L’arte della seduzione, però, può essere affinata grazie ad alcune tecniche di seduzione rapida. Non a tutti infatti viene naturale sedurre ed attrarre a sé la persona che interessa. Giocare con lo sguardo, coccolare l’altro con il tono della voce, sfiorarlo, sono tutti gesti ed aspetti di comunicazione non verbale che riescono a creare un clima di intesa e favorire l’incontro con l’altro facilitando la sua conquista.
A proposito di seduzione
“Sedurre” è una parola che viene dal latino e che vuol dire letteralmente “condurre a sé”. Nel gioco della seduzione, quindi, l’obiettivo fondamentale è quello di attrarre a sé l’altro e conquistarlo.
Sedurre una persona che ci interessa in poco tempo è il sogno di molti anche se si tratta di un’impresa non sempre alla portata di tutti. È proprio per questo che numerosi studiosi del comportamento umano si sono da sempre interrogati su quali sono le strategie vincenti per catturare l’attenzione di una persona che ci interessa e sedurla in poco tempo.
Secondo psicologi ed antropologi essere un bravo seduttore non sembra dipendere dalla nostra capacità di parlare, magari utilizzando delle frasi fatte di un ipotetico vademecum da “acchiappo” quanto, piuttosto, da quella di creare uno spazio al cui interno costruire intimità e vicinanza.
A questo scopo, le parole possono sicuramente essere importanti anche se buona parte del lavoro è affidato e va costruito grazie alla comunicazione non verbale, quella che passa attraverso posture, gestualità, espressioni facciali. Non è quindi un caso che le tecniche di seduzione rapida si fondino in massima parte su modelli linguistici e non verbali e siano state predisposte da Milton Erickson considerato uno dei maggiori ipnotisti.
Descritta così sembra quasi un’impresa impossibile anche se, in realtà, tutto è molto più semplice di quello che sembra e l’esito positivo del successo nel sedurre chi ci interessa dipende anche dalla consapevolezza dell’importanza di alcuni aspetti spesso tralasciati relativi proprio al linguaggio del nostro corpo e a quello che con esso vogliamo comunicare all’altra persona.
La cattiva gestione della comunicazione non verbale: quando si ostacola l’identificazione emotiva Alpha Male
Uno degli errori principali che un uomo può commettere nell’approcciarsi a una donna che gli piace e che vuole conquistare consiste nel gestire male la comunicazione non verbale ostacolando l’identificazione emotiva Alpha Male.
Ma cosa si intende per identificazione emotiva Alpha Male?
Il riferimento è a un principio archetipico fondamentale, quello secondo il quale la donna ricerca naturalmente un uomo che sia in grado di proteggerla e di assumere un ruolo attivo. Proprio per questo motivo, quindi, se l’uomo non si rivela da subito intraprendente il rischio è quello di trasmettere un’idea di insicurezza che lo farà considerare dalla donna come inadeguato.
L’importanza della comunicazione complementare e non simmetrica
A compromettere l’esito dei tentativi di un seduttore o di una seduttrice anche un comportamento comunicativo del tipo “a domanda risponde”: nel corso di un tentativo di seduzione, infatti, rispondere con precisione ed in maniera coerente ed immediata alle domande dell’aspirante partner può raffreddare il processo seduttivo ed inibire il gioco delle parti tra seduttore e sedotto. Spesso, infatti, chi seduce non cerca delle risposte ma, piuttosto, un modo per entrare in relazione con l’altro, stuzzicarlo e capire le sue intenzioni. All’interno di questa stessa categoria, quindi, possono essere fatti rientrare anche tutti gli atteggiamenti che consistono nel generare curiosità conversazionale nei confronti dell’altro, nel provocare e nel giocare.
Il ruolo della kino escalation
Quando si parla con la persona che ci interessa un aiuto fondamentale può essere giocato dalla cosiddetta kino escalation che consiste nell’esercitare un certo contatto digitale sul corpo dell’altro: sfiorare la mano o qualsiasi altra parte del nostro “obiettivo” è importante perché favorisce dei momenti di vicinanza che possono assumere una straordinaria intensità.
Le tappe della seduzione umana
Numerosi studi antropologici hanno dimostrato che la seduzione umana si realizza attraverso tappe diverse che la caratterizzano a prescindere da variabili quali il luogo geografico e il tempo storico in cui ci si trova.
Vediamo quindi quali sono le fasi del sedurre passo passo.
Prima che abbia inizio la seduzione vera e propria: la scelta
Scegliere la persona che maggiormente ci attrae e che vogliamo conquistare è il passo che inaugura ogni processo di seduzione. Guardarsi intorno, quindi, è la parola chiave. È ovvio che non dobbiamo metterci a fissare insistentemente chi ci circonda ma solo lanciare degli sguardi che sembrino quasi casuali. In caso contrario, infatti, gli altri potrebbero percepire come sfidante, minaccioso o quasi invadente il nostro comportamento.
Il contatto con la persona che ci interessa
Individuata la persona che ci piace, è quindi il momento di dimostrarle il nostro interesse. Un modo sempre efficace di farlo e di cominciare a capire se anche lei è interessata a noi consiste nel sorridere e nel cercare di incontrare il suo sguardo: se non rifiuta il contatto visivo, ci sono buone probabilità che anche lei ricambi il nostro interesse.
Conoscersi
Una volta stabilito un contatto visivo può essere il caso di passare alla conoscenza vera e propria: presentarsi e dire qualche breve cosa di sé può essere un buon inizio. Successivamente, invece, è possibile passare ad un ulteriore step, quello di fare qualcosa insieme per rompere il ghiaccio. Fare delle cose insieme come scegliere della musica, infatti, può rivelare se è il caso di continuare o se, invece, è meglio lasciare andare e rivolgere la propria attenzione su qualcun altro.
Se la persona non ci dispiace affatto… il potere degli sguardi intensi!
Se abbiamo avuto la possibilità di capire che la persona con la quale abbiamo cercato un contatto ci interessa, può essere il caso di passare ad un tipo di contatto visivo che crea una forte intimità: guardandosi negli occhi si prova un piacere molto intenso e si può cominciare a costruire intesa e fiducia. Al di là del fatto che ce ne accorgiamo o meno consapevolmente, inoltre, il nostro cervello può cogliere nell’altro un inequivocabile segnale di interesse, la dilatazione della pupilla.
Cercare un contatto fisico
Una volta che sia stata stabilita una certa intimità tra due persone è possibile passare ad una fase successiva e ricercare un vero e proprio contatto fisico con la persona. Non si sta facendo ovviamente riferimento a nessun gesto esplicito che sarebbe infatti del tutto fuori luogo. Nelle prime fasi dell’avvicinamento ad una persona che ci piace, toccare l’altro significa soprattutto ricercare un contatto che non abbia nessun significato particolare e che possa quasi sembrare casuale: una stretta di mano più lunga del solito, sfiorare la spalla dell’altro o la sua mano, aggiustarli la sciarpa, sono solo dei semplici esempi. Non è però possibile pensare che, sebbene siano coinvolte zone poco erogene, questa forma di contatto non consenta di raggiungere una notevole intensità emotiva.
Ricercare una maggiore intimità fisica
A questo punto non vi resta che ricercare un ulteriore contatto fisico: cingere le spalle della persona e stare fianco contro fianco è adesso possibile ed il livello di intimità raggiunto vi permetterà anche di passare ad altri gesti di contatto fisico quali carezze sulla testa che vengono permesse solo quando si è raggiunto un elevato grado di fiducia nell’altro o baci ed abbracci più arditi.
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