L’efficienza del sistema frenante di un auto dipende dalla grandezza della pompa, dalla superficie di attrito tra dischi e pasticche e/o tra ganasce e tamburi, dalle caratteristiche tecniche dell’impianto (tubazioni, raccordi, valvola) e del liquido impiegato, insomma, dipende dalla qualità dei vari elementi di cui si compone il sistema frenante.
Scopo dei freni, sia a disco che a tamburo, è quello di rallentare o bloccare il movimento della ruota sulla quale agiscono. Sulle ruote anteriori, le auto montano di norma i freni a dischi che prevedono le pasticche, mentre su quelle posteriori i freni a tamburo che prevedono le ganasce. Le pasticche sono di un materiale più tenero rispetto a quello del disco, per cui mentre questo (se la pasticca non è consumata o indurita) non subisce variazioni, la pasticca si consuma gradualmente con le frenate. I primi freni a disco hanno affiancato con successo i freni a tamburo nella prima metà del secolo scorso.
Durante la frenata viene a crearsi un attrito tra la coppia di pasticche ed il disco, attrito tanto più forte quanto maggiore è la pressione esercitata sul pedale dei freni. La pinza che ospita la coppia di pasticche è solidale alla struttura dell’auto, mentre il disco è solidale alla ruota, per cui quest’ultima rallenta o blocca il movimento unitamente al disco. In pratica, la pinza è sempre ferma, mentre il disco gira con la ruota. Alla pinza spetta il compito di trasmettere alle pastiglie la pressione della pompa dei freni, laddove prevista (sistema idraulico), pompa azionata dalla pressione esercitata sul pedale.
Il consumo delle pasticche dei freni dipende fondamentalmente dal tipo di percorso (pianura, montagna, percorso urbano, percorso autostradale) e dal genere di guida che varia da persona a persona. Mediamente, la sostituzione delle pasticche avviene ogni 20.000/30.000Km. L’attrito che, a seguito della frenata, si genera tra le pasticche ed i dischi, producono calore che si diffonde all’intero sistema frenante, danneggiando lentamente il liquido dei freni dei freni, che periodicamente va sostituito.
Le auto di ultima generazione sono dotate di “ABS”, un congegno che regola la frenata, evita il blocco delle ruote in caso di brusche frenate e limita l’eccessivo riscaldamento causato da quest’ultime, mentre la strumentazione presenta sul cruscotto, oltre a segnalare eventuali anomalie al sistema frenante, come il livello del liquido dei freni, segnalano lo stato di usura delle pasticche dei freni e quindi il momento della necessaria sostituzione.
La forbice dei prezzi delle pasticche è molto ampia, in funzione della marca e del tipo di auto. A scopo esemplificativo: il prezzo delle 4 pastiglie anteriore di una Citroen C1 e C3 è prossimo ai 45 euro, mentre il prezzo supera i 300 euro per le pastiglie di una Porche 911. Forti sconti vengono praticati per le pastiglie relative a vecchi modelli d’auto, da tempo fuori produzione. Infatti, in rete, le 4 pasticche dei freni anteriori di una Lancia Dedra o di un’Alfa 147, scontate di circa il 50%, vengono offerte a 35 euro circa, cui aggiungere il costo della spedizione, mentre il prezzo sale a 50 euro circa per le 4 pasticche anteriori di una Alfa 156. Il costo per la manodopera è prossimo al prezzo delle pastiglie, diciamo che mediamente il meccanico per un prezzo omnia (costo pasticche + manodopera per la sostituzione) raddoppia quello delle pasticche.
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