Sicurezza stradale e cause incidenti: educazione ed auto sicure
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La sicurezza stradale rappresenta un serio problema che torna alla ribalta ogni qualvolta si sente parlare di incidenti mortali avvenuti sulle strade, specialmente durante i fine settimana. In larga misura, la sicurezza dipende sia dalla condizione delle strade che dal senso di responsabilità del guidatore, che dovrebbe rispettare una serie di regole che gli consentano di guidare nel modo più sicuro possibile. Per questo motivo, l’Unione Europea ha stilato un programma di azione per la sicurezza stradale, con l' obiettivo di ridurre gli incidenti mortali di almeno il 50%.
Dati statistici sugli incidenti stradali.
Le statistiche sugli incidenti stradali in Italia non sono incoraggianti: si stima che avvengono circa 600 incidenti al giorno. Nel 2009 gli incidenti stradali, secondo il rapporto Istat, sono stati circa 220.000 e hanno causato 300.000 feriti e oltre 4.000 morti. Oltre il 70% di questi incidenti si verifica nelle città su strade urbane e colpiscono per oltre il 40% motociclisti, pedoni e ciclisti. Nello stesso anno il tasso di incidenti in Europa è stato di oltre due milioni di persone infortunate o ferite e oltre 120 mila morti. Nel 2011 invece, rispetto agli anni precedenti, c’è stata una diminuzione degli incidenti con una media giornaliera di poco superiore agli 80 incidenti, ma purtroppo, un aumento di feriti e vittime, rispettivamente si stimano oltre 50 feriti al giorno e circa 30 decessi.
Cause principali di incidenti dovute all’uomo.
La maggior parte degli incidenti stradali è dovuta all’uomo e ai suoi modi scorretti di mettersi alla guida. Analizzeremo le principali cause che compromettono la sicurezza stradale, in particolare ad opera di una fascia d’età molto giovane.
- Alcol: l’alcol rappresenta uno dei principali fattori di rischio per gli incidenti stradali, di livello grave e mortale, causati dall’uomo. Gli effetti dell’alcol sul copro umano che influenzano la guida sono molteplici. L’alcol altera la percezione, causando: un calo dell’attenzione; problemi con la visione laterale e quindi nell’identificazione di veicoli che arrivano da destra e da sinistra; difficoltà a calcolare le distanze e a mantenerle. Si assiste a un rallentamento dei processi di riconoscimento, analisi delle situazioni, ad un rallentamento dei tempi di reazione, che si allungano significativamente e alla comparsa di frequenti colpi di sonno. A tutto questo si aggiunge un cambiamento nel comportamento di guida che può portare ad effettuare manovre azzardate, sorpassi in in curva, ecc. Il limite per il consumo di alcol prima di mettersi alla guida è definito dal tasso alcolemico e in Italia non deve superare gli 0,5 g/l, anche se gli effetti dell’alcol iniziano a farsi sentire molto prima di raggiungere il limite consentito dalla legge. Infatti, basta raggiungere gli 0,2 g/l per allungare i tempi di reazione. Sarebbe prudente quindi non bere affatto se si sa che ci si deve mettere alla guida. Dell’assunzione di alcol prima di mettersi alla guida parla l’articolo 186 del codice della strada che sancisce: " è proibito mettersi alla guida di qualsiasi veicolo se si sono assunte bevande alcoliche e che l’essere fermati in stato di ebbrezza costituisce reato".
- Sostanze stupefacenti: un altro problema è l’assunzione di sostanze stupefacenti, che creano a chi si mette alla guida un’interruzione delle capacità percettive e di azione. Le droghe che principalmente vengono assunte dai giovani sono ecstasy, marijuana e cocaina, ognuna delle quali crea degli effetti diversi al conducente del veicolo. La marijuana crea effetti psichedelici, carenza di attenzione e concentrazione con la possibilità di avere degli episodi di “flashback”, distorsioni percettive, aumento del ritmo cardiaco, diminuzione della capacità di movimento e riflessi rallentati. L’ecstasy causa più o meno gli stessi effetti ma in aggiunta abbassa la capacità di percezione del rischio, comporta aggressività e irritabilità . La cocaina infine riduce la percezione degli ostacoli, causa ipersensibilità visiva, colpi di sonno e aumenta l’aggressività alla guida.
- Stanchezza: stanchezza e colpi di sonno sono una causa minore di incidenti, ma sono comunque fattori di rischio che non passano inosservati. Le abitudini di vita scorrette, come dormire poche ore per notte o non riposare bene o condurre una vita di abusi, possono portare a eccessiva stanchezza e colpi di sonno, condizioni che, se associate al mettersi alla guida, possono provocare serie conseguenze per sé e per gli altri. Una categoria di guidatori esposta questo a tipo di inconveniente è quella degli autotrasportatori, per i quali il rischio di incidenti risente molto dalle ore di sonno e dall’orario in cui si lavora.
- Utilizzo dei telefoni cellulari: altro fattore di rischio per la sicurezza su strada, legato all'era moderna, è conseguenza dell'utilizzo di cellulari mentre si guida. Nonostante vi siano dei dispositivi, come auricolare e viva voce, che consentono al conducente del veicolo di parlare mentre sta guidando, il solo fatto di parlare già crea distrazione e disattenzione. Il problema si aggrava in caso di ricezione di sms, in quanto la maggior parte degli automobilisti cerca subito il cellulare per guardare chi ha inviato il messaggio e, nella maggior parte dei casi, non manca di rispondere, togliendo così attenzione alla guida.
- Velocità e codice della strada: il primo fattore di rischio per gli incidenti stradali è l’elevata velocità , causa del 50% circa degli incidenti mortali. L’elevata velocità in tratti di strada ampi e rettilinei e il mancato rispetto delle norme del codice stradale (come fermarsi ai segnali di stop, rallentare in prossimità di incroci, dare la precedenza ecc…) e delle distanze di sicurezza, sono le cause principali della perdita del controllo del veicolo e degli incidenti più gravi. Il guidatore tende infatti a sottovalutare il rischio di incidente sicuro delle proprie capacità e quindi si spinge oltre i limiti consentiti dalla legge.
Evitare gli incidenti dovuti a cause umane è possibile.
Il primo passo è un esame di coscienza che ognuno di noi prima di mettersi alla guida dovrebbe fare. Per i giovani che frequentano le discoteche basterebbe mettersi d’accordo e, se proprio è necessario bere, farlo a turno, di modo che tra il gruppo di amici ci sia qualcuno che rimane sobrio e che può tranquillamente mettersi alla guida. Oppure, in alcune città , esistono dei servizi particolari, dei pullman che vanno a prendere i ragazzi all’uscita dalle discoteche e li riaccompagnano a casa proprio per evitare queste situazioni pericolose. Per l’assunzione di droghe la cosa migliore sarebbe farne a meno, rappresentando queste un rischio serio per la salute. Si potrebbero anche attrezzare le discoteche di test che rivelano se si sono assunte droghe o se si è superato il limite con l’alcol ma questa soluzione è difficilmente attuabile in quanto richiede un controllo costante su un ampio numero di persone.
Se si sta facendo un lungo viaggio e si avvertono i segni della stanchezza, o se semplicemente non si è dormito abbastanza, sarebbe prudente fermarsi, cercare un posto dove poter riposare, per esempio un hotel presso un autogrill, o in città , e rimettersi in viaggio con la mente fresca e il fisico riposato.
E' bene ricordare che il rispetto delle velocità e del codice della strada sono fondamentali per non incorrere in un incidente e che il telefonino non va assolutamente utilizzato in quanto la nostra vita è sicuramente più importante della lettura di un sms in tempo reale.
Altre cause di incidenti.
Tra le altre cause di incidenti rientrano tutte quelle indipendenti dal guidatore del veicolo e da imputarsi a condizioni atmosferiche o stradali.
- Condizioni atmosferiche: le condizioni atmosferiche sono causa di strade ghiacciate, coperte di neve o sdrucciolevoli in caso di pioggia. La visibilità si riduce in caso di pioggia battente, di nebbia o di eccessiva luce solare che può causare l’abbagliamento del guidatore, mentre la stabilità del veicolo viene messa a dura prova dalle raffiche di vento.
- Condizioni stradali: le condizioni stradali sono fondamentali per la sicurezza di guida. Una strada ben illuminata per esempio fornisce al guidatore un’ottima condizione visiva e una visione chiara degli ostacoli, siano essi deformazioni del manto stradale come buche o avvallamenti, siano essi pedoni, animali, altri veicoli, ecc. I fari di auto, bici e moto non sono in grado infatti di fornire un’illuminazione adeguata e soprattutto di tutto il campo visivo. Importanti sono anche le condizioni del manto stradale che causano frequenti incidenti tra i motociclisti. La presenza di buche, avvallamenti, dissestamenti, o cedimenti del manto stradale causano spesso la perdita del controllo del veicolo con conseguenti incidenti, purtroppo spesso mortali.
- Gallerie: in galleria purtroppo sono frequenti gli incidenti causati dalla scarsa illuminazione. Oltre a questo, gli incidenti in galleria possono verificarsi per il repentino passaggio da un ambiente luminoso ad uno ad illuminazione minore, e viceversa, cambiamenti che avvengono rapidamente e che non consentono all’occhio umano di adattarsi altrettanto rapidamente.
Qualora ci si trovasse a guidare in una di queste circostanze non resta che cercare di rallentare la velocitĂ ed innalzare al massimo il proprio livello di attenzione, per la sicurezza propria e degli altri.
Auto piĂą sicure.
Per garantire la sicurezza del guidatore e dei passeggeri le automobili di ultima generazione contengono una serie di dispositivi creati appositamente. Questo tipo di sicurezza viene chiamata sicurezza attiva ed è l’insieme dei dispositivi in dotazione dell’auto che hanno il compito di prevenire gli incidenti stradali come i freni per arrestare il veicolo, i tergicristalli che garantiscono visibilità in caso di pioggia, gli ammortizzatori, i pneumatici per l’adesione al manto stradale. Tra gli altri dispositivi di sicurezza ricordiamo:
- Cinture di sicurezza: dispositivi presenti sui sedili anteriori e posteriori dell'auto che bloccano i passeggeri per evitare l'impatto, in caso di incidente contro le strutture interne del veicolo. Sono obbligatorie per adulti e bambini, con eccezione di alcune categorie di passeggeri che ne sono esentati, perché diversamente abili.
- ABS: questo sistema evita che quando si frena bruscamene una delle ruote si blocchi mentre le altre sono ancora in rotazione. Se una delle ruote si blocca mentre si frena e si sta sterzando questo fa si che si perda il controllo del veicolo che non corregge la traiettoria e continua a muoversi nella direzione che stava seguendo prima dell’evento frenata o sterzata. E’ un sistema che risulta molto utile specie sull’asfalto bagnato.
- Correzione errori del guidatore: questi sistemi prevedono controllo sulla potenza delle ruote motrici per evitare lo slittamento, sistemi che impediscono lo sbandamento laterale, sistemi di controllo della posizione del veicolo.
- Rilevatore di ostacoli: sono dei sensori che si trovano all’interno del veicolo e che possono individuare segni come chiusura delle palpebre, diminuzione della tensione muscolare sul volante e la presenza di alcol. Questi sistemi sono però ancora in fase di sperimentazione poiché creano spesso dei falsi allarmi.
- Sistemi anti collisione e rilevatori di ostacoli: sono sistemi in grado di individuare gli oggetti in avvicinamento al veicolo e di segnalarlo al conducente come se fossero dei radar.
I bambini in auto:
Importante è anche la sicurezza dei bambini. Per il trasporto dei bambini è sempre previsto l’utilizzo del seggiolino e si raccomanda fino a un anno di età di far viaggiare il bambino in senso contrario a quello di marcia. Passato un anno si raccomanda di far viaggiare il bambino sempre nel seggiolino, ma sul sedile posteriore, allacciando il bambino per bene alle cinture del seggiolino e agganciando quest’ultimo alle cinture della macchina in maniera corretta.
Per garantire il buon funzionamento dell’auto è importante effettuare la revisione, che si effettua dopo quattro anni dall’acquisto del veicolo per la prima volta e poi successivamente una volta ogni due anni per le automobili e i motoveicoli. Per quanto riguarda invece autobus o mezzi di trasporto pesante la revisione va fatta annualmente.
Le minicar e la sicurezza.
In materia di sicurezza automobilistica vale la pena citare un tipo di autoveicolo molto di moda al giorno d’oggi, le minicar. Queste “macchine” la cui cilindrata è paragonabile a quella di un ciclomotore, nascono come veicoli omologati per una persona soltanto, il guidatore, ma purtroppo, essendo acquistate principalmente per giovani di età compresa tra i 14 e i 18 anni, vengono considerate come automobili vere e proprie e quindi trasportano più di un passeggero. La sicurezza di queste piccole auto non è altissima: il tetto è spesso realizzato in vetroresina che lo rende poco resistente agli urti, i motori vengono modificati in modo da poter arrivare fino ai 100 km/h, velocità a cui carrozzeria e sistema di frenata non sono in grado di garantire protezione e sicurezza.
Le moto e le biciclette: sicurezza su due ruote.
Le due ruote, sia che siano ciclomotori o biciclette, sono un mezzo per muoversi in città estremamente rapido ma sono meno stabili di un veicolo a quattro ruote per cui anche per questi veicoli è importante rispettare le norme di sicurezza. Comune a entrambi i veicoli è l’utilizzo obbligatorio del casco, che deve essere omologato per il tipo di veicolo.
I ciclisti devono avvalersi, ove presenti, dell’utilizzo di piste ciclabili, pena la multa disciplinata dall’articolo 182 del codice della strada, rispettare la segnaletica stradale, e avere le biciclette dotate di fanali anteriore e posteriore, catadiottri e di dispositivi di segnalazione acustica e visiva. I ciclisti inoltre non possono né trainare veicoli né trasportare altre persone, a meno che il veicolo non sia omologato per il trasporto di più persone.
Per i motociclisti valgono le regole che valgono per gli automobilisti, ovvero rispetto del codice della strada, delle distanze di sicurezza, revisione biennale (o quadriennale dopo la prima immatricolazione) e, in più, l’obbligo del casco e divieto di circolazione sulle piste ciclabili. Importante per la sicurezza su due ruote, specialmente per i ciclomotori con cilindrate minori, è il non “truccare” il motore per raggiungere velocità non previste dal veicolo, in questo modo si sottopongono impianto frenante e pneumatici a sforzi maggiori che potrebbero non garantire il controllo e l’equilibrio del veicolo.
Formare i guidatori di ogni etĂ .
Per cercare di contenere gli incidenti stradali è importante che i guidatori seguano, oltre ai corsi per ottenere la patente e il patentino, dei veri e propri corsi di formazione per una guida sicura. Questi corsi prevedono sia delle lezioni teoriche sullo stile di guida, sulla sterzata, sulle traiettorie e sugli spazi di frenata, e lezioni pratiche sulla corretta posizione di guida, sul modo di frenare sia di fronte ad un ostacolo che in curva.
La formazione dei guidatori però avrà un maggiore impatto se si inizia a parlare di educazione stradale fin dagli anni della scuola. Alcune scuole elementari e medie infatti prevedono un programma di educazione stradale finalizzato a conoscere ed acquisire i fattori di rischio della strada, la normativa che regola l’ambiente stradale, la conoscenza delle norme relative a tutti gli utenti della strada, non solo gli automobilisti ma anche i pedoni.
Gli interventi per la sicurezza stradale.
Per mantenere la sicurezza nelle strade e alla guida dei veicoli sono state istituite sia delle regole, che dovrebbero essere osservate scrupolosamente, sia degli interventi punitivi o preventivi.
- Revisione auto: la revisione che può essere effettuata presso officine autorizzate o presso gli uffici della Motorizzazione civile, va fatta dopo 4 anni dall'immatricolazione ed in seguito ogni due anni ed ha lo scopo di avere auto sempre in perfetta efficienza.
- Distanza di sicurezza: la distanza di sicurezza dal veicolo che precede in autostrada è di 150 m con una velocità di 130 km/h se il fondo stradale è asciutto e di 110 km/h se il fondo è bagnato.
- Limite di velocità : il limite di velocità varia in base alla strada in cui ci si trova. Per i centri abitati è di 50 km/h, 60 km/h se è presente un cantiere, 130 km/h in autostrada e 110 km/h sulle strade extraurbane (in questi ultimi due casi il limite si abbassa rispettivamente a 110 km/h e 90 km/h in caso di pioggia).
- Autovelox: dispositivo usato dalle forze dell’ordine per monitorare l’eccesso di velocità su autostrade e strade urbane. Funziona con fotocellule, con laser, con un radar o con una ripresa tv e prevede sempre la registrazione (mediante telecamera o macchina fotografica) dell’autoveicolo che ha commesso l’infrazione e al quale poi verrà inviata la multa.
- Patente a punti: la patente a punti prevede che al conseguimento della patente a ogni guidatore vengano assegnati dei punti che vanno diminuendo man mano se si commettono infrazioni. Quando il “saldo punti” viene azzerato dall’eccessivo numero di infrazioni commesse bisogna rifare l’esame di guida sia teorico che pratico.
- Test antidroga: test che si basa sul prelevare un campione di urina al fine di rilevare l’eventuale presenza di sostanze stupefacenti assunte dal guidatore.
- Etilometro: è uno strumento in grado di rivelare il tasso alcolico di un individuo e che andrebbe utilizzato prima di mettersi alla guida per sapere se si è in grado di guidare o no. Di solito è usato dalle forze dell’ordine per controllo sui guidatori fermati in evidente stato di alterazione.
- Blocco dei mezzi pesanti: nei giorni della settimana come sabato e domenica e durante le festività , giorni in cui il traffico sulle autostrade è più intenso, vi è il blocco del transito ai mezzi pesanti per garantire una maggiore sicurezza alle auto in transito nelle autostrade.
- Barriere di sicurezza: dispositivi, come il guard rail, il cui compito è definire i confini e i limiti della strada al fine di indirizzare il veicolo verso una sola traiettoria.
- Età del guidatore: gli anziani alla guida devono effettuare controlli periodici in quanto con l’avanzare dell’età diminuiscono capacità visiva, uditiva e di reazione e coordinazione e viene meno anche la mobilità . L’utilizzo di farmaci per le patologie legate all’età inoltre rallenta i riflessi delle persone anziane. Per questo motivo dopo i 70 anni è bene effettuare ogni due anni un check – up completo.
- Zone a velocità limitata: zone dei centri urbani, come la famosa zona 30, in cui la velocità si abbassa dai canonici 50 km/h fino a 30 km/h innalzando così lo spazio di frenata per garantire una maggiore sicurezza sia degli automobilisti sia di ciclisti, motociclisti e pedoni.