Mutui a cattivi pagatori

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I mutui ai cattivi pagatori vengono normalmente concessi? Assolutamente no e se c'è qualcuno che è disposto a erogarli lo farà con tassi altissimi. Ma chiariamo prima di ogni cosa il termine cattivi pagatori. Può capitare a tutti di attraversare un periodo non felice e questa situazione può generare ritardi nei pagamenti delle rate di un prestito o di un mutuo. Questa eventualità si traduce nella iscrizione del proprio nome negli "elenchi cattivi pagatori". L'elenco cattivi pagatori è quindi una banca dati in cui vengono annotati tutti coloro che hanno avuto problemi con la restituzione di un finanziamento. Tutti gli istituti creditizi, prima di concedere un qualsiasi finanziamento, interpellano detta banca. Ovviamente l'iscrizione nell'elenco equivale ad un rifiuto del finanziamento. Queste informazioni vengono di norma raccolte da Centrali di rischi pubbliche legate alla Banca d'Italia per esposizioni superiori ai 75.000 euro oppure alla Società Interbancaria per esposizioni tra i 31.000 ed i 75.000 euro o da Centrali private che fiancheggiano il sistema bancario per importi che vanno da 0 a 31.000 euro. Nel caso di iscrizione in dette centrali di rischio, per richiedere un mutuo, bisogna prima procedere alla cancellazione. Di norma, decadute le motivazioni che hanno sancita l'iscrizione, la cancellazione dovrebbe essere automatica trascorso un periodo variabile in funzione delle motivazioni che hanno provocata l'iscrizione. Con più precisione i dati dovrebbero essere cancellati dopo 12 mesi nel caso di due morosità sanate, dopo 24 nel caso di ritardi maggiori sanati anche a stralcio, 36 mesi nel caso di morosità non pagate. Come detto trascorsi tali termini la cancellazione dovrebbe essere automatica: in generale però ciò può non verificarsi ed allora bisogna pretendere a norma di legge che ciò avvenga.

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