Come comportarsi in caso vogliate fare ricorso per la bocciatura di vostro figlio. Dopo una breve introduzione, potrete apprendere come comportarvi praticamente, in modo da fare giustizia, se il provvedimento preso nei confronti del ragazzo è, a vostro parere, troppo severo.
Introduzione
Studiare è una delle cose più importanti nella vita di un adolescente, attraverso uno studio attento e critico si pongono le basi per il comportamento e il lavoro futuro del giovane, per cui andare bene a scuola è sicuramente importantissimo.
Ciò nonostante, il sistema scolastico del nostro paese non è infallibile e può capitare che per condizioni particolari del ragazzo, per disattenzione di uno o più professori o per carenze dell’istituto vengano presi dei provvedimenti che non sono ritenuti giusti e conformi con il comportamento ed il rendimento del ragazzo nel corso dell’anno scolastico. La guida riporta quindi informazioni dettagliate su quali sono le basi per fare ricorso e su qual’è il percorso da seguire per metterlo in pratica. Esistono sostanzialmente due strade da scegliere in considerazione, della natura e della gravità dell’accaduto.
Esposto presso il provveditorato agli studi
Premesse: Se credi che il metodo con cui sia stato valutato tuo figlio sia errato o che la scuola non ha messo a disposizione degli studenti gli obbligatori corsi di recupero in itinere per colmare le lacune verificatesi durante il primo quadrimestre in qualche materia, potrai optare per la presentazione del ricorso presso il Provveditorato agli Studi della tua zona, rivolgendoti al Dirigente Scolastico Regionale Periferico o ad un suo collaboratore preposto alle relazioni con gli studenti.
Iter: Lo studente si dovrà recare di persona, accompagnato da uno dei genitori o presentare un ricorso scritto in carta semplice, firmato da un genitore e spiegare le cause del motivo che ha generato la necessità di fare ricorso. L’ufficio stesso, si metterà direttamente in contatto con la scuola e potrà entrare in possesso dei verbali redatti, raccogliendo prove oggettive che potranno aiutare lo studente nel ricorso. Lo stesso Dirigente, una volta finita la fase istruttoria, potrà prendere una decisione definitiva, consultando l’opinione dell’Organo di Garanzia Provinciale che in questo caso è vincolante. Tale organo è costituito da due studenti indicati dalla consulta provinciale, da tre insegnanti e da un genitore segnalati dal Consiglio Scolastico della provincia, ed è guidato da una persona di comprovate “qualità morali e civili”.
Tempi: Non devono trascorrere più di 30 giorni dall’avvenuta notifica di bocciatura, per poter impugnare l’azione di ricorso.
Esposto presso il T.A.R.
Premesse: Se invece, si ritiene che la situazione sia talmente grave e che l’ingiustizia subita da tuo figlio sia così schiacciante da non dar adito ad equivoci, ci si può svincolare delle azioni da intraprendere nel circuito scolastico e rivolgersi direttamente al T.A.R. (Tribunale Regionale Amministrativo) di competenza della regione d’appartenenza.
Iter: In questo caso la questione passa sotto tutela di un avvocato scelto e nominato dalla famiglia che viene dichiarata parte lesa nel contenzioso; egli potrà seguire la linea di azione che reputa migliore per il caso specifico. Impugnando il ricorso, la parte in causa dovrà poi richiedere in modo formale (con domanda scritta e redatta su carta semplice) che si avvii la discussione del ricorso. Per tale tipologia di azione legale ed amministrativa, si dovranno sostenere spese significative da parte della famiglia e si rischia di far iniziare l’anno scolastico nella stessa classe al ragazzo, dati i tempi della giustizia.
Tempi: Tenete ben presente che l’atto di ricorso deve essere presentato al T.A. R entro 60 giorni dalla notifica da parte della scuola. E’ bene, quindi, immediatamente mobilitarsi per reperire un avvocato che possa aiutare la parte lesa nel processo. Inoltre il verdetto del tribunale amministrativo regionale ci sarà dopo almeno altri 60 gg.
Consigli e curiosità
Ciò che si può consigliare, in linea generale, è di seguire costantemente i proprio figli, in modo da intravedere immediatamente la presenza di problemi o anomalie scolastiche. In questo caso, si potrà agire a priori cercando di risolvere le questioni, senza arrivare al tanto temuto appuntamento dei quadri di fine anno scolastico. Se invece, il ricorso è un atto obbligato, onde evitare problemi e ripicche varie, vi consiglio di cambiare istituto scolastico e trasferire vostro figlio.
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