Problemi dell'adolescenza

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    Indice Articolo:
  1. L'adolescente
  2. Cambiamenti fisici e sessualità
  3. Disturbi psicologici nell'adolescente
  4. Rapporti con i coetanei
  5. Rapporti con gli adulti
  6. Problematiche adolescenziali

 I problemi dell’adolescenza sono collegati ad una fase della vita molto delicata in cui sia nei maschi che nelle femmine si verificano dei significativi cambiamenti fisici, psicologici e comportamentali. Questa fase di passaggio crea spesso tensioni familiari poiché i genitori non sanno come rapportarsi all’adolescente in crescita, e l’adolescente stesso vive una condizione di disagio non essendo più un bambino, ma nemmeno un adulto vero e proprio. Affrontare tutto questo è possibile, vediamo come.

Chi è l’adolescente.

Il/la ragazzo/a adolescente è una persona che riceve dal mondo che lo circonda e da sé stesso una grande quantità di stimolazioni, che risultano spesso in conflitto tra di loro. L’adolescente si trova in una situazione di stallo per quanto riguarda il suo ruolo nella società: come dicevamo, non è più un bambino ma non è nemmeno un adulto. L’età tipica dell’adolescenza va dagli 11 ai 17 – 18 anni circa e in questo arco di tempo è necessario che l’adolescente si adatti ai cambiamenti fisici, al nuovo modo di relazionarsi con il mondo esterno e soprattutto con sé stesso. L’adolescenza viene considerata conclusa quando l’individuo acquista la capacità di relazionarsi con l’ambiente, le persone che lo circondano e principalmente con se stesso.

I cambiamenti fisici e la sessualità.

Il primo gradino dell’adolescenza è il cambiamento dal punto di vista fisico, la cosiddetta pubertà, dovuto agli ormoni che iniziano a far sentire la loro presenza. In entrambi i sessi si ha uno sviluppo in altezza, in peso corporeo e cambiano le proporzioni in generale. In entrambi i sessi maturano i caratteri sessuali secondari e iniziano a comparire peluria e disturbi tipici dovuti all’esplosione di ormoni, come l’acne. Importante è anche il rapporto con la sessualità che inizia a farsi strada e che risulta diverso per lui e per lei.

Sviluppo femminile.

Lo sviluppo femminile ha inizio col menarca, ovvero la comparsa della prima mestruazione, un evento importante per tutte le donne ma spesso traumatico in quanto l’adolescente può provare vergogna per questo evento a tal punto da negarlo o volerlo nascondere. La pubertà femminile è più precoce di quella maschile e avviene all’incirca tra i 10 e i 12 anni. Alla comparsa delle mestruazioni si accompagnano sviluppo dei seni, cambiamento nella distribuzione del grasso corporeo che determina l’arrotondamento dei fianchi e la comparsa dei peli. La sessualità viene vissuta dalle ragazze in maniera diversa, in base anche a come è stato affrontato l’argomento in famiglia. Il primo approccio è la masturbazione che può comportare grandi sensi di colpa in alcune ragazze cresciute in una famiglia dai forti valori morali. Il rapporto sessuale vero e proprio può essere vissuto da alcune ragazze in maniera leggera e superficiale poiché allo sviluppo fisico non sempre corrisponde un pieno sviluppo mentale.

Sviluppo maschile.

Lo sviluppo maschile è più tardivo rispetto a quello femminile e si manifesta verso i 12 – 13 anni. Il primo segno è la crescita dei caratteri sessuali secondari come scroto e testicoli, e la comparsa dei peli e delle prime polluzioni, le eiaculazioni involontarie notturne. Altro segno evidente è il cambiamento della voce e lo sviluppo del pomo d’adamo. La sessualità viene iniziata con la masturbazione, che spesso viene vissuta con stati d’ansia e di paura. Questa fase può diventare pericolosa se associata alla dipendenza da internet in quanto molti ragazzi al giorno d’oggi associano la masturbazione al sesso via web diventando veri e propri schiavi di internet. Frequente nei maschi sono gli stati d’ansia associati alle dimensioni del pene, ritenute motivo di orgoglio sessuale con i coetanei.

La precocità o la tardività dello sviluppo sessuale può diventare oggetto di disagio per l’adolescente minandone seriamente l’autostima e i rapporti con i coetanei.

Disturbi psicologici dell'adolescente.

L’adolescenza comporta anche un cambiamento a livello psicologico che spesso può portare a disturbi di vario tipo, di cui citeremo i più comuni.

Disturbi dell'alimentazione:anoressia e bulimia.

L’adolescenza causa, specialmente nelle ragazze, un nuovo modo di rapportarsi con il cibo. Le adolescenti sono spesso affette da disturbi alimentari quali anoressia e bulimia, come già accennato infatti in questa fase il loro corpo si trasforma e questo associato ai cambiamenti che si hanno nei rapporti con i genitori e con i coetanei e alla forte influenza che ha una società in cui la forma fisica è considerata un valore le può portare a pensare a se stesse in termini di peso (mangio ingrasso e quindi non sono né bella né perfetta) causando dei forti conflitti che determinano la comparsa di vere e proprie patologie. La società che impone di “essere magre†fa si che le ragazze non abbiano la giusta percezione di sè e del proprio corpo e proiettino su di esso tutte le ansie dovute all’età che stanno vivendo.

Depressione.

L’adolescenza provoca dei cambiamenti nell’umore dei soggetti che a volte si possono manifestare con sintomi simil depressivi, come mancanza di gioia, isolamento, confusione, che nascono spesso dal non sentirsi accettati da nessuno. Questo problema di depressione negli adolescenti non va assolutamente sottovalutato in quanto può portare a giocare con la vita. Specialmente nei maschi motivo di ansie e depressione è l’altezza o la dimensione del pene che, se non adeguate a quello che si pensa sia lo standard del gruppo, diventa una fonte di disagio tale da portare a scompensi a livello psicologico.

Aggressività.

L’aggressività e la violenza sono sintomi tipici dell’adolescente che si trova in una fase di ribellione verso l’ambiente e le persone che lo circondano. Un’aggressività in questa fase della vita è normale, ma può sfociare, se non controllata, in episodi gravi di bullismo e di intolleranza nei confronti delle persone più deboli. La violenza e l’aggressività possono portare anche a fenomeni di criminalità. Spesso l’aggressività nasce perchè il ragazzo si sente non compreso, frustrato, ha bisogno di indipendenza ma nessuno sembra nè capirlo nè ascoltarlo e l’unico modo per “far accorgere gli altri di se†è mostrarsi aggressivo costringendo gli adulti ad intervenire e quindi a dargli “ascoltoâ€.

Relazioni con i coetanei.

Una delle paure più grandi di un adolescente è quello di non avere amici. Il gruppo infatti, rappresenta una realtà fondamentale per un adolescente che cerca di identificarsi in qualcuno o in qualcosa. Le relazioni con il gruppo prevedono due fasi ben distinte.

La prima è una fase in cui i gruppi sono prevalentemente formati da persone dello stesso sesso, l’adolescente si identifica pienamente nel gruppo che diventa la rappresentazione della persona stessa. È una fase molto delicata in quanto il ragazzo “segue†il gruppo a cui appartiene, qualsiasi cosa esso faccia, e non sono rari purtroppo i fenomeni che portano giovani ad avvicinarsi alla droga per questo motivo.

La seconda fase è più rivolta verso l’altro sesso, iniziano i fenomeni legati all’innamoramento che in questa fase della vita viene vissuto in maniera assoluta. L’amore tra adolescenti non è un sentimento di amore vero e proprio ma più una condizione legata all’innamoramento che fa si che si veda il partner soltanto nelle sue caratteristiche migliori. Tutto viene vissuto come un sogno, un allontanamento dalla realtà che diventa soltanto quella che si vive insieme al proprio partner tralasciando tutto il resto. Questo modo esclusivo e ossessivo di relazionarsi con il partner porta a ripetute delusioni che creano grandi sofferenze nell’adolescente.

Rapporto tra adolescente e adulti: come comportarsi.

Tipico dell’adolescenza è il rapporto conflittuale con i genitori e gli adulti in generale. I ragazzi iniziano a mettere in discussione l’autorità degli adulti, siano essi genitori, siano essi insegnanti, cercano il distacco dalle figure che fino a quel momento erano state di sostegno e protezione. L’adolescente vuole conquistare l’autonomia che fino ad ora non ha avuto e tende quindi al distacco, all’emancipazione, che spesso, se non affrontata in maniera adeguata può provocare gravi conseguenze come l’abbandono scolastico o la fuga da casa.

I genitori e gli adulti che hanno a che fare con i ragazzi adolescenti devono essere come un porto sicuro in cui tornare ma allo stesso tempo non essere invadenti ed eccessivamente tendenti al controllo del ragazzo. Sono da evitare i comportamenti punitivi che creano stati d’ansia, depressione e alimentano la ribellione e le tensioni. I genitori devono trasformare il rapporto che avevano con il bambino in un rapporto con un individuo adulto, ma rimanere nello stesso tempo ben saldi alla loro figura di genitori cioè di guida nella vita.

Come affrontare i problemi dell’adolescenza.

Risolvere i problemi che affliggono un adolescente non è sempre semplice. Gli adulti tendono ad intervenire con il proibizionismo e la severità o peggio permettono tutto al ragazzo cercando così di accontentarlo e farlo felice. In questo modo creano spesso l’aggravarsi di questi problemi. Il modo migliore per affrontare i problemi è il dialogo. Impostare un dialogo con il ragazzo ponendosi al suo stesso livello, nè un gradino sopra nè un gradino sotto, aiutano il ragazzo ad avere maggiore autostima e fiducia verso gli adulti. L’adulto deve accettare il ragazzo per com’è, senza mai criticarlo ma consigliandolo sempre e facendo capire che si ha fiducia in lui. Dialogo e ascolto quindi sono i pilastri fondamentali per riuscire a guidare l’adolescente verso l’età adulta.

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