le successive facoltà universitarie o per affacciarsi al mondo del lavoro.
L’ Istituto alberghiero: offre diversi gradi di formazione con un biennio preparatorio comune, seguito dalla qualifica specialistica. Per il settore turistico si segnalano la qualifica in “Addetto ai servizi di ricevimento” ed il diploma in “Operatore dei servizi turistici”, che si consegue nel biennio post-qualifica. La qualifica professionale di “Operatore dei servizi turistici” prevede la conoscenza di almeno due lingue, la padronanza degli strumenti informatici di base, la conoscenza delle imprese turistiche. Per accedere all’Istituto Alberghiero è necessario l’attestato di licenza media.
La laurea: il corso di Laurea specifico per lavorare nel settore del turismo è quello in “Scienze del Turismo”, rivolto ai diplomati e inserito nella facoltà di Lettere e Filosofia (attivo in molte sedi sul territorio nazionale, come Roma, Ferrara, Milano). Il corso di laurea prevede insegnamenti di cultura di base, come Geografia del Turismo, Economia e gestione delle imprese turistiche, Storia dell’Arte, Letteratura ed Archeologia, nonché lo studio approfondito di almeno due lingue straniere. Tali facoltà, attualmente ad iscrizione libera, sono aperte a tutti i diplomati, di qualsiasi provenienza a livello di scuola media superiore. Oltre alla laurea in Scienze del Turismo, all’interno della facoltà è attivo il corso di Laurea in “Conservazione dei Beni Culturali”, che consente la formazione di Guide specializzate nel settore archeologico o storico artistico, che dovranno poi sostenere l’esame regionale per l’abilitazione a Guida Turistica.
Ampia è l’offerta di Master legati al settore turistico, soprattutto per quanto riguarda l’Economia e il Managment turistico. Sono attivi (presso La Sapienza di Roma) il Master di primo livello in “Progettazione e gestione dei sistemi turistici e del patrimonio culturale”, destinato ai laureati di corsi triennali, magistrali e del vecchio ordinamento. Il master ha la durata di 12 mesi (in aula e stage) per un costo di 3.500 euro. Importante per la scelta di un master è assicurarsi che al termine delle lezioni frontali venga proposto uno stage formativo, che prevede la possibilità di fare esperienze direttamente nel mondo del lavoro, quale trampolino di lancio per un lavoro più o meno stabile.
Elemento fondamentale al termine di ogni ciclo di studi nel settore turistico è quello della pratica presso agenzie o tour operator. La via più facile per l’accesso è la proposta che generalmente segue il termine di un master, mentre altri sbocchi possono essere ricercati nei vari lavori e opportunità stagionali che permettono di formarsi una giusta opinione sul mondo del lavoro nel settore del turismo.
Per lavorare nel settore turistico è necessaria la conoscenza delle lingue straniere, nel numero di almeno due, compresa la lingua di comunicazione internazionale, ovvero l’inglese. Si potranno seguire dei corsi indipendenti o inserire esami di lingua durante la formazione universitaria.
Le agenzie di viaggi o turistiche sono attività commerciali che hanno per oggetto l’offerta di servizi ai viaggiatori: organizzano il viaggio nella sua interezza, dal trasporto sotto varie forme (aereo, nave, treno, bus) alla formulazione di pacchetti completi con soggiorni personalizzati. In Italia solo nel settore delle agenzie turistiche sono impiegate 30.000 persone in circa 10.000 punti vendita.
Le agenzie possono essere in franchising, ovvero affiliate ad un Network a capo di vari punti vendita, o individuali, con contatto diretto con i tour operator delle varie località.
Per lavorare in un’agenzia di viaggio le strade sono essenzialmente due: o tentare un’attività in proprio, magari aprendo un’agenzia in franchising, o cercare di farsi assumere presso agenzie di viaggio, come dipendente, cosa che in genere richiede l’essere in possesso del diploma di Istituto tecnico per il turismo nonché aver svolto un periodo di buon apprendistato. Oltre a questi requisiti tecnici, in entrambe i casi è necessario essere dei buoni comunicatori, soprattutto se indirizzati ad agenzie front office con contatto diretto con il pubblico.
E’ la tipologia di turismo più diffusa nel territorio nazionale italiano, vista la vasta offerta di attrazioni culturali e di patrimonio storico artistico in tutto il Paese. Per lavorare nel settore del turismo culturale è indispensabile indirizzare la propria formazione scolastica verso corsi di laurea specifici, come quello in Operatore dei beni Culturali, che forniscono le nozioni di cultura di base, dall’archeologia all’arte, indispensabili per operare nel settore.
Il massiccio sviluppo turistico spesso ha portato con sé l’inevitabile conseguenza di ingenti danni al territorio e paesaggi, problema che, venuto alla ribalta soprattutto negli ultimi decenni, ha portato alla ricerca di soluzioni che cercassero di recuperare i danni provocati senza crearne di ulteriori, da qui la nascita del cosiddetto turismo sostenibile.
Chi volesse indirizzare la propria attività in questa direzione, dovrebbe cominciare con una formazione specifica, magari partecipando a corsi tipo il Master in Managment del Turismo sostenibile, per accedere al quale è necessario il diploma di laurea triennale, conseguito presso qualsiasi corso di laurea, anche esterno al tema turistico.
Per operare nel settore del turismo sociale occorre avere una formazione specifica, servono dei veri e propri operatori socio-assistenziali, che abbiano frequentato gli appositi corsi Osa: la Laurea in Scienze del Servizio Sociale o Scienze dell’educazione, con programmi mirati all’ambito turistico. Il turismo sociale si basa sul concetto di “socializzazione”, ovvero sulla risposta al bisogno diffuso di relazionalità e di sviluppo dei legami sociali, non necessariamente legati a definite categorie sociali svantaggiate.
Per operare in questo settore la specializzazione per gli operatori parte dalla frequenza di corsi appropriati, come il Master di I livello in Turismo religioso, gratuito e ad accesso libero per chi abbia conseguito il diploma di laurea almeno triennale. Altra modalità per operare nel settore consiste nello specializzarsi in tale fascia turistica tramite la pratica a seguito di un corso di formazione, con stage presso Agenzie che operano nel settore.
Il turismo religioso coinvolge un buon numero di viaggiatori, interessando circa 300 milioni di persone l’anno, con mete diverse, tra le quali una di particolare importanza è proprio l’Italia, vista l’ubicazione della sede del Vaticano e l’importanza di molti centri e santuari religiosi sul territorio e dei relativi pellegrinaggi. Si contano infatti sul territorio Italiano circa 100 mila chiese e 1700 santuari. Le motivazioni del turismo religioso sono prettamente spirituali e abbracciano diverse fasce d’età, giovani compresi, tanto da portare nel 2000 alla formazione della Borsa Internazionale del Turismo Religioso e delle Aree Protette (sede a San Giovanni Rotondo), promotrice delle Fiera del Turismo Religioso.
In Italia c’è una forte presenza di vulcanesimo, fatto che permette lo sfruttamento di un grande numero di centri termali: si tratta di un settore particolare per lavorare nel quale sono richieste competenze specifiche. Conseguita una formazione di base per il turismo generale, si potrà quindi scegliere di settorializzarsi iscrivendosi al Master in Qualità e Management delle Strutture Termali e Centri Benessere, innovativo progetto che indirizza gli operatori a specializzarsi in un settore in pieno sviluppo, fornendo una formazione specifica sulle cure del corpo e del benessere, oltre che relativa alle tecniche di mercato e pubblicizzazione dell’offerta.
Per lavorare nel settore del turismo all’estero è necessaria una corretta formazione linguistica, che permetta di comunicare con i tour operator a livello internazionale. Attualmente il maggiore livello di formazione per lavorare in tale settore, corrisponde alla frequenza dei corsi attivi presso l’International Master in Tourism & Leisure di MIB School of Management (attivo a Trieste) e destinato a laureati di primo livello in materie legate alle lingue o agli Operatori di Beni culturali e turismo, diplomati nei rispettivi corsi di Laurea.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
come-fare casa-e-giardino motori tasse animali lavoro matrimonio hobby sport informatica cucina bellezza affari-e-finanza gravidanza domande-e-risposte salute-e-benessere viaggi